Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili

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Leny 13-07-2020 09:39

Continuo a farla uscire o la chiudo di nuovo in casa?
 
Come forse ricorderete, ho cominciato a far uscire Nebbia perché aveva iniziato a fare pipì in giro per casa e manifestava segni di insofferenza nello stare con Ciro e Totò. Le pipì sono quasi sparite, lei litiga meno con gli altri gatti, è diventata più coccolona e a casa è molto più rilassata. Qual è il problema allora? Il problema è innanzitutto che lei va sulla strada. Più volte l'ho vista passeggiare in strada, l'ho vista coricarsi sotto le macchine parcheggiate e ieri sera, tornando a casa, l'ho trovata proprio davanti casa mia seduta immobile al centro della strada a fissare non so cosa. Appena mi ha vista, mi è venuta in contro e mi ha seguita dentro casa. Questa è già la prima cosa a non starmi bene.
La seconda cosa è che spesso torna a casa di notte. Lei esce verso le 7 del mattino e ogni tanto torna a casa per pranzo, poi esce di nuovo, poi ritorna nel tardo pomeriggio (e quando torna a quest'ora non la faccio più uscire) e ci sono giorni in cui sta nei paraggi di casa mia e vedo spesso cosa fa. Però ci sono anche giorni in cui sparisce completamente. Esce alle 7 e torna alle 2 di notte senza che durante la giornata si faccia viva neanche per mangiare. Io così non ho idea di dove vada, se va a casa di altre persone, se va in strade più lontane... e questa situazione non mi sta più bene.
Se però non la faccio uscire ecco che mi molla le pipì in casa... che a me non frega niente, ma a mia madre si e si ricomincia con le solite liti. Cosa posso fare? Continuo a farla uscire pregando che non le accada nulla? La chiudo in casa fregandomene se piscia in giro e continuando a litigare con mia madre? L'altra volta, per farvi un esempio, non ho fatto uscire subito Nebbia appena lo richiedeva perché ero sotto la doccia ed ecco che trovo la pipì davanti la porta per uscire fuori... non so proprio che fare.

Misty 13-07-2020 09:45

Re: Continuo a farla uscire o la chiudo di nuovo in casa?
 
Che furba, ha capito che mollando la pipì ottiene la libera uscita.
se non la fai uscire però il problema potrebbe diventare un problema di salute, magari con cistiti o cmq stress.
Dall'altra parte capisco benissimo la tua paura, io sarei terrorizzata.
ma se la chiami rientra?

Leny 13-07-2020 11:32

Re: Continuo a farla uscire o la chiudo di nuovo in casa?
 
Quote:

Originariamente inviato da Misty (Messaggio 2157579)
Che furba, ha capito che mollando la pipì ottiene la libera uscita.
se non la fai uscire però il problema potrebbe diventare un problema di salute, magari con cistiti o cmq stress.
Dall'altra parte capisco benissimo la tua paura, io sarei terrorizzata.
ma se la chiami rientra?

La maggior parte delle volte non rientra se la chiamo, forse non mi sente proprio perché è lontana. Se è nei paraggi e la chiamo viene tutta contenta trotterellando o mi segue dentro casa senza che io l'abbia chiamata, mentre altre volte resta seduta o sdraiata a rilassarsi anche se la chiamo. Altre volte invece non si vede proprio, la chiamo a voce, col cibo, col rumore dei suoi giocattoli preferiti, ma non la vedo proprio.

Volpina 13-07-2020 13:28

Re: Continuo a farla uscire o la chiudo di nuovo in casa?
 
Ciao Leny,

io ho avuto diversi gatti con la possibilità di entrare/uscire a piacimento, i quali poi - pur passando tante ore all'aperto - erano praticamente sempre nei paraggi. Comunque, nel momento in cui viene data loro la libertà è pressoché impossibile essere certi di quanto si allontanino...

Anche a noi però è capitato di doverli trattenere dentro casa per x motivi e nessuno si è mai ribellato al punto di fare pipì in giro. Non conosco bene la storia di Nebbia, nasce come gatta libera?

A questo punto penserei o a una messa in sicurezza degli esterni, oppure a una presa di decisione definitiva da parte tua che non la confonda più. Ovvero, se decidi (o decidete) che volete viva solo dentro casa, abituatela gradualmente, sopportate un periodo iniziale in cui farà pipì in giro e poi si abituerà.
Se invece, per indole, per abitudini, per vita precedente, proprio non ce la fa, pensate alla messa in sicurezza o a rimanere preoccupati..

Leny 13-07-2020 15:05

Re: Continuo a farla uscire o la chiudo di nuovo in casa?
 
