Re: Considerazioni generali sulla qualità del cibo industriale
Io mi trovo d'accordo sia con quanto espresso da Serena che Alimiao. Fosse per me, proprio per tutte le contraddizioni che ci sono nel cibo industriale, seguirei una dieta casalinga...allo stesso modo in cui faccio per me stessa! Io ripudio quasi tutto ciò che è confezionato, ho imparato a fare quasi tutto da me e a limitare gli alimenti già preparati. Però ci vuole collaborazione anche dall'altra parte (vd. discorso di Serena sui gatti anziani): la mia non ha mangiato un pezzo di pollo nè crudo nè cotto MAI, neanche a 4 mesi. Le uniche volte in cui sono riuscita a farle seguire una dieta diversa mi sono dovuta lanciare in mischioni imprevedibili di industriale di qualità media.....che coprisse la carne "vera", quella preparata (o cruda) che le avevo messo in ciotola con tanto amore. In casi così, in cui non posso decidere di farle fare la fame a oltranza visti i problemi epatici sottostanti, mi sono dovuta PER FORZA affidare al petfood confezionato...ma per fortuna, grazie a zooplus, esiste un modo per non pagare il cibo un occhio della testa e, contestualmente, dare meno schifezze possibili (zuccheri, cereali, sottoprodotti vegetali).
Lo stesso, per me, vale per i mici che mangiano solo secco. Se la tecnica dell'affamarli fino allo stremo non funziona per passare a un umido migliore, beh...io sono d'accordo nel dare cibo di qualità media. Ben vengano, per me, i mr. stuzzy anche una volta al giorno. L'ho fatto io stessa in passato, poi fortunatamente sono riuscita a passare a qualcosa di meglio.
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