Visualizza messaggio singolo
Vecchio 02-06-2012, 11:11   #15
Profilo Utente
chantal
Gattino
 
L'avatar di  chantal
 
Utente dal: 05 2009
Regione: Emilia Romagna
Sesso: Donna
Gatti: 6
Messaggi: 163
Predefinito Re: TEST FIV FELV IN GATTILE…. Esperte aiuto!!!!!!!!!

Quote:
Originariamente inviato da kasssandra Visualizza Messaggio
Ciao chantal! Avrei una domanda da farti.. il mio vet sostiene che se un micio si è negativizzato dalla felv avrà sempre la pcr positiva ma l'elisa negativo. Ha senso? Allora a che pro facciamo la pcr se risulta positiva anche se il micio ha "rigettato" il virus?
Ciao kasssandra!!
sì, è come sostiene il tuo vet (salvo rarissimissimi casi in cui possa esserci stata eliminazione completa del virus pur dopo aver avuto un'antigenemia rilevabile all'elisa. comunque casi davvero rarissimi, forse più teorici che reali...)
ma il micio non "rigetta" il virus, semplicemente il virus si latentizza però rimane lì (è per questo che la pcr rimane positiva). è utile sapere se il virus c'è, anche in fase latente, perché non è escluso che possano aversi comunque patologie felv-correlate, e, soprattutto, non è escluso che il virus possa rivirulentarsi in futuro (in questo caso, tra l'altro, il micio torna a essere anche contagioso).
però sì, DOPO un'elisa positivo la pcr può aver senso solo come conferma (magari per accertarsi del risultato dell'elisa). una volta che il micio è sicuramente positivo, va fatto poi solo l'elisa, periodicamente, per monitorare l'andamento dell'infezione


Quote:
Originariamente inviato da Va lentina Visualizza Messaggio
mmm...temo che le teorie siano tante e diverse tra loro. Io ho cieca fiducia nei miei veterinari, ma quando leggo cose che discostano dalle sue teorie, vado in crisi profonda (non solo in questo caso ma anche per altre situazioni)
beh, per fortuna la teoria su sistema linfatico e linfopoiesi è una sola
poi, come scrivevo sopra, c'è magari chi sostiene che, in assenza di ampie statistiche, "tutto è possibile", e ci sono invece i numerosi studiosi di cui parlavo che sostengono che a livello teorico non ci sono elementi che potrebbero far pensare che la probabilità di rilevare il provirus con pcr su midollo/linfonodi possa essere diversa da quella di rilevarlo su sangue periferico.
tra l'altro, anche a livello non solo teorico, non mi risulta sia mai stato pubblicato alcun caso di pcr negativa su sangue e positiva in midollo/linfonodi.
La cosa assurda è che spesso quelli che sostengono che "chi può dirlo, in assenza di dati alla mano può accadere qualsiasi cosa, contro ogni teoria" sono poi gli stessi che nella concreta pratica clinica alla fine optano per l'accontentarsi di un elisa negativo per dire che il gatto non è infetto, passando quindi all'altro estremo (questo sì errato, a livello teorico E ANCHE a livello di "statistiche e dati alla mano"!)
La pcr su sangue periferico, fatta con le nuove metodiche (e spec. la nested), si è rivelata finora la metodica in assoluto più sensibile, con percentuali di falsi negativi infinitamente bassi.
poi è ovvio, la certezza con la C maiuscola non la dà nessun test, e non si può neanche diventare paranoici.... ma ripetendo i test magari anche in lab diversi (tutti estremamente affidabili) e in tempi diversi seppur ravvicinati, si raggiunge di certo quella che potremmo chiamare la "ragionevole certezza", che è quella che, ovunque, guida la concreta pratica clinica
chantal non è collegato   Rispondi Citando Vai in cima