Quote:

Originariamente inviato da Volpina (Messaggio 2157587)
Ciao Leny,

io ho avuto diversi gatti con la possibilità di entrare/uscire a piacimento, i quali poi - pur passando tante ore all'aperto - erano praticamente sempre nei paraggi. Comunque, nel momento in cui viene data loro la libertà è pressoché impossibile essere certi di quanto si allontanino...

Anche a noi però è capitato di doverli trattenere dentro casa per x motivi e nessuno si è mai ribellato al punto di fare pipì in giro. Non conosco bene la storia di Nebbia, nasce come gatta libera?

A questo punto penserei o a una messa in sicurezza degli esterni, oppure a una presa di decisione definitiva da parte tua che non la confonda più. Ovvero, se decidi (o decidete) che volete viva solo dentro casa, abituatela gradualmente, sopportate un periodo iniziale in cui farà pipì in giro e poi si abituerà.
Se invece, per indole, per abitudini, per vita precedente, proprio non ce la fa, pensate alla messa in sicurezza o a rimanere preoccupati..

Purtroppo non possiamo mettere in sicurezza l'esterno perché siamo in affitto e per mettere resti o pannelli nel terrazzo dovremmo fare buchi sui muri e installare dei pali e i padroni di casa non sono d'accordo, senza contare il fatto che i miei genitori al momento non possono permettersi questa spesa economica anche se i padroni di casa fossero favorevoli.

Ho trovato Nebbia per strada quando aveva circa 4 mesi e da allora ha sempre vissuto dentro casa, anche se ha sempre cercato di scappare fuori ogni volta che trovava uno spiraglio aperto (ma penso sia una cosa abbastanza normale). Fosse per me, io sarei disposta a stringere i denti e sorbirmi le pipì in giro, ma mia madre non è dello stesso avviso e penso che la farebbe comunque uscire fuori contro la mia volontà come ha già fatto in precedenza con un altro nostro gatto e come fa tuttora (spesso le dico di non far uscire Nebbia ad una determinata ora perché fa buio e lei la fa uscire comunque).

Zampetta16 13-07-2020 15:37

Re: Continuo a farla uscire o la chiudo di nuovo in casa?
 
E' sempre opportuno inserire il link di una discussione che viene richiamata:
https://micimiao.net/forum/showthread.php?t=125543

Il punto non sei tu che pulisci pipì né tua madre che strilla, il punto centrale deve essere il benessere della gatta secondo me comparato alla sua sicurezza all'esterno.
La sicurezza non puoi valutarla in base alle tue paure.
Ho già consigliato come gestire questa situazione, lo ripeto.
Dovete uscire e osservarla, stando in disparte, senza chiamarla.
Dovete sapere come si comporta con le auto.
Si sdraia in mezzo alla strada. Che strada è? Le macchine la percorrono a quale velocità?
L'udito del gatto è più acuto del nostro, è possibile che Nebbia sappia gestire l'arrivo di una macchina, per tempo, e quindi spostarsi per tempo, senza correre grossi rischi.
Se non osservi cosa fa, non potrai mai sapere se sa gestire le automobili oppure no.
Se rimane fuori casa dalla mattina alla notte, senza tornare per il cibo, è quasi certo che mangia da qualche parte.
Dove? Cosa?
Persone che nel quartiere lasciano del cibo nei cortili, nei marciapiedi e lei va a scrocca?
Lei è un abile cacciatrice e cattura topi o uccelli?
Dovete uscire, conoscere la situazione per almeno un 50 metri (forse più) attorno alla vostra casa/giardino.
Parlare con le persone, se va a mangiare in qualche giardino, cosa ne pensano gli abitanti (umani)?
Come si comporta quando incontra un cane?
Com'è con gli estranei fuori casa?

Se continuate a non fare nulla di questo, non potete valutare qual è il rischio per Nebbia, nel modo più oggettivo possibile, senza sottovalutare i pericoli ma neanche le competenze e abilità del gatto.
Se parlate di Nebbia con persone che rispettano gli animali, potreste avere diversi occhi in più di osservazione, raccogliere maggiori informazioni, essere avvisati se c'è una (a volte nuova) situazione di pericolo.

straycat2 13-07-2020 17:27

Re: Continuo a farla uscire o la chiudo di nuovo in casa?
 
