Discussione: cuccioli liberati
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Vecchio 06-05-2012, 20:41   #157
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stellarpie
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Predefinito Re: cuccioli liberati

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Originariamente inviato da miciofran_77 Visualizza Messaggio
allora partiamo da ciò che abbiamo in comune: una idea molto bella di mondo futuro E poi apriamo gli occhi, guardiamo la Natura e poniamoci una semplice domanda: Lei, ai problemi complessi che il suo essere sistema autoregolante ed autopoietico le pone, quale risposta ha trovato? Differenziazione e biodiversità (fra le tante, L. Margulis parla anche per esempio di interconnessione mettendo profondamente in discussione le teorie darwiniane). Cioè, sono 5 MILIARDI DI ANNI che il nostro pianeta si autoregola rispondendo in modo complesso e differenziato ai problemi che mano a mano si presentano, e noi, da tutto questo cosa abbiamo imparato? Molto poco. Continuiamo a provare a cercare e a trovare risposte univoche, autorefenziali alla specie umana, semplificanti e categorizzanti. Siamo ancora fermi alle tassonomie...perlomeno in ambito accademico. Anche se ti assicuro che in ambienti esterni a quelli istituzionali esistono studiosi e scienziati che stanno percorrendo questa strada ma che, non rispondendo e anzi contestando un sistema che deve rispondere alle esigenze di pochi rappresentanti della ricchezza (che nel nostro mondo equivale a potere di comando e governo), vengono tenuti ai margini. Quindi, giustamente tu, aderendo a questo sistema di pensiero, elenchi uno per volta tutti i problemi che hai elencato, e io convengo con te, ci sono e poi provi a dare risposta ad essi prendendoli uno per uno, analizzandoli in modo separato, vincolando la risoluzione dell'uno prima di poter passare anche solo a pensare a cercare la soluzione dell'altro. E' su questa modalità che io non convengo: non convengo sul cercare risposte univoche e non complesse non convengo nel cercare le risposte all'interno dello sistema che ha creato i problemi ("non puoi risolvere un problema con lo stesso pensiero che hai usato per crearlo" Einstein) non convengo sul continuare a considerare i problemi separatamente non convengo sul fatto che anzichè provare a cambiare linea di azione si resta fermi all'elenco dei problemi aspettando che qualcuno dall'alto li risolva, e accettando che quel qualcuno, dall'alto, dica che non è possibile farlo. Io credo invece che si debba iniziare a percorrere nuove vie, credo sia necessario iniziare a pensarci liberi dal sistema consumistico e provare a noi stessi che è possibile, senza perdersi in discussioni sterili, polemiche e difensive riguardanti la coerenza perfetta giustificando in questo modo l'adesione e la permanenza all'interno di un sistema che sta crollando. A questo punto meglio dire: condivido la società dei consumi, condivido lo sfruttamento e quindi condivido sia il fatto di sfruttare che il fatto di essere sfruttata/o. Ma se il sistema non va, se su questo si è d'accordo allora è il tempo di fare ciò che ognuno può per cambiarlo (chi vegano e chi no, chi lottando contro la vivisezione e chi, sostenendo solo quella farmaceutica, lotta contro tutti gli altri tipi di vivisezione, chi usando il riscaldamento a legna, chi quello con pompa di calore e fotovoltaico, chi con energia geotermica, chi con eolica, chi con biomasse...e via così discorrendo. Tante risposte, interconnesse, locali nel globale. Internet è uno splendido esempio di locali interconnesi in rete a formare il globale, uno splendido esempio di "villaggio globale" (McLuan). E' ora di smettere di sentirsi isolati e infelici (sentimento utile alla società dei consumi, come ben sa ogni pubblicitario di successo: un consumatore felice e soddisfatto non consuma, la soddisfazione non è propedeutica al consumo e alla risposta a bisogni indotti dal mercato) è ora di muovere critiche e rivendicare il diritto al benessere psicologico ed emotivo, è ora di chiedere e pretendere un nuovo tipo di progresso. Tutte le evoluzioni umane, in qualunque ambito, da quello scientifico a quello umano, prima di divenire realtà sono state utopie. (cosa si credeva della genetica 100 anni fa? materia buona per libri di fantascienza, un'idea lolto bella, ma utopica) "Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, finchè arriva uno sprovveduto che non lo sa e se la inventa" (A. Einstein)
il problema che per realizzare la tua idea non basta lo " sprovveduto che se la inventa"...è una cosa molto piu' complessa rispetto al paragone che fai con la genetica....comporterebbe lo sforzo di tutta la popolazione mondiale nessuno escluso....cambiare cosi il sistema come dice tu davvero lo vedo altamente improbabile....purtroppo non sono ottimista come te sul futuro...infatti sogno un futuro migliore ( sicuro non per me ma per chi verrà) ma appunto lo sogno perchè io credo che nessuno abbia l'interesse vero di cambiare...ormai la società è troppo consumistica...le persone nn si accontentano piu'....se mai accadesse quello che tu speri sarà dopo una guerra che ha decimato tutto e tutti e si deve riniziare da capo......
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