Sekhmet
27-04-2011, 01:23
Sono reduce da un week-end lungo nella casa al lago della famiglia del mio ragazzo, io, lui, suocera e i due pelosini.
Finora li avevo sempre lasciati a casa, alle cure di un gattaro fidatissimo, ma questa volta fidanzato e suocera hanno insistito più del solito, convincendomi con il punto "Beh, prima o poi è meglio sapere come affrontano gli spostamenti".
Viaggio di due ore liscissimo, avevamo comprato un nuovo trasportino più grande (i mici sono cresciutissimi) in modo che potessero ancora starci dentro insieme. Non hanno fatto un miao, si sono guardati un po' attorno giusto per assicurarsi che non stessimo andando dal vet, e poi hanno ronfato della grossa fino all'arrivo (l'ultimo tratto, poi, è tutto tornanti!).
Avevo portato il feliway spray e per la prima mezza giornata volevo tenerli chiusi in camera nostra con tutte le loro cose perché la casa era per loro nuova e più o meno il quadruplo di quella in cui viviamo :dead:
Naturalmente sono stata tacciata per esagerata, come al solito, e dopo un'ora i gatti stavano già esplorando tutto. In realtà anche qui è andata benissimo, avevamo messo in sicurezza i cari soprammobili di famiglia in modo da lasciare i due liberi di giocare e godersi lo spazio.
A quel punto è cominciata la solfa delle finestre.
"Ma dai, teniamo aperto, tanto vedi che loro si limitano a guardare fuori".
Eh, se magari li tenevamo in camera come avevo previsto e arieggiavamo nel frattempo il problema non si poneva. Ho rimesso i mici in camera facendomi prendere per pazza e finita lì.
Per TUTTI i giorni seguenti ho pedinato il mio ragazzo e mia suocera accertandomi che non lasciassero aperte porte che davano sull'esterno, bloccando almeno due fughe e svariate porte spalancate.
Capisco mia suocera, ma il mio ragazzo ha ben presente come loro siano capaci di sgusciare fuori in mezzo millesimo di secondo da un centimetro di porta lasciata aperta.
Poi non parliamo della solfa "Eh, però poveri gatti, li avete fatti venire fin qui e non li lasciate uscire in giardino".
Il giardino è effettivamente uno splendido, meraviglioso giardino che... dà sull'unica strada trafficata del paese.
Il vecchio gatto di famiglia, pace all'anima sua, era stato mezzo investito e solo per quel motivo si era ben guardato dall'uscire da quel momento in poi.
La mia risposta è stata che infatti fosse per me non li avrei portati (anche se non vi dico la felicità di potermene stare in vacanza con loro, senza sentirne la nostalgia :)) e che li farò uscire in giardino quando mi permetteranno di metterlo in sicurezza. A mie spese.
Ma no, questa per loro è follia. Le reti che vorrei mettere fanno troppo carcere (contate che sarebbero interamente coperte da siepi), non sta bene.
A casa a Torino stiamo finalmente per mettere le reti alle finestre (finora avevamo tenuto chiuso, scoppiando di caldo noi, perché secondo il mio ragazzo c'era tempo per attrezzarsi :dead:). Mi si dice quasi quotidianamente "Ma dai, tanto si sporgono appena per guardare fuori, mica escono".
Ogni mia risposta sono parole al vento.
Contate che sempre il solito vecchio gatto di famiglia è infine morto cadendo dal balcone.
Neanche questa esperienza gli è servita?
In più oggi al ritorno dal lavoro sono stata accolta dalla portinaia del mio palazzo, che mi chiedeva se i miei gattini stessero bene perché una signora aveva trovato un micio caduto in cortile (fortunatamente vivo e già portato dal vet da una signora, che stava diffondendo la notizia per trovare i proprietari). Dopo il semi-infarto e aver realizzato che ancora i miei due pelosini non sanno aprire le finestre, mi è salita una gran rabbia.
Perché sì, sono io una pazza apprensiva, i gatti non cadono dai balconi, non vengono investiti dalle macchine.
Scusate lo sfogo, ne avevo davvero bisogno.