Quote:

Originariamente inviato da Leny (Messaggio 2157578)
Come forse ricorderete, ho cominciato a far uscire Nebbia perché aveva iniziato a fare pipì in giro per casa e manifestava segni di insofferenza nello stare con Ciro e Totò. Le pipì sono quasi sparite, lei litiga meno con gli altri gatti, è diventata più coccolona e a casa è molto più rilassata. Qual è il problema allora? Il problema è innanzitutto che lei va sulla strada. Più volte l'ho vista passeggiare in strada, l'ho vista coricarsi sotto le macchine parcheggiate e ieri sera, tornando a casa, l'ho trovata proprio davanti casa mia seduta immobile al centro della strada a fissare non so cosa. Appena mi ha vista, mi è venuta in contro e mi ha seguita dentro casa. Questa è già la prima cosa a non starmi bene.
La seconda cosa è che spesso torna a casa di notte. Lei esce verso le 7 del mattino e ogni tanto torna a casa per pranzo, poi esce di nuovo, poi ritorna nel tardo pomeriggio (e quando torna a quest'ora non la faccio più uscire) e ci sono giorni in cui sta nei paraggi di casa mia e vedo spesso cosa fa. Però ci sono anche giorni in cui sparisce completamente. Esce alle 7 e torna alle 2 di notte senza che durante la giornata si faccia viva neanche per mangiare. Io così non ho idea di dove vada, se va a casa di altre persone, se va in strade più lontane... e questa situazione non mi sta più bene.
Se però non la faccio uscire ecco che mi molla le pipì in casa... che a me non frega niente, ma a mia madre si e si ricomincia con le solite liti. Cosa posso fare? Continuo a farla uscire pregando che non le accada nulla? La chiudo in casa fregandomene se piscia in giro e continuando a litigare con mia madre? L'altra volta, per farvi un esempio, non ho fatto uscire subito Nebbia appena lo richiedeva perché ero sotto la doccia ed ecco che trovo la pipì davanti la porta per uscire fuori... non so proprio che fare.

ma è una micia? perchè non l'hai fatta sterilizzare e tenere dentro casa? si sa che nella strada ci sono tanti pericoli e poi se piace a qualcuno possono anche portartela via io ci penserei...

ma fa la pipì come i maschi quando devo delimitare il territorio?

per non sentire l'odore di pipì devi lavare tutto con aceto bianco..

babaferu 13-07-2020 18:48

Re: Continuo a farla uscire o la chiudo di nuovo in casa?
 
Concordo molto con zampetta.
Il punto non è tua mamma che strilla, e le pipì sono segno di disagio, non di furbizia....

Un abbraccio, ba

Anubi 14-07-2020 06:44

Re: Continuo a farla uscire o la chiudo di nuovo in casa?
 
Leny io credo che le cose che si possano fare siano 3: o la lasci sempre in casa, o le permetti di uscire quando lei lo chiede e di lasciarla libera di andare dove vuole o la fai uscire in sicurezza, mettendo in sicurezza l'esterno della casa, però tu per prima devi essere sicura della tua scelta perché la ritieni quella più giusta, a me invece sembri tutt'altro che convinta, altrimenti non saresti qui a porci questo quesito.
Io se fosse la mia gatta avrei scelto l'ultima soluzione, ma questa è solo una mia opinione e ho visto che l'hai già scartata per vari motivi. Io il lasciare subito libero il gatto di andare fuori non appena mostra un disagio lo vedo spesso come la soluzione più facile per tutti, non per forza la più giusta, prima si potrebbero provare "altri rimedi", ma ripeto questa è la mia opinione plasmata anche dopo tante esperienze negative, vissute anche in prima persona, di mici che avevano libero accesso all'esterno.

@Zampetta l'osservare come si comporta un gatto con le macchine può servire per valutare complessivamente i rischi ambientali, ma secondo me è relativo, non è detto che il gatto si comporti sempre allo stesso modo in qualsiasi situazione, le incognite da prendere in considerazione sono tante e di volta in volta possono essere diverse.
Io nella mia vita mi sono sempre occupata di gatti fin fa piccola, per lo più mici randagi che giravano per il quartiere o mici che trovavo abbandonati, spesso nel mio giardino, li ho sempre amati, ma mia mamma ne aveva paura quindi non mi permetteva di portarli in casa, mi permetteva comunque di curarli, dargli da mangiare, farli vaccinare, sterilizzare ecc...
Mi sono occupata di vari mici, uno in particolare, prima di attraversare la strada, guardava bene sia alla sua destra, sia alla sua sinistra, se vedeva che stava giungendo una macchina aspettava prima di attraversare, così per 8 anni finchè una mattina l'ho trovato morto sulla curva della strada davanti a casa, molto probabilmente ha preso una macchinata che gli ha causato una emorragia interna.
Non so esattamente cosa sia successo, se non ha valutato bene tutti i rischi prima di attraversare, se la macchina è giunta all'improvviso, se ha fatto la curva troppo velocemente, il punto è che è morto dopo 8 anni che aveva la possibilità di girare libero e di conoscenza del suo territorio.
Questo fatto mi ha portato ad avvalorare maggiormente il mio attuale pensiero sulla libertà assoluta e sulla libertà in sicurezza del gatto e da quel giorno mi sono ripromessa che se avessi avuto un altro gatto non avrei mai più permesso che accadesse ciò...mia mamma alla fine, per il mio bene, ha accettato i mici in casa, le è passata la paura e adesso li adora :D!

