Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili

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chou 06-08-2023 17:00

Margot e la bocca aperta
 
Margot è una bellissima micina di 11 mesi, vivacissima e ingorda. Finqui tutto regolare, da maggio inizia ogni tanto, a respirare con la.bocca aperta per qualche secondo e aumentare la frequenza respiratoria. Nn sembra risentirne, perché riprende a giocare e a cibarsi in contemporanea con la diaspnea. Io cmq la porto dal veterinario, raggi evidenziano una leggera forma bronchiale in miglioramento, ecocardio un cuore "canino" leggermente più grosso della media, ma che nn le dà nessun problema. Dal primo luglio inizia terapia con fluxspiral 2 volte ogni 12 h, ridotto a un puff da agosto. Il problema però rimane, specialmente quando si scatena nelle sue corse da cucciola. Nessuno sembra preoccupato, ho mandato video alla clinica veterinaria che la segue...nessuno tranne me....cosa ne pensate? Consigli?
Ps per il resto la gattina sta benissimo
Grazie

Aletto 06-08-2023 17:46

Re: Margot e la bocca aperta
 
Fluspiral 50?
Se fosse asma non è che passa, la terapia con i cortisonici potrebbe essere più breve -ma non sono vet-, la dose è stata dimezzata e molti mici inoltre in estate specialmente quando corrono e saltano poi aprono la bocca.
Tieni presente che questi farmaci possono dare iperattività spingendola a momenti di gioco un po’ scalmanato.

Aletto 06-08-2023 17:49

Re: Margot e la bocca aperta
 
P.S.
farei fare una terapia che fosse la più breve possibile per evitare eventuali tempi supplementari di gioco

chou 06-08-2023 21:32

Re: Margot e la bocca aperta
 
Grazie mille

leucio 06-08-2023 21:58

Re: Margot e la bocca aperta
 
ciao Chou,

è comunque un piacere rivederti sul Forum, anche se ci sei tornata per un problema di una gattina.

Com'è andata a finire poi con Viola?
Immagino (e spero) che siate riuscite a stabilire quell'intesa che entrambe meritate.

Ti abbraccio con tanto affetto

leucio

chou 06-08-2023 23:46

Re: Margot e la bocca aperta
 
Ciao caro... Grazie del bentornata, Viola nn è più tornata la gattina affettuosa che era, rispetto i suoi tempi e i suoi spazi e la amo cmq. Margot è la new entry, bellissima, ma anche lei con un'affettuosita' poco fisica...Ti abbraccio

leucio 07-08-2023 18:30

Re: Margot e la bocca aperta
 
E la terapia per Milly, cosa hai scelto di fare?
Come procede?

Guardando le date, ho visto che hai scritto quando eravamo in piena canicola.
Magari l'abbassamento delle temperature può anche essere stato d'aiuto.

Dacci notizie

:)

Iska 07-08-2023 22:15

Re: Margot e la bocca aperta
 
Ciao Chou!
Incuriosita, ho letto la storia di Viola e Kiki e penso che lei solo adesso sia se stessa, come sarebbe stata già da principio, se non ci fosse stato il burrascoso rapporto con Kiki.
Secondo me lei era così affettuosa e attaccata a te perché rappresentavi il suo porto sicuro, il suo rifugio e ora che Kiki non c'è più, è semplicemente se stessa, come sarebbe stata se non avesse mai avuto a che fare con lui.
D'altra parte anche la nuova micina dici che non è una gran coccolona, ma di sicuro entrambe ti vogliono bene, solo che non lo dimostrano come forse vorresti tu e visto com'era Viola durante la convivenza con Kiki, noti ancor di più il suo cambiamento, che proprio non ti aspettavi.

Aletto 08-08-2023 08:47

Re: Margot e la bocca aperta
 
cit Iska:
il suo rifugio e ora che Kiki non c'è più, è semplicemente se stessa, come sarebbe stata se non avesse mai avuto a che fare con lui.


