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Visualizza Versione Completa : doris lessing e i gatti


perrycoltrane
23-09-2011, 18:56
Doris Lessing (premio Nobel per la letteratura) è questa:

http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/persone/doris-lessing/doris-lessing/doris-lessing.html

ha scritto, tra gli altri, un libro "Gatti molto speciali"

E' un libro trascinante per chi ama i gatti.
In molti punti è un po' crudo (la regolazione delle nascite non avveniva una volta in maniera "chirurgica") perchè i gatti da sempre , con la loro tendenza moltiplicativa, costituiscono sotto tutti i cieli materiale per la piu' crudele delle selezioni naturali.

Ma chi sopravvive è sempre molto speciale, ognuno a suo modo.

Quindi la Lessing ,che ha vissuto in Iran, Rodesia, Inghilterra, ne ha viste a decine, tutti particolari.

Come ognuno dei nostri;)

ausilia
23-09-2011, 18:58
un libro stupendo
lo so praticamente a memoria

dabolem
23-09-2011, 23:04
Io non riesco assolutamente a leggere libri sui gatti, ma anche altri animali, tranne quelli di divulgazone scientifica
E nemmeno a guardare film in cui ci sono animali

Mi sa che son rimasta traumatizta dal "il richiamo della foresta" da piccola :)

Dolce Liz
07-11-2011, 13:05
Io ho letto il libro quest'estate, mi ha preso talmente tanto che l'ho divorato in un soffio, mi é piaciuta molto la sua capacità di descrivere soprattutto dal punto di vista psicologico i gatti che lei ha amato. Mi sono ritrovata molto nelle sue pagine, perché anche lei come me ha passato ore ad osservare i mici con cui ha vissuto, cogliendo le loro dinamiche relazionali, i loro progressi e le loro gelosie. Commuovente e tenera é stata la storia di Rufus (mi sembra) l'ultimo gatto da lei adottato e tolto dalla strada e appassionante la descrizione della gatta Grigia, forse, quella da lei più amta. Ve lo consiglio, alcune immagini sono un po' crude ma rispecchiano la mentalità dell'epoca.

Pepi66
07-11-2011, 13:14
L'ho letto anche io ma l'ho trovato un po' troppo didascalico e ho sinceramente fatto fatica a proseguire la lettura nella parte iniziale del libro. Seppure ovviamente il tutto va collocato nel periodo e nella particolare situazione ambientale in cui i fatti sono narrati non sono riuscita a rimanere indifferente alla narrazione di gatti uccisi in gran numero perchè diventati selvatici o incurabili perchè il veterinario stava a diversi chilometri dalla loro abitazione. Così come mi ha infastidito la narrazione della decisione di uccidere parte della cucciolata della Gatta Nera perchè più di due gattini non poteva seguire. Ci sono anche momenti di estrema delicatezza ed affetto e traspare il legame dell'autrice con i gatti, ma nel complesso non l'ho amato tantissimo.

Dolce Liz
11-11-2011, 08:43
L'ho letto anche io ma l'ho trovato un po' troppo didascalico e ho sinceramente fatto fatica a proseguire la lettura nella parte iniziale del libro. Seppure ovviamente il tutto va collocato nel periodo e nella particolare situazione ambientale in cui i fatti sono narrati non sono riuscita a rimanere indifferente alla narrazione di gatti uccisi in gran numero perchè diventati selvatici o incurabili perchè il veterinario stava a diversi chilometri dalla loro abitazione. Così come mi ha infastidito la narrazione della decisione di uccidere parte della cucciolata della Gatta Nera perchè più di due gattini non poteva seguire. Ci sono anche momenti di estrema delicatezza ed affetto e traspare il legame dell'autrice con i gatti, ma nel complesso non l'ho amato tantissimo.

Certo alcune immagini sono crude, ma vanno viste nella mentalità dell'epoca. Se si va nelle campagne ci sono ancora molti anziani che affogano i gattini appena nati o li chiudono in un sacchetto di plastica e li buttano via, non si possono condannare, hanno sempre visto fare così é la loro mentalità radicata in anni di comportamento. Anche la zia di mio marito da bambina ha mangiato i gatti, li cucinava sua nonna e adesso si meraviglia di come siano intelligenti ed affettuosi mentre un tempo erano abituati a tenerli nella stalla lontani dalla vita familiare. Però l'autrice é cambiata molto da quando lei stessa uccideva i gatti e successivamente neglia anni fa sterilizzare i suoi gatti (visto che ne ha capito l'importanza) e presta loro tutte le cure di cui hanno bisogno. Purtroppo se non esisteva la mentalità di sterilizzarli, uccidere i gattini eran l'unico modo che conosceva per limitare le nascite.

Pepi66
11-11-2011, 10:46
Certo alcune immagini sono crude, ma vanno viste nella mentalità dell'epoca. Se si va nelle campagne ci sono ancora molti anziani che affogano i gattini appena nati o li chiudono in un sacchetto di plastica e li buttano via, non si possono condannare, hanno sempre visto fare così é la loro mentalità radicata in anni di comportamento. Anche la zia di mio marito da bambina ha mangiato i gatti, li cucinava sua nonna e adesso si meraviglia di come siano intelligenti ed affettuosi mentre un tempo erano abituati a tenerli nella stalla lontani dalla vita familiare. Però l'autrice é cambiata molto da quando lei stessa uccideva i gatti e successivamente neglia anni fa sterilizzare i suoi gatti (visto che ne ha capito l'importanza) e presta loro tutte le cure di cui hanno bisogno. Purtroppo se non esisteva la mentalità di sterilizzarli, uccidere i gattini eran l'unico modo che conosceva per limitare le nascite.

certo, infatti ho detto che il tutto va contestualizzato al periodo del libro :) , la mia non era una "condanna" o un rimprovero ... è che nonostante questo non sono riuscita ad evitare una certa difficiltà nel leggere di queste situazioni ... :)

perrycoltrane
12-11-2011, 19:16
uhmm
una volta si ammazzavano con estrema disinvoltura, ma questo valeva anche per i cani.
Da ragazza avevo una gatta nera a cui io e mia sorella eravamo affezionatissime.
Spesso vomitava, un po' ovunque.

Mia nonna disinvoltamente ci annuncio' che andava ammazzata, sporcava e quindi andava eliminata. Seguì una specie di insurrezione e tappammo la bocca alla nonna.
Quando qualcuno entrava in casa e commentava la gatta ammetteva che con noi ragazze era tenerissima, con altri meno, con lei in particolare.

E te credo....

Romy
13-11-2011, 07:01
L'ho letto anche io ma l'ho trovato un po' troppo didascalico e ho sinceramente fatto fatica a proseguire la lettura nella parte iniziale del libro. Seppure ovviamente il tutto va collocato nel periodo e nella particolare situazione ambientale in cui i fatti sono narrati non sono riuscita a rimanere indifferente alla narrazione di gatti uccisi in gran numero perchè diventati selvatici o incurabili perchè il veterinario stava a diversi chilometri dalla loro abitazione. Così come mi ha infastidito la narrazione della decisione di uccidere parte della cucciolata della Gatta Nera perchè più di due gattini non poteva seguire. Ci sono anche momenti di estrema delicatezza ed affetto e traspare il legame dell'autrice con i gatti, ma nel complesso non l'ho amato tantissimo.

Quoto tutto,si può contestualizzare finchè si vuole ma io non ho amato questo libro,l'idea dei gattini uccisi mi fa stare troppo male