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Originariamente inviato da mafalda
ciber, carboidrati e proteine producono più o meno le stesse calorie, i grassi staccano di granlunga. le babycat hanno il 25% di grassi, orjen il 20% infatti.
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Hai ragione, mi sono espressa male...... ma non volevo mettere troppa carne al fuoco
In termini assoluti un grammo di glucosio sviluppa 3,92 Kcal o calorie alimentari, un grammo di proteina circa 4 kcal, e un grammo di lipidi circa 9 kcal. Quindi proteine e carboidrati come dici tu sono pressochè equivalenti. E fin quì tutto ok.
Il problema sta nel fatto che la fiosiologia dell'uomo è differente da quella del gatto, poichè quest'ultimo è privo di alcuni enzimi, appunto di quelli che servono a "lavorare" carboidrati e amidi (enzimi dela famiglia delle glicosidasi: ad esempio nella saliva del gatto manca completamente l'amilasi) ......in pratica nell'uomo parte dei carboidrati viene utilizzata subito (glucosio) per produrre energia, gran parte viene immagazzinata nel fegato e nei muscoli sotto forma di glicogeno e un'altra parte (quella in eccesso) viene trasformata in grassi. Nel gatto solo una piccola parte degli zuccheri (carboidrati) viene utilizzata subito o trasformata in glicogeno (a causa dell'assenza di alcuni enzimi) mentre la gran parte viene trasformata in grassi. Quindi per il gatto un alimento ricco di carboidrati, a lungo termine, risulta essere più calorico rispetto ad uno ricco di proteine (ma non fornisce gli amminoacidi essenziali di cui ha bisogno ).
Esprimere in etichetta la kilocalorie (energia lorda) per un gatto è quindi praticamente inutile, servirebbe solo se quell'alimento lo dovessimo mangiare noi! Nelle etichette migliori infatti il termine di paragone non sono le Kcal ma l'energia metabolizzabile (che cambia in base alla specie e non solo all'apporto calorico assoluto) in joule.
Il gatto non ha alcuna necessità di assumere carboidrati, ne sotto forma di zuccheri complessi nè sotto forma di zuccheri semplici, poichè ricava l'energia da grassi e proteine...... un eccesso di carboidrati nella dieta porta a picchi glicemici elevati e fluttuanti, sovraccarico del pancreas che deve lovorare continuamente per produrre quantità sproposistate di insulina alla quale i tessuti piano piano diventano resistenti con conseguente accumulo di grassi, insulinoresistenza e diabete.....