07/06/2018
Era la fine del risveglio di un’incubo, ma poi, per un breve periodo, forse anche peggio…
Non sento più le voci dei miei fratelli, di mia mamma, e non so come mangiare. Ho fame.
Sento gli occhi chiusi da qualcosa di sconosciuto e non vedo bene.
Queste ombre rumorose e puzzolenti mi vengono incontro come per inghiottirmi, non mi fido, corro da una parte all’altra spaventato.
I cani, amici o nemici che forse non saprò mai, cercano di mordermi.
Grandi e meno grandi provano a prendermi in tutti i modi, ma sono scaltro, sono un gatto… ma anche molto fortunato.
Trovo riparo sotto quell’ombra rumorosa e puzzolente che adesso pare dormire. Mi offre un riparo subdolo, riposo per un po’.
Mi sveglio, e paura e disperazione continua, ancora solo e affamato. Non mi resta che trovare un posto meno freddo e piangere e morire.
09/06/2018 ore 15:00
Un nuovo pericolo mortale!
Un fischiettio delle sirene e una zampa diversa ed enorme prova a prendermi, mi aggrappo disperato a quella cosa che ho sotto di me, ma non ho più forze per resistere. Cado.
Mi sento stretto e costretto, ma anche riscaldato e protetto, e un miagolare che mi dice che sono un sacchetto di pulci, magro e con occhi non definiti.
Mi pulisce come faceva mia mamma, mi lecca morbidamente negli occhi e quelle che erano ombre diventano figure spaventose!
Però mi danno tanto cibo buono, faccio un sonnellino dove e quando voglio, gioco tanto e mi riempiono di leccate.
Io ricambio con agguati, morsi e graffi… sono sempre un gatto, no?
Oggi sono un bellissimo ragazzino di circa quattro mesi, mi chiamano pippiu.
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