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Visualizza Versione Completa : Ariel, il leone paralizzato


Lollo x Luna
14-07-2011, 16:34
http://www.repubblica.it/esteri/2011/07/14/foto/ariel_il_leone_paralizzato_commuove_il_mondo-19120782/1/?ref=HRESS-4

Lady Mosè
14-07-2011, 17:19
Mah, se ha una malattia degenerativa... non credo possa salvarsi o sbaglio?
Quella non è la vita di un leone, che tristezza. :(

ilgattoparlante
14-07-2011, 20:57
Poverino :(

Pupa
15-07-2011, 04:22
Mah, se ha una malattia degenerativa... non credo possa salvarsi o sbaglio?
Quella non è la vita di un leone, che tristezza. :(

quoto..:confused:
se fosse una paralisi da trauma, al treno posteriore,
potrebbe vivere come i nostri gatti,
magari pure con un mega carrello..;)

ma se è una malattia degenerativa, e sta pure peggiorando..
io lo addormenterei povera bestia..:cry:

iottisan
15-07-2011, 07:54
Povero... anche io l'addormenterei, se non ci fosse speranza di miglioramento. :cry:

lunanera
15-07-2011, 08:59
sono d'accordo anche io e poi come si fa con le piaghe come si gira un leone ogni due ore :confused:
certo capisco che sia fantastico poter accudire e coccolare un leone, ma lo trovoanche un po egoistico... in queste condizioni

Lady Mosè
15-07-2011, 10:04
Appunto, è egoistico... per me è anche torturarlo, poverino... costretto a stare coricato e maneggiato di continuo... :(

Pignetta
15-07-2011, 22:56
Povera stella:cry:

Sabri*Ruby
16-07-2011, 10:05
Poverino, l'ho sentito ieri al tg...che tenerezza! Le foto sono davvero toccanti...sono d'accordo con voi, se è una malattia degenerativa significa che andrà peggiorando di giorno in giorno e come può vivere in questo modo!!

mimilla
19-07-2011, 15:14
anche io concordo con voi e penso che l'unica soluzione sia farlo addormentare per sempre... in quelle condizioni è solo egoismo di chi lo ha in cura. spero solo che la sua veterinaria lo capisca presto...

Lina72
29-07-2011, 08:43
E' finita nell'unico modo possibile :cry:
http://www.petslife.tv/blog/news/addio-ariel-il-leone-paralizzato-e-morto/

alan_ford
29-07-2011, 12:42
Ciao Ariel, Re della Giungla!
Veglia su tutti i gatti dal Ponte!

lialina
29-07-2011, 12:47
Ciao bel gattone. :micimiao53::micimiao53::micimiao53:

lea1
29-07-2011, 15:42
oggi per Ariel è finita, forse è durata anche troppo.
Spero che corra felice sul ponte

Lady Mosè
29-07-2011, 16:46
Sarò cinica, ma era ora! Io lo avrei fatto sopprimere molto prima, quella non era vita degna del Re dei Felini! Per me quell'accanimento terapeutico(del tutto inutile, con una malattia degenerativa poi?!) è stata solo un'inutile sofferenza per lui... :cry: ma perchè l'egoismo umano arriva a questi livelli?

Pupa
29-07-2011, 21:19
Come non quotarti..:cry::cry:
quel povero leone era completamente paralizzato..
capisco che volessero provare delle nuove terapie,
ma non potrebbero provarle su chi ancora non è in condizioni così estreme???

nadia
01-08-2011, 12:49
Anch'io sono contenta che Ariel se ne sia andato...che vita era la sua!
Un potente felino ridotto come lui , senza più nessuna possibilità di muoversi;meglio che si sia addormentato...

alan_ford
01-08-2011, 22:26
Penso che hanno provato,perchè non credo capiti molto spesso una situazione cosi,in questi casi non bisogna troppo giudicare,peccato che è andata cosi,speriamo che tanti gatti saranno protetti da lui!

Lady Mosè
01-08-2011, 23:15
Beh ma provato a far cosa? Era comunque una malattia degenerativa e l'han scritto fin da subito...

alan_ford
01-08-2011, 23:30
Beh ma provato a far cosa? Era comunque una malattia degenerativa e l'han scritto fin da subito...

Non vuol dire niente,se in medicina si ragionasse cosi non ci sarebbe nessun progresso.
La medicina non è una scienza esatta.