Zampetta16 14-07-2020 11:42

Re: Continuo a farla uscire o la chiudo di nuovo in casa?
 
@Anubi, infatti si verifica il comportamento di base, abituale.
Chi fa uscire i propri gatti deve essere consapevole che può succedere qualcosa, anche la morte.
Perché un gatto che sa gestire le auto può essere investito?
- E' un gatto intero, la lotta con gli altri maschi, l'inseguire la femmina in calore diventa prioritario e il pericolo auto va in secondo piano.
- Gatti sterilizzati ma capita qualcosa che di nuovo ha maggiore priorità rispetto al pericolo auto, un altro pericolo più imminente o di cui ha più paura, come un cane che attacca o l'esplosione di petardi.
- Strade in cui le auto vanno in genere a 50 km/h e ti trovi il matto a 120 km/h.
- Un imprevisto/incidente dell'auto, che la fa avvicinare troppo al bordo strada o sbandare all'improvviso.
- Immagino esista anche qualcuno che sbanda apposta o accelera per uccidere un gatto.

I rischi ci sono, con le auto o con altro, bisogna esserne consapevoli e accettarli quando si lascia uscire il gatto. Se non si è pronti ad accettarli, allora bisogna pensare ad altre soluzioni e credo che un giardino in sicurezza sia il compromesso ideale. Ma avere un giardino in casa e impedire al gatto di andarci per me è una tortura, estremamente frustrante, e va quindi gestita in un altro modo.

alimiao 14-07-2020 19:44

Re: Continuo a farla uscire o la chiudo di nuovo in casa?
 
Ciao Leny. Come dice il saggio, devi accettare quello che non puoi cambiare, cambiare quello che non puoi accettare, e capire la differenza fra i due.

Dunque, siamo tutti d'accordo che per un caso come il tuo la soluzione migliore sarebbe un esterno messo in sicurezza, ma mi pare di capire che ciò è impossibile, e la situazione non si può cambiare. Sebbene, l'avvocato del diavolo :devil: direbbe che volere è potere... mi sembra che tu abbia sempre scartato questa ipotesi senza nemmeno considerarne le possibili varianti. Ok, il proprietario non vuole che voi facciate delle modifiche permanenti... ma pensare a delle strutture mobili? ok, non avete tanti soldi da spendere... ma farsi aiutare da qualcuno? iniziare a risparmiare soldi per renderlo possibile? potresti addirittura aprire una colletta, magari gli utenti possono aiutarti...

Ma ritorniamo all'ipotesi iniziale, cioè che non sia assolutamente possibile mettere in sicurezza l'esterno. D'altronde, se decidi di chiudere definitivamente Nebbia in casa per privilegiare la sua sicurezza rispetto alla sua libertà, hai sempre l'incognita dei parenti non collaborativi... ora parli della mamma che non sopporta le pipì in casa, ma nel passato ricordo che parlavi di altri membri della famiglia che non facevano attenzione e aprivano porte e finestre lasciando scappare fuori i gatti mentre tu gli avevi detto di non farlo. Ritorniamo alla domanda iniziale: è possibile cambiare questa situazione? o devi accettare che i tuoi parenti siano così, e non fare affidamento su di loro (e non lamentarti se si comportano in modo diverso dalle tue direttive)?

Quindi, se non puoi mettere l'esterno in sicurezza, ma non puoi chiudere Nebbia in casa perché i parenti potrebbero boicottare questa tua decisione, non ti rimane che accettare il rischio di farla uscire.

Io personalmente non sono molto d'accordo sui discorsi del tipo "se il gatto è competente (ad attraversare la strada, a fuggire di fronte agli estranei ecc) il rischio è contenuto". Certo, ci sono tantissimi gatti che vivono liberi in esterno e muoiono a 20 anni di vecchiaia... ma è un po' la stessa cosa di dire che ci sono tanti gatti che mangiano solo crocchi Friskies e campano 20 anni... i pericoli, all'esterno, sono tanti, e imprevedibili. Ci sono i predatori, i cani, le auto, gli umani malintenzionati, gli avvelenamenti, le cadute accidentali in luoghi inaccessibili (per cui il gatto magari non muore per la caduta ma perché rimane ferito/incastrato per giorni e nessuno lo vede)... ci sono i furti (Nebbia è una bella gatta)... capisco bene che tu sia in ansia.
Certo esistono fortunati casi di gatti che, pur avendo la possibilità di uscire, non si allontano che di qualche metro da casa, e quindi sono meno esposti a tutti questi rischi. Però evidentemente Nebbia non è fatta così, quindi non mi pare possibile "insegnarle" a uscire ma restando vicino a casa.

