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Vecchio 01-02-2017, 12:00   #14
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Franziska
Gattino
 
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Predefinito Re: non tutti i gatti soffrono in expo (?)

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Originariamente inviato da Aletto
Le expo sono necessarie all'allevatore ma non penso che i gatti stiano bene chiusi in gabbia per molte ore, non penso che ci possa abituare a stare in gabbia per tutto quel tempo, non si sventola il gioco in faccia al gatto che potrebbe anche esserne infastidito anche perché sente il controllo della mano del tizio e per ben due in pochi secondi volte si gira verso non sappiamo chi, in quel contesto il gatto è frastornato e non va trattato così anche se il "gioco" per noi indica lo stato di allerta e di buona salute ecc e permette la valutazione dell'individuo. L'allevatore sceglie di portare i suoi gatti migliori prescindendo dal resto, se un suo gatto vince il suo allevamento è più accreditato e questo è normale. All'ultima expo che ho visitato c'era un fortissimo odore di feliway........
Sì, anche questo è vero, sarà che io non ho mai visto un'expo felina quindi non mi rendo bene conto. Continuo a pensare che un allevatore serio (o almeno mi piace pensarlo) scelga quali gatti portare in expo anche in base alle loro attitudini, quindi magari quelli che stanno più volentieri in mezzo alla gente, che si spaventano meno, ecc... e che, se abituati sin da piccoli, per loro non sia uno stress. Però, in effetti, che un gatto viva bene in toto una mostra felina non è vero, mi rimangio quello he ho pensato

Quote:
"il meglio" per chi? ai gatti non interessa di essere più maculati, più tigrati, con la testa più rotonda o la coda a cespuglio.
Concordo con il fatto che "il meglio" non sia l'espressione giusta, ma è anche vero che in realtà la selezione è quello che abbiamo sempre fatto con loro. Quelli che adesso sono qui a dormire sui nostri divani, il cosiddetto "gatto domestico" non esisteva e non si è selezionato da solo; lo abbiamo (consapevolmente o meno) selezionato noi; con un processo lento e progressivo, certo, potremmo forse dire in modo meno forzato rispetto a quanto non è stato fatto con i cosiddetti "gatti di razza" ma, di fatto, sempre una selezione è stata. Inizialmente "di utilità", per tenere al sicuro i granai, le cantine nelle campagne, ecc... gli individui meno paurosi e diffidenti nei confronti dell'uomo, e più abili nella caccia, sopravvivevano, gli altri no. Poi "da compagnia", mettendoci in casa, dando da mangiare, accudendo, gli esemplari più portati al contatto con le persone, più adatti alla vita domestica, ecc.. gli abbiamo garantito una maggior sopravvivenza e capacità riproduttiva.
Con questo preciso che non mi interessa accendere una polemica o una discussione sulla pratica dell'allevamento, era solo una riflessione
Franziska non è collegato   Rispondi Citando Vai in cima