A parte il fatto che non o più di chi stiamo parlando, è cambiato il soggetto.
Direi che di questo non sono così sicura, non tornano alla condizione "tabula rasa" dopo le esperienze e le emozioni vissute anche se queste non ci sono più, sarebbe come saltare a piè pari pezzi di vita vissuta.
Secondo me non si può bypassare il percorso della mente e ripartire più o meno da zero, perché pensandola così, la priviamo del suo percorso come individuo che comincia fin dalla vita prenatale, percorso che è stato a volte faticoso, pieno di aggiustamenti in relazione con l'ambiente.
Il suo passato c'è e le dà ricchezza di esperienza rimodulata di volta in volta per riadattarsi all'ambiente. Il passato diventa strumento in dotazione all'individuo.
Farà anche cento percorsi simili a quelli del suo passato, ma non saranno mai cento percorsi identici.

Iska 08-08-2023 13:29

Re: Margot e la bocca aperta
 
@ Aletto
Nel leggere questa discussione mi è venuta la curiosità di sapere qualcosa sulla gatta di nome Viola di cui ha chiesto notizie leucio.
L'argomento del thread è sulla gatta Margot, ma visto che lei e Viola sono entrambe le gatte di Chou, non ho ritenuto di compiere un volo pindarico esprimendo il mio punto di vista sul comportamento di Viola.
Una vicenda per certi versi con qualche similitudine l'ho vista tra i gatti di mia mamma: un maschio residente e la femmina adottata in un secondo tempo.

Nel caso di mia sorella tra il maschio residente e la gattina adottata anni dopo è sempre stata una convivenza esplosiva, in questo caso per l'aggressività della micia.
Dopo ben 7 anni di convivenza impossibile eppure forzata, mia sorella aveva deciso di allontanare la gatta; nonostante mi fosse stato vivamente sconsigliato, l'ho accolta ugualmente e con la mia tribù è andata d'accordo in meno di due settimane, mostrandosi la gatta dolce e gentile che mia sorella mi aveva confermato essere nei lunghi mesi di vita libera antecedenti l'adozione.

Ecco perché ho espresso quel parere su Viola, ma questo non signfica che io pensi che la gatta di Chou o quelle di mia mamma e di mia sorella abbiano fatto tabula rasa delle loro esperienze sgradevoli.
Molto più semplicemente una volta che non c'è piu stata la causa del loro malessere, vuoi nei casi di Chou e di mia mamma purtroppo per la morte del gatto, vuoi nel caso di mia sorella perché la gatta cambiando casa è stata allontanata dal micio con cui non andava d'accordo, ecco che le gatte sono riuscite ad esprimere la loro indole, repressa per così tanti anni.
E questo è semplicemente il mio pensiero, niente di più; non sono una specialista in comportamento felino, tutt'altro; sono semplicemente una persona che vive con i gatti da che si ricorda di essere al mondo.

Aletto 08-08-2023 15:14

Re: Margot e la bocca aperta
 
Se i gatti si stanno antipatici non c’è molto da fare, le loro amicizie ed inimicizie le gestiscono molto bene, ma in memoria resta o restano quegli episodi che fanno esprimere comunque l’indole, perché quella dell’indole è pur sempre la risposta all’ambiente.
Questa mia ulteriore precisazione è un po’ frettolosa perché ci sarebbe molto altro da dire

Iska 08-08-2023 15:50

Re: Margot e la bocca aperta
 
Però ho l'impressione che a volte noi umani non siamo del tutto estranei all'insorgenza delle antipatie.
Pensando a mia sorella e ai suoi gatti, lei non ha mai nascosto di stravedere per il maschio e di non aver mai amato veramente la micia, che aveva adottato solo perché le faceva pena; ha iniziato nel modo sbagliato e penso che questo abbia contribuito a renderla una gatta scostante e aggressiva.
Anche mia madre preferiva il maschio e sono convinta che i gatti siano perfettamente in grado di capirlo.
Ecco forse non ho mai avuto di questi problemi perché i miei li amo tutti allo stesso modo, ben consapevole che ognuno di loro è diverso dall'altro e voglio bene a ognuno di loro al 100%, e per questo non ho un preferito, non l'ho mai avuto.