Insomma, dato che non puoi cambiare le circostanze, devi imparare a convivere con quest'ansia, ad accettare che la tua gatta vive nel rischio, e questo non per tua colpa. Assolutamente, la cosa da non fare è farsi prendere periodicamente dal panico, per cui a periodi la chiudi in casa e a periodi la fai uscire. Questo è estremamente stressante per un gatto, che non capisce questi cambiamenti, e anzi rischi di innescare l'effetto opposto per cui diventa ancora più "drogata di libertà".

Aletto 14-07-2020 22:01

Re: Continuo a farla uscire o la chiudo di nuovo in casa?
 
Quando un essere senziente non è titolare della propria vita, o la vita che è costretto a vivere non è sufficiente alle sue aspettative, lo capisce eccome! Ce lo dice in mille modi e noi facciamo orecchie da mercante in buona fede. Questo può portarlo dare una risposta priva di vie di mezzo, di compromessi, semplicemente perché vuole essere padrone della sua vita e su questo noi pecchiamo di antropocentrismo pensando di essere il metro di paragone per altre specie che ci piacciono tanto, ma che non abbiamo capito molto bene.

In fondo, meno male che Nebbia abbia manifestato il suo disagio! E che qualcuno l’abbia capita!
Se avesse desisto sarebbe stata una gatta repressa, sarebbe andata incontro a rinunce che avrebbe pagato con cistiti, dermatiti, e tutto quello che comporta lo stress per un animale che anche se pensiamo abbia tutto e sia il più fortunato del mondo, ha come forte impronta filogenetica quella di essere un solitario, e socievole (se vuole)

Inutile pensare che il suo nome corrisponda ad un guinzaglio, se in quel momento ha altro da fare o preferisce restare dov’è, non risponderà.
L’unico guinzaglio che lo tiene legato a noi è la sua fiducia nei nostri confronti.

Zampetta16 15-07-2020 15:04

Re: Continuo a farla uscire o la chiudo di nuovo in casa?
 
Quote:

Originariamente inviato da alimiao (Messaggio 2157656)
Io personalmente non sono molto d'accordo sui discorsi del tipo "se il gatto è competente (ad attraversare la strada, a fuggire di fronte agli estranei ecc) il rischio è contenuto".

Non mii pare che qui qualcuno abbia sostenuto questa tesi.
La valutazione del rischio non può prescindere dal contesto, territorio e chi lo abita.
Ed è evidente che alcuni contesti comportino rischi maggiori di altri.
E' altrettanto scontato che nessuna situazione all'aperto è a rischio zero.
Neanche il gatto più sgamato del mondo ha le abilità fisiche di schivare le macchine in tangenziale, le bastonate del vecchino che odia i gatti che gli cagano il prezzemolo o la competenza di distinguere le esche avvelenate - e sai che ci sono perché più volte segnalate nel parco dietro casa - da una sana palletta di macinato.
Questo è il mio attuale pensiero, per questo ho suggerito da subito, dalla prima discussione, di seguire la gatta, non solo per osservare lei ma per conoscere anche il contesto, compreso parlare con le persone che ci vivono.

Un'altra posizione da priorità alle esigenze del gatto, a prescindere dal rischio che corre, rispetto ai nostri timori da umani, rispetto al concetto di "gatto in sicurezza".

Bia 15-07-2020 19:02

Re: Continuo a farla uscire o la chiudo di nuovo in casa?
 
Ciao Leny! Io anni fa ho fatto la scelta di dare la libertà alla mia gatta che viveva (controvoglia) con me in appartamento, era una randagia e non si è mai abituata a stare rinchiusa tra le 4 mura di casa, miagolava incessantemente giorno e notte e aveva preso a leccarsi compulsivamente.... alla fine col cuore a pezzi l'ho affidata ai miei che vivono in un quartiere residenziale tranquillo di villette, anche lei attraversa la strada, ma è molto larga e ci passano poche macchine, ho pianto per un mese intero ma non me ne sono pentita, ogni volta che la vado a trovare capisco che è stata la scelta giusta....
Il mio consiglio è praticamente lo stesso di Zampetta, cioè di valutare bene il livello di pericolo nella tua zona e come si comporta la tua gatta in giro , che attraversi la strada non ci puoi fare niente, ma un conto è una strada dove passano i residenti, un altro è la provinciale trafficata, per dirtene una... fatte queste considerazioni decidi una volta per tutte, tenendo conto però che toglierle la libertà adesso comporterebbe un grosso disagio per lei che non è detto si risolva nel tempo, come ti sta dimostrando chiaramente...

