Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili

Scrivo qui, per salutarti, perchè qui avevo condiviso il tuo benvenuto nella nostra famiglia..

Scrivo perchè non posso più parlarti, e da umana stupida ho bisogno di lasciare un segno del tuo passaggio nella nostra vita.

Un passaggio breve, ma intenso.

Sei stato con noi due anni e pochi mesi...e hai sempre vissuto tutto velocemente, quasi tu sapessi che il tempo a tua disposizione non era molto..quasi tu sapessi che il tempo insieme è valido solo se viene vissuto senza darlo per scontato.

Questo è uno degli insegnamenti che mi hai dato nel tempo che abbiamo avuto a disposizione.

Io sono solo un umana, queste cose non le so ancora bene...vivo il passato a volte con sollievo e a volte con nostalgia, vivo il futuro con ansia e con aspettativa...mi dimentico a volte, troppo spesso, di vivere il presente, come se tutto il resto fosse più importante.

Ma tu gattino, sei gatto, e tutto questo lo sai già...e non ti sei risparmiato nell'insegnarcelo, ogni giorno, ogni momento.

Ci manchi, e noi dovremmo imparare dal Micio, che è stato tuo compagno, ad andare avanti con leggerezza accettando che non tutto lo si può controllare, modificare, piegare al nostro volere e al nostro desiderio.

Ma anche questo, gattino, tu lo sapevi già.

Sapevi come prendere il compagno, che si è perdutamente innamorato di te.
Sapevi prendere il suo meglio per te: lui è stato il tuo compagno di giochi, il tuo complice degli spuntini che io ti negavo per proteggere la tua salute, il compagno di lunghe sedute di coccole sdraiati insieme sul divano.

Lo aspettavi la mattina, puntuale, seduto sul bordo del letto, fissandolo, in attesa che aprisse gli occhi per correre con lui in cucina a fargli compagnia mentre preparava il caffè e per strappargli il primo sorriso della giornata con le tue pose buffe, la tua voglia di vivere e di giocare senza guardare al tempo.
Gli facevi gli agguati nascosto nel tubo e correndo fuori all'improvviso fra i suoi piedi.
Sbucavi a molla fuori dalla scatola semichiusa come quei pagliaccetti dei luna park.
Gli rubavi l'acqua dal bicchiere, sempre e solo dal suo, per poi buttarti a pancia in su per farti fare qualche grattino.
E gli donavi la tua dolcezza, dando testatine sotto la sua ascella per farti posto nel suo abbraccio sul divano, dove restavi rilassato a guardare quello che accadeva intorno a voi.

Sapevi prendere me: al risveglio, che non mi piace proprio, ti trovavo sdraiato al mio fianco che mi salutavi con un miao sommesso mentre ti stiravi come ad invitarmi a darmi una mossa, e mi aspettavi mentre decidevo di svegliarmi del tutto per poi correre in cucina con me chiacchierando e dandomi testatine alle caviglie.
Sul bancone dove preparavo il caffè ti sedevi e mi guardavi, chiacchierando del più e del meno...e a volte, quando mi innervosivo perchè magari il caffè mi era uscito sul fornello, mi è quasi sembrato che mi dessi una pacca sulla spalla, quasi a dirmi che me la stavo prendendo per niente e che la vita è molto di più...un nuovo giorno era iniziato, bisognava festeggiare....tu lo sapevi bene...io a volte lo dimentico...
E la sera ti mettevi sul mio cuscino e abbracciavi la mia mano con le tue zampine appoggiandoci sopra il musino e mi cantavi la ninna nanna con le tue fusa...non sei mancato una sera.
...quelle poche che non c'eri, avevi ragione tu, dovevi giocare ancora col micione..altro che dormire.

Potrei scrivere ancora tanto di te, piccolino, che ci hai regalato la tua fiducia, i tuoi sorrisi e il tuo amore.

Non ti voglio dire che spero di aver fatto quello che potevo per renderti felice e proteggerti, lo sai già..
Non voglio cadere nei sensi di colpa, nei perchè...tu mi hai insegnato che è inutile, mi hai insegnato che è più importante vivere e non perdere neanche un attimo in stupidi pensieri inutili, che levano solo il tempo alla vita.

Mi hai di nuovo insegnato che gli eventi non si possono controllare, che si deve accettare quello che la vita propone, che non ci si può preparare a tutto.

Questo me lo hai insegnato morendo come sei morto tu..all'improvviso, senza che noi fossimo riusciti a cogliere nessun segnale di quello che stava per accadere.
Ti sei fatto trovare così, disteso, sembrava che stessi riposando soltanto.

E' stato un brutto rientro gattino, non te le nego, sarei bugiarda, ma sono brava, ti sto lasciando andare, ti saluto così tesoro..piangendo mentre sorrido pensando a te e a quello che ho imparato.
E vedrai che non starò troppo nel passato, farò tesoro del tempo trascorso insieme..

Come credo mi hai detto tu, nel sogno dell'altra notte, in fondo la distanza non è importante gattino.

ciao gattino, ciao Brisco:)...