Aletto 08-08-2023 16:00

Re: Margot e la bocca aperta
 
Come ci sono incompatibilità tra gatto e gatto, così ci sono anche tra essere umano e gatto. È normalissimo, più frequente di quanto si pensi. Anche se la parola incompatibilità sembra eccessiva e gli umani fanno di tutto per minimizzare rendendo difficile la relazione

leucio 08-08-2023 17:43

Re: Margot e la bocca aperta
 
Purtroppo è vero.
Le antipatie tra gatto ed essere umano ci sono, quasi naturalmente.
E spesso noi, con i nostri comportamenti errati, le esacerbiamo fino al punto di rendere irrecuperabile la situazione.

Quando vado a trovare mia madre, da qualche tempo a questa parte evito di portare Averno con me.
Non che a casa sua il gatto facesse cose particolarmente eclatanti: qualche giro di esplorazione, verificava che la lettiera fosse a sua disposizione, sempre nello stesso posto.
Poi la maggior parte del tempo la passava nascosto sotto il divano, oppure si andava ad infilare nel letto di mia madre (che non diceva niente, per fortuna).

Mia madre dal suo canto lo ha sempre accolto bene. Anche troppo.
Temo che per lei, ormai novantenne, fosse il nipotino che non ha mai avuto.
Desiderava accarezzarlo, coccolarlo. E lui, come lei si avvicinava, si inflilava sotto qualche mobile.
La somministrazione di cibo, ovviamente, non sortiva effetto migliore.

Come facevo a negare, a mia madre supplicante, la possibilità di accarezzare Averno almeno una volta?

E stupidamente glie l'ho permesso, lasciando che lo accarezzasse teneramente sul capino quando lo prendevo per metterlo nel trasportino prima di riportarlo a casa.

Il risultato di questa stupidaggine si è visto quando mia madre è venuta a casa mia.
Che è anche il territorio di Averno.
Il quale, come l'ha vista avvicinarsi e piegarsi nel tentativo di accarezzarlo, invece di fuggire a nascondersi (come fa quelle rare volte che viene qualcuno a casa mia), si è raccolto in posizione di attacco, si è gonfiato al massimo delle sue possibilità, e soffiando come un mantice le ha mostrato i denti.
Non si è mostrato tanto (potenzialmente) aggressivo nemmeno quando ha fronteggiato i cani (taglia caciottiello) dei vicini di casa.
Da quella volta, abbiamo convenuto che quando vado a trovare mia madre, Averno resta a casa.

Tengo a precisare che i fatti narrati sono avvenuti prima della mia iscrizione a questo Forum, dove ho scoperto ed imparato un'infinità di cose che ignoravo sul comportamento dei gatti.

Iska 08-08-2023 20:08

Re: Margot e la bocca aperta
 
Penso che un fattore che può rendere difficile il rapporto con il gatto dipenda dalle aspettative deluse dell'adottante.
C'è chi ama il gatto-cozza e chi lo vuole indipendente, chi lo desidera tranquillo come un peluche e chi lo vuole sempre pronto al gioco.
A volte si sceglie una certa razza nell'errata convinzione che ogni individuo presenti le stesse caratteristiche-tipo, come fossero fatti con lo stesso stampo.
Anche le preferenze in fatto di sesso possono sfociare in un rapporto difficile qualora si adotti un gatto del sesso non preferito.
Non bisognerebbe mai avere delle aspettative.

Aletto 08-08-2023 20:54

Re: Margot e la bocca aperta
 
@ Iska
sono d’accordo, perché investire su aspettative, ossia sul ricevere, invece di scoprire nel tempo chi è l’individuo ed apprezzarlo comunque sia? Perché siamo poco propensi a vedere oltre il naso?
-È tanto carino ma….
-Quando vuole è affettuoso
-Non sta mai con me, ne adotto un altro
-Mi avevano detto che era tranquillo
-Si mette sempre lì
-Pensavo che…..
Pensavo che….. che volevate un gatto o un cane, ma il possesso non è rispetto, non dà l’armonia se non ce l’avete, non ci porta da nessuna parte perché non deve portarci da nessuna parte, ma siamo noi a dover muovere i primi passi verso di loro e non il contrario

Iska 09-08-2023 21:42

Re: Margot e la bocca aperta
 
Quote:

Originariamente inviato da Aletto (Messaggio 2175719)
@ Iska
sono d’accordo, perché investire su aspettative, ossia sul ricevere, invece di scoprire nel tempo chi è l’individuo ed apprezzarlo comunque sia? Perché siamo poco propensi a vedere oltre il naso?
-È tanto carino ma….
-Quando vuole è affettuoso
-Non sta mai con me, ne adotto un altro
-Mi avevano detto che era tranquillo
-Si mette sempre lì
-Pensavo che…..
Pensavo che….. che volevate un gatto o un cane, ma il possesso non è rispetto, non dà l’armonia se non ce l’avete, non ci porta da nessuna parte perché non deve portarci da nessuna parte, ma siamo noi a dover muovere i primi passi verso di loro e non il contrario

Troppi umani vivono per avere, per possedere qualcuno, che si tratti del partner, dei figli o dei propri animali e spesso non ne sono neppure coscienti.

Oggi stavo aggiornando il mio profilo e mi è saltata all'occhio la sezione "Modifica i tuoi dettagli" dove a un certo punto c'è scritto "Quanti gatti hai? Seleziona il numero di mici che possiedi".
Di certo non è stato fatto per rimarcare l'idea di possesso nel senso negativo del termine, ma è un comune modo di dire così insito nella mente umana e siamo così abituati a esprimerci in questi termini, che non volendolo fare si fatica a trovare una parola alternativa.
Io non ci sono riuscita e al massimo uso frasi come "i gatti con cui convivo - i gatti con cui condivido la vita" però mi piacerebbe trovare una parola che racchiuda il senso di queste frasi.
A volte per evitare giri di parole si finisce col dire banalmente "il mio gatto" e lo faccio anch'io: quello che però non mi uscirà mai di bocca sarà "possiedo un gatto". Questo no, sarebbe veramente troppo.

Iska 10-08-2023 05:44

Re: Margot e la bocca aperta
 
Quando diciamo "il mio gatto" lo facciamo in modo affettuoso, mentre il verbo avere comporta una sottile differenza, mettendo l'accento più sul possesso, anche se l'intenzione non è affatto quella.
Esprimerci in certi termini è però così entrato nell'uso comune che il significato autentico andrebbe ricercato nel profondo di ciascuno di noi, sempre che riusciamo a farlo.

Aletto 10-08-2023 09:19

Re: Margot e la bocca aperta
 
@ Iska
Il linguaggio comune è senz’altro limitato, anche io dico “mia figlia” ma so che in realtà non ne ho il possesso perché il possedere, o avere, poi implica una limitazione della libertà di espressione altrui. E quella non è “mia”, non la possiedo e se così fosse sarebbe una relazione patologica. Posso avere un maglione, una mela, una sedia ecc, ma non un essere vivente.
Possediamo animali da uova da latte da macello, e facciamo di loro degli oggetti di uso comune. Lo abbiamo sempre fatto anche con esseri umani trattati come oggetti di merce illecita, questa illiceità tuttora non si riesce a punire.

In tutto questo si vede bene l’attività centripeta del nostro pensiero che poi è culminato (parlando di animali da compagnia) nel concetto di pet che è stata la fine della dignità di un essere vivente, una dignità che abbiamo soffocato, il maltrattamento nascosto da sdolcinatezze, carezze, collarini con brillantini e via dicendo. La definisco soffocata perché è mascherata da tante nostre attenzioni estranee ai soggetti cui rivolgiamo le nostre inutili attenzioni. Bada bene, non mi riferisco alle attenzioni alla loro salute.

L’animale pet è la negazione del concetto di alterità che invece si incontra solo se facciamo un faticoso percorso centrifugativo: l’andare verso di loro è un percorso inverso al pensiero centripeto e autoreferenziale che siamo per nostra natura automaticamente portati ad esprimere.
Non dovrebbe esserci un animale da o un animale per, ma forse facciamo lo stesso errore con gli amici umani: amico da cinema, da caffè, da pizza, da fine settimana, da due chiacchiere ecc, quando non sono amici nel vero senso della parola.

Per quel che riguarda un vivente, il possesso, o l’avere, dovrebbe essere un’illusione da smontare. Poiché non la riconosciamo come illusione, non la smontiamo.