Sono stufa di sprecare fiato con chi ha ancora certi pregiudizi.
Finora li avevo sempre lasciati a casa, alle cure di un gattaro fidatissimo, ma questa volta fidanzato e suocera hanno insistito più del solito, convincendomi con il punto "Beh, prima o poi è meglio sapere come affrontano gli spostamenti".
Viaggio di due ore liscissimo, avevamo comprato un nuovo trasportino più grande (i mici sono cresciutissimi) in modo che potessero ancora starci dentro insieme. Non hanno fatto un miao, si sono guardati un po' attorno giusto per assicurarsi che non stessimo andando dal vet, e poi hanno ronfato della grossa fino all'arrivo (l'ultimo tratto, poi, è tutto tornanti!).
Avevo portato il feliway spray e per la prima mezza giornata volevo tenerli chiusi in camera nostra con tutte le loro cose perché la casa era per loro nuova e più o meno il quadruplo di quella in cui viviamo :dead:
Naturalmente sono stata tacciata per esagerata, come al solito, e dopo un'ora i gatti stavano già esplorando tutto. In realtà anche qui è andata benissimo, avevamo messo in sicurezza i cari soprammobili di famiglia in modo da lasciare i due liberi di giocare e godersi lo spazio.
A quel punto è cominciata la solfa delle finestre.
"Ma dai, teniamo aperto, tanto vedi che loro si limitano a guardare fuori".
Eh, se magari li tenevamo in camera come avevo previsto e arieggiavamo nel frattempo il problema non si poneva. Ho rimesso i mici in camera facendomi prendere per pazza e finita lì.
Per TUTTI i giorni seguenti ho pedinato il mio ragazzo e mia suocera accertandomi che non lasciassero aperte porte che davano sull'esterno, bloccando almeno due fughe e svariate porte spalancate.
Capisco mia suocera, ma il mio ragazzo ha ben presente come loro siano capaci di sgusciare fuori in mezzo millesimo di secondo da un centimetro di porta lasciata aperta.
Poi non parliamo della solfa "Eh, però poveri gatti, li avete fatti venire fin qui e non li lasciate uscire in giardino".
Il giardino è effettivamente uno splendido, meraviglioso giardino che... dà sull'unica strada trafficata del paese.
Il vecchio gatto di famiglia, pace all'anima sua, era stato mezzo investito e solo per quel motivo si era ben guardato dall'uscire da quel momento in poi.
La mia risposta è stata che infatti fosse per me non li avrei portati (anche se non vi dico la felicità di potermene stare in vacanza con loro, senza sentirne la nostalgia :)) e che li farò uscire in giardino quando mi permetteranno di metterlo in sicurezza. A mie spese.
Ma no, questa per loro è follia. Le reti che vorrei mettere fanno troppo carcere (contate che sarebbero interamente coperte da siepi), non sta bene.
A casa a Torino stiamo finalmente per mettere le reti alle finestre (finora avevamo tenuto chiuso, scoppiando di caldo noi, perché secondo il mio ragazzo c'era tempo per attrezzarsi :dead:). Mi si dice quasi quotidianamente "Ma dai, tanto si sporgono appena per guardare fuori, mica escono".
Ogni mia risposta sono parole al vento.
Contate che sempre il solito vecchio gatto di famiglia è infine morto cadendo dal balcone.
Neanche questa esperienza gli è servita?
In più oggi al ritorno dal lavoro sono stata accolta dalla portinaia del mio palazzo, che mi chiedeva se i miei gattini stessero bene perché una signora aveva trovato un micio caduto in cortile (fortunatamente vivo e già portato dal vet da una signora, che stava diffondendo la notizia per trovare i proprietari). Dopo il semi-infarto e aver realizzato che ancora i miei due pelosini non sanno aprire le finestre, mi è salita una gran rabbia.
Perché sì, sono io una pazza apprensiva, i gatti non cadono dai balconi, non vengono investiti dalle macchine.
Scusate lo sfogo, ne avevo davvero bisogno.
Sono stufa di sprecare fiato con chi ha ancora certi pregiudizi.