Aletto 15-07-2020 19:10

Re: Continuo a farla uscire o la chiudo di nuovo in casa?
 
Quote:

Originariamente inviato da alimiao (Messaggio 2157656)
.........
Io personalmente non sono molto d'accordo sui discorsi del tipo "se il gatto è competente (ad attraversare la strada, a fuggire di fronte agli estranei ecc) il rischio è contenuto"......
Certo esistono fortunati casi di gatti che, pur avendo la possibilità di uscire, non si allontano che di qualche metro da casa, e quindi sono meno esposti a tutti questi rischi. Però evidentemente Nebbia non è fatta così, quindi non mi pare possibile "insegnarle" a uscire ma restando vicino a casa..... .

Sono io che qualche volta ho parlato delle competenze -del gatto in questo caso-, ma deve essere passata un'idea di competenza fuorviante: anche io ho le competenze per attraversare la strada ma posso essere investita comunque, diffido degli estranei ecc, ma questo non fa di me una persona che non sbaglia o che non è succube di errori altrui.

Le competenze si acquisiscono con la pratica, con l'individuare/porsi un problema e risolverlo. Per poter essere competenti spesso gli animali, come noi, usano il modello TOTE (test-operate-test-exit) ma prima di poterlo usare devono avere già chiare alcune rappresentazioni essenziali, strutture di conoscenza, che hanno acquisito nel tempo e che gli permettono di utilizzare in modo diacronico (il fattore tempo) le esperienze pregresse.
Apprendere significa perciò essere adeguato e coerente con le dinamiche interne che spingono l'identità del soggetto verso precise mete evolutive.
Non è semplicemente saper attraversare la strada, ma quello che dietro è ancora più importante, essere immersi nel contesto.

Quindi io so come si guida una macchina ma posso avere lo stesso un incidente. Ciò non farebbe di me o di chiunque altra persona assennata un'incompetente.
Un gatto sa come predare ma se la preda gli sfugge non è un incompetente.
Per un cane per esempio una delle competenze è sapersi relazionare al branco....una delle!

Se questa interpretazione di competenze proviene da quello che scrissi in altri thread, vuol dire che non mi sono spiegata bene.


Per i gatti che escono:
Cat Tracker ed è uno dei più grandi progetti di ricerca sui gatti mai realizzato. L’obiettivo del team di ricercatori, guidato dall’università della Carolina del Nord era quello di scoprire dove vanno i gatti quando bighellonano fuori casa. Per rispondere a questa domanda, sono stati posti dei radiotrasmettitori GPS attorno al collo di mille gatti, per una settimana. L’esito, inaspettato eppure inequivocabile, è stato che i gatti non vanno, in realtà, da nessuna parte, se non intorno a casa. La maggior parte degli animali, sia domestici sia selvatici, controllati ha trascorso tutto il tempo a meno di 100 metri da quella che considerano la loro abitazione o del boschetto accanto. C'è sempre il gatto che si allontana di più di altri, ma poi torna. (Studio pubblicato su Animal Conservation)

Vorrei aggiungere che il gatto torna in casa se ci sta bene. La sua abitazione altrimenti diventa il territorio che si è scelto.

Simo76 16-07-2020 05:27

Re: Continuo a farla uscire o la chiudo di nuovo in casa?
 
Quote:

Originariamente inviato da Leny (Messaggio 2157578)
Il problema è innanzitutto che lei va sulla strada. Più volte l'ho vista passeggiare in strada, l'ho vista coricarsi sotto le macchine parcheggiate e ieri sera, tornando a casa, l'ho trovata proprio davanti casa mia seduta immobile al centro della strada a fissare non so cosa. La seconda cosa è che spesso torna a casa di notte.
Però ci sono anche giorni in cui sparisce completamente. Esce alle 7 e torna alle 2 di notte senza che durante la giornata si faccia viva neanche per mangiare. Io così non ho idea di dove vada, se va a casa di altre persone, se va in strade più lontane... e questa situazione non mi sta più bene.

