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Vecchio 15-07-2023, 15:41   #10
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Iska
Gattone
 
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Predefinito Re: Gatta gravidanza isterica?? (e aggressività)

Ciao Rugiada,
sto seguendo questa complicata vicenda e per cercare di farmene un'idea più completa sono andata a cercare fra i tuoi precedenti messaggi.
La gatta ha 3 anni, quindi suppongo abbia già partorito altre volte.
Ciò che ha portato alla situazione attuale, parrebbe proprio come conseguenza delle vicissitudini della gatta, iniziate verso la metà dello scorso aprile, con le complicazioni durante il parto che hanno reso necessario il ricorso al cesareo con tutto quel che ne è conseguito.
Operazione, ricovero, terapie farmacologiche, immagino anche analisi e controlli veterinari periodici, separazione dai figli (però non totale, perché voi umani, la gatta e i cuccioli vivete nella stessa casa) e poi mischione di medicine; non mi stupisce che la gatta sia arrivata ad un punto di totale rottura del suo equilibrio psicofisico, anzi, mi stupisco di come sia riuscita a resistere per ben 3 mesi a tutto questo stress, prima di "scoppiare".
La tua rumorosa caduta con relativo urlo è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Ho letto anche i messaggi dove parli dei suoi figli e dei problemi derivanti dal fatto che avete dovuto provvedere tu e le tue sorelle ad allattarli e curarli, dal momento che la loro mamma per problemi di salute non lo poteva fare.
Ho letto del latte che usciva dal naso dei gattini, quando davate il biberon.
La foga nel succhiare c'entra più o meno; dipende piuttosto dall'eccessivo "stantuffare" rispetto alla capacità di deglutire.
Anche la posizione del gattino ha molta importanza.
Quando la madre li allatta, i piccoli stanno in posizione prona e quando si dà il biberon va rispettata questa posizione, che impedisce che il latte esca dal nasino o peggio ancora che possa finire nelle vie respiratorie provocando una polmonite ab ingestis.
Io non ho mai usato la siringa; usavo un flaconcino di plastica morbida con montata la tettarella ed era facilissimo regolare dolcemente il flusso del latte, stringendolo quel che basta fra le dita, man mano che il gattino succhiava.
Come tettarella usavo quelle in caucciù fatte apposta per i coniglietti e che somigliano ai capezzoli delle gatte.

Sono rimasta basita quando hai detto che ai gattini veniva somministrato l'antibiotico come preventivo della polmonite ab ingestis.
L'antibiotico viene somministrato se è accertata la polmonite, per evitare complicanze da infezioni batteriche concomitanti o secondarie, ma non la previene, nel modo più assoluto.
Il solo modo di prevenire la polmonite ab ingestis è quello di evitare che solidi o liquidi vadano a finire nelle vie aeree..

Mi è sembrata un'avventata decisione quella dei veterinari di imbottire di antibiotico un neonato, che per di più veniva allattato artificialmente, con tutte le criticità che questo comporta per il corretto sviluppo del suo sistema immunitario, in quanto non può contare sulla protezione che gli fornirebbero gli anticorpi del latte materno.
Certo, in contemporanea hanno prescritto i fermenti lattici, capirai...

Aggiungiamoci poi il mischione di farmaci normali e omeopatici.
(Così per inciso: non ho preclusioni di sorta nei confronti dell'omeopatia, come non ne ho verso la medicina ufficiale; guardo i risultati e ci sono in ambedue)

Ora, tornando alla gatta, come se non fossero bastati i due cicli di Galastop per bloccare la montata lattea (e non ci sono riusciti), nonché il rimedio omeopatico Lach caninum, ecco la ciliegina sulla torta: il Trittico.
Il bugiardino riporta la posologia solo per umani adulti, mentre è chiaramente scritto che non va somministrato a bambini e soggetti di età inferiore a 18 anni.
Un gatto non è certo paragonabile come dimensioni a un umano, grande o piccolo che sia, ma non credo che sia sufficiente proporzionare il dosaggio di un farmaco in base al peso corporeo, sarebbe semplicistico.
Il punto è un altro: in che modo l'organismo umano e quello di un gatto metabolizzano lo stesso principio attivo?

Scrivi che hai sgretolato l'intera pastiglia nella pappa della gatta per fargliela assumere, l'ha mangiata?

Tirando le somme, partendo da lontano, quel poco che ne so:
- prescrizione a un neonato di un antibiotico per prevenire la polmonite ab ingestis
- due cicli di Galastop (il suo principio attivo è la Cabargolina ed è efficace in poco più del 70% dei soggetti. Evidentemente non funziona con la tua gatta, quindi dopo il primo ciclo senza risultati, avrei evitato di ripetere; è pur sempre un farmaco e sono possibili effetti secondari, tra i quali si annoverano, anche se raramente, disturbi psicotici e allucinazioni.
- prescrizione di Lach caninum, non so se in concomitanza con Galastop (l'aggressività non è dipendente da questo rimedio omeopatico)
Lì in clinica c'è un veterinario omeopata nel senso pieno del termine, che osserva il paziente, lo valuta in senso psicofisico e comportamentale e poi prescrive il rimedio personalizzato per quel gatto?
- e per finire in bellezza, c'è un comportamentalista che senza conoscere la gatta prescrive quel tostissimo al antidepressivo; perché invece non pensare a qualcosa di più soft, per esempio la melissa, magari anche con l'aggiunta di Rescue Remedy (fiori di Bach magari avere iniziato già tempo, senza dover arrivare all'attuale situazione?

Quanto alla falsa gravidanza della tua gatta, oltre a essere causata dalla psiche, potrebbe anche trattarsi di un problema prettamente fisico.
A volte la sterilizzazione non è fatta a dovere e non è poi tanto raro che venga lasciato un frammento di tessuto ovarico, il quale per un certo tempo continuerà a produrre ormoni e la gatta va in calore o si instaura una falsa gravidanza.
Una mia gatta di tanti anni fa, nonostante fosse stata sterilizzata, andava in calore; il veterinario mi aveva proposto di operarla nuovamente, ma avevo rifiutato.
Mi sono rivolta ad un altro veterinario, che mi aveva assicurato che presto il tessuto ovarico residuo si sarebbe completamente atrofizzato senza bisogno di rioperare e non ci sarebbero più stati episodi di calore, e così fu.

Se hai avuto la pazienza di leggermi fin qui, mi permetto di dirti cosa farei se fossi al posto tuo: non darei nessun farmaco alla gatta e men che meno il Trittico e cercherei di corsa un altro veterinario.


Iska la rossa dagli occhi di luna
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