Re: Viaggiare con un gatto: esperienze personali
aggiungo una cosa che avevo dimenticato:
TRENO
Ho portato il mio gatto in treno una sola volta, e debbo dire che è stato di gran lunga il mezzo di trasporto più semplice: il treno era semivuoto (e il viaggio è durato solo un'ora e mezzo) per cui ci siamo seduti in una zona abbastanza deserta e dopo un po' l'ho fatto uscire dal trasportino. Si è seduto sulle mie gambe e ha guardato fuori il paesaggio che gli passava davanti, le stazioni, la gente che saliva e scendeva. Una signora con un bambino si sono avvicinati e lui tranquillo si è fatto accarezzare. Ho l'impressione che lo sferragliare dei treni, al contrario di quello dei motori, non gli dia fastidio (ma è solo una teoria).
Ripeto, a scanso di equivoci, che questa è la mia esperienza. Forse si tratta di un gatto particolare, abituato fin da piccolo a stare in mezzo alla gente e a vivere in un mondo molto tranquillo, senza mai un richiamo o un gesto violento, e ad avere molta fiducia negli esseri umani. Anche dal veterinario non mostra alcuna paura: si accomoda sul tavolo e si fa curare tranquillamente, sembra quasi affettuoso con lui. Non ha mai mostrato alcun segno di aggressione nei nostri confronti, vuole solo giocare tantissimo, ma mai un graffio. Siamo stati veramente fortunati.
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