Insomma, qual è il beneficio che vorremmo trarre dall’incontro con un’altra specie?
Non è certo quello che amplifica le nostre problematiche (come spesso succede) tipo ansia, sostituzione di valori, eccesso di accudimento rifiutato dagli umani più prossimi ai nostri affetti, ma secondo me è il contributo al cambiamento di prospettiva che solo un’altra specie ci può offrire se ne rispettiamo l’alterità.

chou 10-08-2023 11:50

Re: Margot e la bocca aperta
 
Grazie per tutte le risposte, ma mi avete un po' confusa cambiando soggetto del post😊😊Allora faccio un breve sunti. Kiki è staro è il gatto della mia vita, trovato a poco meno di 30 gg ha vissuto un rapporto simbiotico con me, sino alla fine. I miei umori diventavano i suoi, dormiva e si svegliava con me ciuciandomi il mento.Era la mia ombra, ero indissolubilmente sua e solo sua, nonostante avessi un altro dolcissimo micio Chuchi di 2 anni più grande, che con una dolcezza estrema lo lasciava fare. Poi è arrivata Viola e lui lha odiata da subito, era l'usurpatrice. Lei era affettuosa, dolce, ma nn ha mai potuto esprimere la sua indole sino in fondo, perché marcata ad uomo da Kiki, di cui era follemente spaventata, e nn senza motivo, perché veniva attaccata spesso. Poi un ottibile giorno devo fare la cosa più terribile della mia vita, addormentare Kiki...Viola dopo una 15 di assoluta affettuosita, vissuta da gatta unica, cambia, è quasi spaventata, mi guarda, ma sempre più spesso mi ignora. Questa la situazione del primo post, a gennaio adotto Margot, anche lei origini maine coon, assomigliantissima per aspetto a Kiki e fra le 2 nasce una convivenza se nn perfetta di buona tolleranza reciproca. Viola nn è più tornata ad essere la gattina affettuosa che era stata con Kiki in vita e Margot, l'asmatica mi segue dappertutto facendo le fusa, ma nn ama il rapporto fisico fatto di abbracci e baci che tanto amava Kiki...

leucio 10-08-2023 14:14

Re: Margot e la bocca aperta
 
ciao chou,

non ho alcun dubbio che tu sia capace di apprezzre il modo più riservato in cui Viola e Margot di dimostrano e manifestano il loro amore per te.
Hanno ognuna la sua personalità e il proprio modo diverso di essere, di sentire, di esprimersi.
Così diverso delle forme, ma così vicino nella sostanza, all'intensità di Kiki.
Tutto questo lo sai bene, meglio di chiunque altro.

Sarà una meravigliosa avventura scoprire e imparare ad interagire, a scambiare amore con amore attraverso comportamenti e gesti nuovi, diversi, magari meno eclatanti, e scoprirne piano piano tutta la ricchezza emotiva, l'inimitabile dolcezza.

Ricordo sempre che ho un (dolcissimo) debito con te, anche se non ho davvero idea del quando salirò in Lombardia.
Ma stai sicura che quando passerò da quelle parti avrò con me una guantiera di deliziosi chou alla crema, fatti preparare per te dal mio pasticciere di fiducia.

:)

Iska 10-08-2023 15:00

Re: Margot e la bocca aperta
 
@ Chou
Capisco come può essere stato il tuo rapporto con Kiki cucciolo, avendo allevato una neonata.
È normale che ti ciucciasse il mento e che fosse così legato a te: non aveva accanto mamma gatta e tu con le attenzioni che avevi per lui sei diventata una mamma surrogata.
È successo anche a me, ma crescendo questo attaccamento è diventato meno pressante, non esclusivo, penso anche perché cercavo di fare del mio meglio per comportarmi come mamma gatta che a un certo punto allontana i cuccioli spingendoli all'autonomia.
Non la prendevo più in braccio ogni volta che mi si attaccava alle gambe, non la tenevo sulle ginocchia in attesa che fosse lei a stancarsi, mi sottraevo quando pretendeva di leccarmi all'infinito e la allontanavo se mi faceva stare troppo scomoda nel letto.
Da un lato mi faceva piacere che fosse così attaccata a me, ma se avessi continuato ad assecondarla penso che ne avrei fatto una disadattata, che non era completamente gatto e le avrei solo fatto del male.
E così pian piano l'ho vista diventare autonoma e interagire con gli altri gatti di casa, finalmente appropriandosi della sua felinità.