Lady Mosè
02-08-2011, 00:14
Ma scusa, quelle non erano "prove", "esperimenti" solo accanimento terapeutico.
La malattia era degenerativa e l'unica cosa che potevano fare era rallentarne il decorso, ma ti garantisco che quel povero leone non voleva assolutamente vivere gli ultimi giorni così, non era giusto, tant'è vero che in Natura sarebbe morto molto prima, come era giusto che fosse.
Purtroppo molto spesso l'uomo non sa mai quando è il momento di fermarsi. Purtroppo l'uomo è egoista.

alan_ford
02-08-2011, 12:24
Ma scusa, quelle non erano "prove", "esperimenti" solo accanimento terapeutico.
La malattia era degenerativa e l'unica cosa che potevano fare era rallentarne il decorso, ma ti garantisco che quel povero leone non voleva assolutamente vivere gli ultimi giorni così, non era giusto, tant'è vero che in Natura sarebbe morto molto prima, come era giusto che fosse.
Purtroppo molto spesso l'uomo non sa mai quando è il momento di fermarsi. Purtroppo l'uomo è egoista.

Mi sembra che dai troppe cose per scontate.
Se ci fosse un etologo non sarebbe daccordo col tuo ragionamento cioè dal punto di vista logico è sbagliato.Cmq si poteva parlare di accanimento terapeutico se era una cosa che sarebbe durata per molto più tempo.

Lady Mosè
02-08-2011, 12:39
Scusa alan_ford... non sarò un'etologa(a parte che l'esame di etologia l'ho dato!), ma non penso proprio che gli etologi siano d'accordo su questi tipi di interventi assolutamente fuori dalla norma...
Un conto è curare un animale perchè si sa che poi potrà condurre una vita decente, un altro è accanirsi su un povero animale che non ha vie di scampo.
E non stiamo parlando di un gattino che puoi rigirare spesso, che puoi curare più facilmente, quello era un leone di almeno un paio di quintali che andava curato giorno e notte, rigirato per evitare le piaghe(sai che se un animale pesa di più le piaghe si formano anche più velocemente, no?), e sicuro ci voleva più di una persona, inoltre per quanto poteva essere addomesticato sicuramente per lui era anche una sofferenza psiclogica. Ti sembra giusto? Per me no, non hanno reso alcun servigio nè al leone, nè agli altri animali, magari forse all'umanità che si è illusa di poter far sopravvivere quel bestione?

Insomma, lo hanno detto fin da subito: malattia degenerativa. Quindi non c'è cura. Al massimo si poteva alleviare(o in quest caso prolungare) le sofferenze.

Ma allora l'eutanasia perchè l'abbiamo creata se poi dobbiamo far soffrire inutilmente?

alan_ford
02-08-2011, 18:39
Lady Mosè mi sembra che tu sei una di quelle persone che si danno le risposte da sola apprescindere dal resto e quindi è inutile discutere.Io non partecipo ai forum per fare polemiche oltre al fatto che le cose devo essere pertinenti se no,non hanno senso.

lunanera
02-08-2011, 20:34
Ma scusa, quelle non erano "prove", "esperimenti" solo accanimento terapeutico.
La malattia era degenerativa e l'unica cosa che potevano fare era rallentarne il decorso, ma ti garantisco che quel povero leone non voleva assolutamente vivere gli ultimi giorni così, non era giusto, tant'è vero che in Natura sarebbe morto molto prima, come era giusto che fosse.
Purtroppo molto spesso l'uomo non sa mai quando è il momento di fermarsi. Purtroppo l'uomo è egoista.

sono d'accordo ma in parte, nel senso che per il leone non fosse giusto vivere così e concordo ma se era al fine di sperimentare un caso nuovo e nuove si invece sono d'accordo.
la sperimentazione se fatti su soggetti animali o umani, che sono malati per caso, mi sta bene ma se sono sani e vengono infettati o ammalati di proposito no.

Lady Mosè
03-08-2011, 09:11
Lunanera, sono d'accordo con te anche sul discorso infettare, etc...
Però come vi ripeto a tutti... la malattia era già considerata inguaribile e degenerativa, non credo proprio che abbiano sperimentato, sapevano già come sarebbe andata a finire, solo che non hanno voluto accettarlo e così hanno prolungato le agonie del povero leone.
Tra i due annunci sono passate due settimane. DUE SETTIMANE. Già nella prima foto si vedeva un leone che non era più un leone... aveva senso continuare? E' questo che mi chiedo... :cry:
Io sono d'accordo a curare, a tentare, quando l'animale non ha ancora perso la sua dignità, la sua identità. E Ariel l'aveva persa già da un bel pò... :(

