Re: Possibile inserimento gatti in stallo
Dante ha avuto una reazione piuttosto comune, per difendere quello che è di vitale importanza per un felino solitario la cui socialità non è organizzata in gruppo, aggredisce. Hai voglia a scambiare odori! non possiamo azzerare millenni di evoluzione scambiando odori, quei millenni perdurano rendendolo un animale a socialità facoltativa.
Qualunque gatto, di solito, incontrando un consimile sconosciuto nel suo territorio, tende istintivamente ad averne paura e a reagire ringhiando, soffiando o addirittura attaccando perché lo interpreta come una minaccia sia per la propria incolumità fisica, sia come un invasore arrivato ad occupare i suoi spazi.
Non c'è niente di strano, ma c'è da dire che alcuni gatti proprio per quella socialità facoltativa si vanno a genio fin da subito.
"Lo schema del dominante e del sottomesso piace tanto, richiama un ordine militaresco a noi familiare, è estremamente rassicurante nella sua elementare semplicità: io comando, tu obbedisci senza discussioni. Non richiede di conoscere, né di distinguere." (cit. Sonia Campa etologa)
La dominanza è un termine molto usato dagli etologi ma che, come dice Marc Bekoff (etologo), se si basa su un solo inequivocabile significato è oltre che fuorviante anche semplicistico.
In natura un animale dominante si fa in quattro per il suo gruppo. Ce lo vedete un gatto, o qualunque altro animale che non vive in società organizzate, che si fa in quattro per il suo inesistente gruppo?
Quello che mi dispiace è che un incontro così lascerà tracce spiacevoli. Dante potrebbe aggredirli ma l'aggressione vera e propria per loro è l'ultima spiaggia.
Aspettate a farli incontrare di nuovo anche se la riuscita della convivenza è nelle loro mani.
"Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne
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