stefapc
07-02-2011, 18:15
Buonasera a tutti!
Da alcune settimane mi documento sul forum per l'inserimento di un nuovo gatto quando in un ambiente ve n'è già uno residente.
Premessa: in casa vive una gatta di circa tre anni e mezzo, sterilizzata, che fino ad un anno e mezzo fa ha convissuto in letterale simbiosi con un mashio + adulto che è deceduto. Dopo qualche mese è arrivato un cagnetto di piccola taglia, a cui è legatissima (dormono insieme, si lavano reciprocamente ecc...) che però non ha mai del tutto colmato il vuoto lasciato dal suo beneamato, tant'è che la gatta non è mai + stata attiva come quando c'era quest'ultimo. In famiglia ci sono altri due cani, di proprietà dei miei genitori e, quando sono via per lavoro o vacanza, la gatta viene trasferita da loro in una pacifica ed allargata comunità. Da lì la decisione di regalarle di nuovo una compagnia felina, grazie alla quale ritrovare la serenità persa, adottando una femmina di circa un anno, anch'essa sterilizzata ed abituata alla presenza di cani, rimasta orfana di padrone già convivente con altri quattro gatti e destinata al gattile, stallata da un mesetto a casa dei miei in attesa che facesse effetto il ciclo vaccinale. Nel frattempo ho cercato di far prendere confidenza alla residente con gli odori della nuova portando a casa pupazzi e tappetini usati da quest'ultima. Venerdì infine, ho trasferito la mia a casa dei miei affinchè il contatto avvenisse in un ambiente familiare, ma non considerato troppo territorio di perinenza della residente, e intriso degli odori della nuova, nella speranza di temperare la violenza del primo impatto. Venerdì sera il primo incontro visivo, attraverso l'uscio della porta, con la nuova nel trasportino e la residente libera di girare: sono volati sputi, urla, ringhi e soffiate sataniche. La residente, piuttosto territoriale, non si è mai nascosta, anzi è sempre rimasta sul pezzo, difendendo l'avamposto, ma mai arrivando ad una vera e propria aggresione fisica. La nuova si è sempre comportata in maniera molto mansueta, limitandosi a ritrarsi e a soffiare sommessamente... Dopo circa un'ora di contatto visivo, le ho separate e fatte passare la notte da sole, affinchè potessero tranquillizzarsi, mangiare, bere e dutilizzare la pripria cassettina in autonomia, ripetendo il ciclo di "visioni" mettendo il trasportino con la nuova sempre più al centro della stanza, alternandolo a intervalli di relax e notando che la violenza delle proteste della campionessa in carica andavano sempre più scemando. Preciso che l'ambiente era impregnato di Feliway diffusore e spray (divani, stipiti delle porte, letto e tappetino), che non so se abbia giocato un ruolo determinante o meno. Il passo successivo è stato lasciare entrambe libere con il risultato che la vecchia spesso rincorreva la nuova soffiandole, ma non si è mai arrivato allo scontro fisico, al massimo qualche zampata rituale. Dopo un paio di giorni il risultato è questo: ora stanno passando la notte separate, in decantazione e siamo arrivati al traguardo che dormono nello stesso ambiente seppur a debita distanza. La vecchia non ringhia più (dorme sul letto) e si limita a soffiare in direzione della nuova che si tutela restando ad un'altezza di sicurezza che le permetta di controllare la situazione (dorme sull'armadio). Questa mattina, seppur per un intervallo di meno di un minuto, sono rimaste entrambe sul davanzale della finestra a godersi il sole primaverile. Credete che siamo sulla buona strada seppur magari non è un inserimento esattamente a regola d'arte? Grazie, un saluto a tutti.
Da alcune settimane mi documento sul forum per l'inserimento di un nuovo gatto quando in un ambiente ve n'è già uno residente.
Premessa: in casa vive una gatta di circa tre anni e mezzo, sterilizzata, che fino ad un anno e mezzo fa ha convissuto in letterale simbiosi con un mashio + adulto che è deceduto. Dopo qualche mese è arrivato un cagnetto di piccola taglia, a cui è legatissima (dormono insieme, si lavano reciprocamente ecc...) che però non ha mai del tutto colmato il vuoto lasciato dal suo beneamato, tant'è che la gatta non è mai + stata attiva come quando c'era quest'ultimo. In famiglia ci sono altri due cani, di proprietà dei miei genitori e, quando sono via per lavoro o vacanza, la gatta viene trasferita da loro in una pacifica ed allargata comunità. Da lì la decisione di regalarle di nuovo una compagnia felina, grazie alla quale ritrovare la serenità persa, adottando una femmina di circa un anno, anch'essa sterilizzata ed abituata alla presenza di cani, rimasta orfana di padrone già convivente con altri quattro gatti e destinata al gattile, stallata da un mesetto a casa dei miei in attesa che facesse effetto il ciclo vaccinale. Nel frattempo ho cercato di far prendere confidenza alla residente con gli odori della nuova portando a casa pupazzi e tappetini usati da quest'ultima. Venerdì infine, ho trasferito la mia a casa dei miei affinchè il contatto avvenisse in un ambiente familiare, ma non considerato troppo territorio di perinenza della residente, e intriso degli odori della nuova, nella speranza di temperare la violenza del primo impatto. Venerdì sera il primo incontro visivo, attraverso l'uscio della porta, con la nuova nel trasportino e la residente libera di girare: sono volati sputi, urla, ringhi e soffiate sataniche. La residente, piuttosto territoriale, non si è mai nascosta, anzi è sempre rimasta sul pezzo, difendendo l'avamposto, ma mai arrivando ad una vera e propria aggresione fisica. La nuova si è sempre comportata in maniera molto mansueta, limitandosi a ritrarsi e a soffiare sommessamente... Dopo circa un'ora di contatto visivo, le ho separate e fatte passare la notte da sole, affinchè potessero tranquillizzarsi, mangiare, bere e dutilizzare la pripria cassettina in autonomia, ripetendo il ciclo di "visioni" mettendo il trasportino con la nuova sempre più al centro della stanza, alternandolo a intervalli di relax e notando che la violenza delle proteste della campionessa in carica andavano sempre più scemando. Preciso che l'ambiente era impregnato di Feliway diffusore e spray (divani, stipiti delle porte, letto e tappetino), che non so se abbia giocato un ruolo determinante o meno. Il passo successivo è stato lasciare entrambe libere con il risultato che la vecchia spesso rincorreva la nuova soffiandole, ma non si è mai arrivato allo scontro fisico, al massimo qualche zampata rituale. Dopo un paio di giorni il risultato è questo: ora stanno passando la notte separate, in decantazione e siamo arrivati al traguardo che dormono nello stesso ambiente seppur a debita distanza. La vecchia non ringhia più (dorme sul letto) e si limita a soffiare in direzione della nuova che si tutela restando ad un'altezza di sicurezza che le permetta di controllare la situazione (dorme sull'armadio). Questa mattina, seppur per un intervallo di meno di un minuto, sono rimaste entrambe sul davanzale della finestra a godersi il sole primaverile. Credete che siamo sulla buona strada seppur magari non è un inserimento esattamente a regola d'arte? Grazie, un saluto a tutti.