Da quello che scrivi ho l'impressione che nei rapporti con gli altri tuoi gatti tu li paragoni all'amato Kiki e sei portata più a notare le differenze in negativo rispetto a lui e infatti degli altri gatti dici spesso "non".
E se invece tu guardassi questi mici con occhi nuovi, alla ricerca di ciò che sono, invece di focalizzarti su ciò che non sono?
Cosa apprezzi in loro?
Non struggerti perché Viola non è più coccolona come durante gli anni della burrascosa convivenza con Kiki e tu eri il suo rifugio, pensa che adesso lei ha trovato o sta ritrovando un nuovo equilibrio emozionale.
Non dispiacerti se Margot è così diversa caratterialmente da Kiki; lei non è Kiki, anche se la somiglianza fisica è forte, lei è un altro individuo, lei è Margot.

A proposito di Margot: mi era sfuggito che fosse asmatica; adesso che fa meno caldo il problema della respirazione si è risolto?

Iska 10-08-2023 15:32

Re: Margot e la bocca aperta
 
Quote:

Originariamente inviato da Aletto (Messaggio 2175748)
@ Iska
Il linguaggio comune è senz’altro limitato, anche io dico “mia figlia” ma so che in realtà non ne ho il possesso perché il possedere, o avere, poi implica una limitazione della libertà di espressione altrui. E quella non è “mia”, non la possiedo e se così fosse sarebbe una relazione patologica...

Ci sono ancora troppi casi in cui l'aggettivo possessivo ha il suo significato letterale e se ne vedono le conseguenze negli episodi più eclatanti di cronaca nera, dove quest'idea malata accomuna umani e animali nel ruolo di vittime, ma penso sia ancora maggiore il possesso sommerso, invisibile, perché ben dissimulato sotto l'apparenza di attenzioni per l'altro; molto calzanti i tuoi esempi su collarini con brillantini, sdolcinatezza varie, ecc. Esempi validi anche nei rapporti fra umani, solo che cambia la dimensione e il materiale del collarino, che diventa magari un collier di brillanti, ecc., ecc.

Quote:

Originariamente inviato da Aletto (Messaggio 2175748)
... qual è il beneficio che vorremmo trarre dall’incontro con un’altra specie?
Non è certo quello che amplifica le nostre problematiche (come spesso succede) tipo ansia, sostiuzione di valori, eccesso di accudimento rifiutato dagli umani più prossimi ai nostri affetti, ma secondo me è il contributo al cambiamento di prospettiva che solo un’altra specie ci può offrire se ne rispettiamo l’alterità.

Sono d'accordo, e mi piace in particolare questa tua ultima frase.

Aletto 10-08-2023 16:34

Re: Margot e la bocca aperta
 
cit Iska:
“Esempi validi anche nei rapporti fra umani, solo che cambia la dimensione e il materiale del collarino, che diventa magari un collier di brillanti, ecc., ecc.”
Penso che qualunque dono andrebbe fatto in armonia, perché se il risultato è limitare la possibilità di espressione anche un gelato può essere di troppo se in realtà ci fa aderire a desideri non nostri. È lì, anche con un semplice dono non richiesto che accettiamo, assieme a quel dono, una vita falsa che non vorrei vivere e far vivere a nessuno

chou 11-08-2023 10:23

Re: Margot e la bocca aperta
 
@Leucio la promessa nn me la sono scordata certo....come resistere alla dolcezza di un vassoio di chou alla crema,ma soprattutto alla dolcezza che mi hai sempre dimostrato?

leucio 11-08-2023 13:54

Re: Margot e la bocca aperta
 
@ chou

Sei la prima persona cui sono riuscito (anche se non da solo), a suo tempo, ad essere utile su questo Forum.
Quindi, per te rimarrà sempre e comunque una tenerezza speciale, a prescindere, come diceva Totò.

:)

chou 12-08-2023 14:12

Re: Margot e la bocca aperta
 
Grazie, davvero


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