ausilia
03-08-2011, 11:35
la sperimentazione se fatti su soggetti animali o umani, che sono malati per caso, mi sta bene ma se sono sani e vengono infettati o ammalati di proposito no
posso capirlo ma per me la sperimentazione andrebbe fatta su un soggetto consapevole, a cui è stato chiesto il "permesso"
quando il soggetto questo "permesso" non lo può dare ( perchè è un animale o un neonato o un essere vivente privo di coscienza) si crea un problema angoscioso, perchè tocca ad altri valutare.... ed è terribile doversi assumere questa responsabilità.
come si fa?
si cerca di studiare a fondo il comportamento dell'ammalato ed il suo desiderio di vivere e le sue reazioni agli interventi terapeutici
se le reazioni sono di sofferenza o peggio di assoluta indifferenza, apatia, rifiuto ( cosciente o fisiologico) a prendere cibo, e la malattia è giudicata irreversibile, ci si dimentica dell'amore egoistico o delle smanie di ricerca e si fa al malato il regalo che desidera.
L'ultimo.

Lady Mosè
03-08-2011, 11:47
Quoto Ausilia...

alan_ford
03-08-2011, 13:36
Il discorso di Luna è più che logico e condivisibile anche se è un tema molto ampio che non è facilmente riassumibile.
@ Ausilia,bisogna anche considerare che il Leone fa parte di un'altra specie e quindi i ragionamenti che si fanno normalmente per gli umani diventa azzardato farli per un Leone.
Io non conosco bene la storia ma credo che quelli che hanno operato lo hanno fatto per amore dei felini e col rispetto dovuto al Re delle giungla , se anche era una malattia degenerativa e probabilmente rara è stato quasi ovvio che hanno provato a fare qualcosa di più per lui.
Ci sono delle situazioni che bisogna andare oltre il confine delle specie pure se è doloroso!

ausilia
03-08-2011, 14:16
alan perdonami, ma io fatico un po' a ragionare in termini "specisti": per me c'è una sola specie a cui apparteniamo il leone ed io, gli individui coscienti di sè
non mi porrei lo stesso problema con una formica o un cespo di insalata, pur sapendo che anch'essi sono vivi e degni di rispetto, ma per noi animali vertebrati e con un sistema nervoso centrale la vita è qualcosa di più e di meglio che lo stato vegetativo.

alan_ford
03-08-2011, 19:04
Ausilia ho capito il tuo punto di vista,ma la natura è un insieme che si regge su un equilibrio ,in questo insieme ci stà tutto compreso le formiche anzi esse sicuramente svolgono un'importante funzione come le api d'altronde.
Einstein disse "quando sulla terra scompariranno le api dopo un po' scomparirà anche l'uomo".
Quindi riflettiamo bene su, cos'è la natura!

ausilia
03-08-2011, 19:15
lo so benissimo, infatti credimi, mi vergogno profondamente quando mi accorgo che mi commuovo per un micetto che muore ma poco o niente per la sorte delle zanzare o delle erbacce
razionalmente lo so che tutto è come me ed io sono come tutto e nulla, in me o altrove, è inutile e che ogni cosa vivente vuole vivere
e soprattutto la sorte delle api, venendo da un paese dove tutti avevano l'arnia in cortile, mi preoccupa moltissimo
ma istintivamente mi sento "sorella" di chi ha un cuore ed un cervello e quattro arti come me e la loro sofferenza mi tocca di più
è profondamente vero quello che diceva qualcuno
" non abbiamo compassione dell'insalata, soltanto perchè non strilla quando la uccidiamo"

Lady Mosè
03-08-2011, 20:27
Eddai, vuoi paragonare una formica con un leone?
La formica non si sarebbero nemmeno degnati di curarla... perchè questo leone sì? Che differenza c'era?
Comunque il succo del discorso è un'altro. Abbiamo volontariamente IMPOSTO certe cose ad un animale che ovviamente non aveva la facoltà di decidere per se stesso.

alan_ford
03-08-2011, 21:05
Lady Mosè ma dici a me?

Lady Mosè
03-08-2011, 22:57
Sì Alan... :)

alan_ford
04-08-2011, 15:34
Si abbiamo capito Lady Mosè ma prima cosa la domanda sulla formica è pretestuosa,non era in quel senso che se ne era parlato,secondo se tu sei convinta già del fatto dell'imposizione è inutile che ne parli!

Pignetta
04-08-2011, 16:05
L'eutanasia andrebbe autorizzata per legge, per tutti animali ed umani.
La vita è vita finchè si può chiamare così, ma se un essere vivente è ridotto ad un vegetale allora è solo crudeltà o finto buonismo.
La sperimentazione su un essere vivente è sempre e comunque abominevole e senza scusanti, i metodi alternativi esistono e si può sempre cercarne degli altri.