Ciao Leny. Ho sempre letto le tue discussioni sui tuoi gatti, anche quando erano arrivati Ciro e Totò. Non sono mai intervenuta prima. Lo faccio ora solo perché leggendo il tuo post (di cui cito alcune parti) capisco che Nebbia corre dei rischi stando fuori e non pochi.
Io sono fermamente contraria a far uscire i gatti all'esterno se non ci sono le condizioni di totale sicurezza. Certo Nebbia ha manifestato disagio con le pipì e la soluzione trovata è stata quella di aprirle la porta, senza fare altri tentativi. L'ambiente esterno è pieno di rischi (sono già stati ampiamente elencati da altri nei post precedenti, non mi ripeto) e quello di farla uscire la prima volta è stato un grande errore a mio avviso. Tornare indietro ora è molto dura, me ne rendo conto, ma non impossibile.
Certo tua madre la farà uscire sempre, ma allora cerca un compromesso con lei, cercando insieme di mettere in sicurezza almeno solo una parte di giardino, ad esempio con un cat run, una struttura comunque facilmente removibile che non vi dia problemi con il padrone di casa e che non venga a costare una fortuna. Ci si può informare e soluzioni se ne trovano tante. Altrimenti, io al tuo posto litigherei con tutti, ma non farei uscire i gatti all'esterno in questo modo sapendo ciò che rischiano. Per il suo livello di stress si può cercare di intervenire in altri modi, creandole maggiori stimoli all'interno oppure appunto ideale sarebbe una soluzione che permetta di poter usufruire del giardino, anche se in maniera ridotta, ma almeno sicura. In caso contrario sai perfettamente cosa rischia Nebbia e soprattutto penso ai due più giovani...se dovessero manifestare anche loro interesse per l'esterno (è più che possibile), quanto tempo pensi che ci vorrebbe prima che finiscano liberi fuori casa anche loro?
Sono la voce fuori dal coro (mi sembra che la maggior parte dei commenti verta in una direzione opposta alla mia), ma ho gatti da tutta una vita e mi rifiuto di accettare che si debba sacrificare la loro sicurezza fisica, quella deve venire prima di tutto. Lo stress, di qualunque tipo esso sia, si può affrontare in tanti modi, certo faticosi ma non impossibili.
Una morte per incidente, avvelenamento, ecc..(comunque orribile in ogni modo!) o una sparizione (che è la stessa cosa se alla fine il gatto non torna più)....a quelle non si può rimediare in nessun modo:(

alimiao 16-07-2020 11:30

Re: Continuo a farla uscire o la chiudo di nuovo in casa?
 
E' un argomento molto controverso, che dipende anche dalla personalità e dal vissuto di ognuno. Ci sono utenti che hanno addirittura abbandonato il forum per discussioni legate ai gatti in libertà (in effetti credo che sia l'argomento su cui si litiga di più assieme all'alimentazione).

E' chiaro che a nessuno fa piacere che il proprio gatto muoia o sparisca, su questo siamo tutti d'accordo. Ci sono alcuni che però lo vedono come uno dei rischi che fanno parte della vita, mentre altri non tollerano nemmeno l'idea.

E' vero anche che non tutti i gatti che escono di casa automaticamente muoiono. Ci sono gatti che campano anni uscendo. La mia stessa gatta di quando ero bambina, addirittura non sterilizzata, usciva nel giardinetto condominiale, non allontanandosi mai più di qualche decina di metri. C'era il pericolo delle auto che comunque circolano nel vialetto anche se a bassa velocità, dei cani (pochi a dir la verità, ma ne basta uno), dei malintenzionati... anche perché lei poteva scendere e non risalire, dunque doveva aspettare che qualcuno le aprisse il portone. Con il senno di allora, tutto ciò non metteva ansia nè a me nè alla mia famiglia. Col senno di ora, lo rifarei? Non credo, anche se non lo escludo completamente. Dipende da tanti fattori, e nel caso di QUELLA gatta e di QUELLE uscite in libertà, direi che il rischio era molto contenuto.

Faccio un altro esempio. Nella mia via c'è un gatto, un tigrato cicciottone e sterilizzato, che viene lasciato libero di uscire. Abita in un appartamento a circa 400 metri da casa mia, ma ogni tanto viene a farsi un giro da noi. A volte cerca persino di entrare nelle case (probabilmente per scroccare cibo). Questo gatto è socievolissimo, si rotola appena vede gente e cerca le coccole. Lo si vede andare in giro sul marciapiedi, una volta lo hanno anche avvistato DENTRO la banca! (non chiedetemi come abbia fatto con le porte a tempo). Ora, in questo caso, io la prima volta che l'ho visto ho pensato fosse follia fare uscire un gatto in giro a Milano. Se fosse il MIO gatto non lo farei mai e poi mai, starei in ansia tutto il tempo.
Ciò vuol dire che questo non è giusto, che il padrone è un pazzo incosciente? Non so, non mi va di giudicare. Ripeto, fosse il mio gatto, non lo farei, perché per come sono fatta io non riuscirei a gestire ansia, sensi di colpa, pensieri catastrofici. Ma per il benessere del gatto, (QUEL gatto) cosa è meglio? Su questo non ho una risposta definitiva da bianco/nero. Quel gatto gironzolone sembra molto felice di andarsene a spasso. Certo, rispetto ai miei mici, che vivono in un bilocale senza nessuna possibilità di uscire, ha molte più probabilità di fare una bruttissima fine.

Tornando a Leny, credo che "fare ricerche in giro" per capire la situazione conti, ma fino a un certo punto. Serve più che altro a lei per mettersi il cuore in pace, più che a valutare effettivamente i rischi (non troverai mai il tizio che ti dice "sì come hobby mi piace avvelenare i gatti" nè il fatto che non passano molte macchine ti assicura che il micio sia più al sicuro... ci sono gatti che vengono investiti anche dal padrone nel garage, per dire. Auto=pericolo, punto).

Il fatto è che Leny ci fa capire che alternative a fare uscire Nebbia in sicurezza non ci sono, a causa dei limiti economici e della mentalità della famiglia. Quindi, a prescindere da cosa sia meglio per Nebbia, non mi pare che ci siano altre opzioni possibili.

Volpina 17-07-2020 09:09

Re: Continuo a farla uscire o la chiudo di nuovo in casa?
 
Ciao alimiao,

perdona la domanda, nel caso non fosse la sede opportuna (perché post di un altro utente) fammelo pure notare :)

Come gestivate le uscite della tua gatta da bambina? Ovvero, io ho sempre avuto gatti liberi di uscire ma abitavamo in case singole e a piano terra, per cui era facile per i mici fare avanti e indietro a piacimento e per allestire l'ingresso/veranda a loro uso nell'attesa che qualcuno gli riaprisse la porta (bastava un miagolio).
Ora che convivo in un bilocale al primo piano, se facessi uscire il mio gatto (situazione esterna, vicinato, ecc lo permetterebbero) poi al rientro prima di arrivare alla nostra porta e zerbino avrebbe il primo portone di accesso da superare e un piano da salire.
Voi come facevate? :)

alimiao 17-07-2020 13:15

Re: Continuo a farla uscire o la chiudo di nuovo in casa?
 
Quote:

Originariamente inviato da Volpina (Messaggio 2157743)
Ciao alimiao,

perdona la domanda, nel caso non fosse la sede opportuna (perché post di un altro utente) fammelo pure notare :)

Come gestivate le uscite della tua gatta da bambina? Ovvero, io ho sempre avuto gatti liberi di uscire ma abitavamo in case singole e a piano terra, per cui era facile per i mici fare avanti e indietro a piacimento e per allestire l'ingresso/veranda a loro uso nell'attesa che qualcuno gli riaprisse la porta (bastava un miagolio).
Ora che convivo in un bilocale al primo piano, se facessi uscire il mio gatto (situazione esterna, vicinato, ecc lo permetterebbero) poi al rientro prima di arrivare alla nostra porta e zerbino avrebbe il primo portone di accesso da superare e un piano da salire.
Voi come facevate? :)

Allora noi eravamo a pianterreno di un appartamento all'interno di un condominio con giardinetto interno. La gatta saltava giù dal balcone direttamente nel giardinetto, poi quando voleva salire, si piazzava davanti al portone d'ingresso miagolando e aspettava che qualcuno passasse di lì. A quel punto il qualcuno le apriva il portone, lei si piazzava davanti alla nostra porta miagolando e qualche volta la persona che aveva aperto ci suonava anche il campanello. E' interessante notare che la gatta era piuttosto diffidente con gli estranei, quindi si teneva sempre un po' a distanza.
Comunque quando scendeva io la tenevo sempre d'occhio dal balcone, oppure a volte scendevo anche io per farla giocare o stare con lei. A volte si arrampicava fino in altissimo su un pino e aveva difficoltà a scendere, dovevo mettermi sotto e chiamarla e incitarla con i croccantini!!
Ovviamente quando non eravamo in casa tenevamo il balcone chiuso, e idem quando era in calore. Però qualche volta quando era in calore è riuscita a scappare passando per un mini-finestrino della cucina... fortunatamente per noi e sfortunatamente per lei, non ha mai combinato niente per assoluta assenza di gatti maschi nei dintorni. Comunque anche in questi casi, in calore, non si allontanava mai oltre il giardinetto (non so se questo è normale, forse sono solo i maschi interi che vagabondano?) e bastava richiamarla un po' coi croccantini che accorreva.

Una gatta croccantinomane vissuta 20 anni con il peggio dei croccantini colorati della Whiskas :eek::p


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