Visualizza messaggio singolo
Vecchio 25-04-2024, 09:16   #3
Profilo Utente
Merlinone
Cucciolo
 
Utente dal: 07 2021
Regione: Estero
Messaggi: 98
Predefinito Re: Viaggiare con un gatto: esperienze personali

come ho scritto altrove siamo di nuovo in viaggio, per cui ho pensato di aggiungere qui qualche nota nella speranza che possa tornare utile a qualcuno che si appresta a prendere un gatto e ha necessità (o voglia) di non rinunciare a viaggiare.

Siamo partiti da casa, arrivati in aereo a Madrid, e preso un'auto a noleggio (più grande del solito, proprio perché c'è Merlino), con cui siamo andati in Cantabria (Nord della Spagna), per poi seguire la costa verso Ovest, poi verso Sud fino a Lisbona, da cui mia moglie prenderà un volo (lavora fuori metà anno circa) mentre io tornerò a Madrid in auto per poi prendere l'aereo di ritorno.

Questa volta ci siamo fatti dare due tranquillanti molto più blandi dal veterinario per il volo: uno per ogni volo. Ha funzionato benissimo. Merlino ha dormito tutto il tempo e non si è mai lamentato. A Madrid abbiamo cominciato il nostro road trip.

In passato abbiamo fatto varie prove: lasciarlo quasi libero in auto (legato alle cinture, per ovvi motivi di sicurezza sua e nostra) con un cuscino messo sul lunotto posteriore. Gli piaceva sulle autostrade, passava tutto il tempo a guardare le auto che passano e il paesaggio dai finestrini. Ma appena si imboccava una strada con un po' di curve cominciava a lamentarsi (mal d'auto). In questi casi io cerco una piazzola di sosta dove ci fermiamo. E qui il primo consiglio che mi sento di dare: se il viaggio per esempio è previsto che duri due ore, aggiungerne altre due per eventuali soste. Niente fretta, sempre molto disponibili.

In questi casi, se si lamenta un po', spesso lo lasciamo scendere, sempre legato e magari fare una piccola passeggiatina nei dintorni. Merlino ama i boschi (bè, è un Norwegian... Forest!). Annusa piante, alberi (su cui a volte si arrampica), tracce, ascolta i suoni che vengono dalla foresta muovendosi con cautela. 100 metri al massimo di raggio, poi tende a tornare all'auto. Naturalmente al guinzaglio. in più gli mettiamo sempre un GPS da gatto in caso si stacchi. Questo GPS è utile perché misura anche le ore di attività (e di sonno, eccetto che di notte lo togliamo). Negli anni si è abituato che... passeggiare in zone sconosciute è OK ma... sempre con me accanto... non si sa mai!

Altro consiglio è di stargli molto dietro in auto. Gli parliamo, lo carezziamo nel trasportino, gli mettiamo oggetti familiari accanto (una copertina, un giochino). La cassetta sempre pronta sotto il sedile di dietro in caso voglia fare qualcosa, magari durante una breve sosta. Merlino all'inizio era nervoso in auto. Adesso ha come capito che "viaggio in macchina" significa nuove esperienze, nuovi odori, nuove piante ed animali. E che l'inevitabile stress aggiuntivo vale l'esperienza... Sembra infatti sempre più contento, anche se è passato un anno dall'ultimo "road trip". A volte adesso entra in auto da solo e volentieri. E durante il viaggio si mette a dormire. Prima invece era chiaramente sempre in allertaa.

Una volta arrivati esplora sempre cm per cm il luogo (hotel o B&B). Gli piace molto entrare in tutti i cassetti, armadi, locali, spazi. Gli spostiamo la lettiera da viaggio in bagno e gli mettiamo acqua e cibo a volontà, che di solito mangia con grade piacere. Qualche treat appena arrivato. Acqua fresca dal rubinetto. Le prime volte era un po' impaurito, ma adesso sembra assai incuriosito da quello che c'è in queste "case", in questi luoghi diversi e mai visti. Sembra avere compreso che anche se il luogo è nuovo e sconiosciuto, con noi è sicuro lo stesso.

Di solito prendiamo case con un giardino e silenziose, proprio per lui, un po' fuori dai centri abitati. Lo leghiamo al suo lunghissimo cordino fuori e stiamo insieme a lui dandogli tempo per adattarsi: se vuole rientrare lo facciamo rientrare. In un paio di giorni si abitua. Soprattutto si abitua sempre più in fretta.

Se andiamo a farci un giro durante il giorno ovviamente resta in casa, però torniamo non troppo tardi per stare insieme a lui, e la mattina prima di andare via ci gioco, ci passeggio, andiamo a esplorare insieme i dintorni. Una volta tornati lo porto nuovamente fuori. Un breve giro, con i suoi ritmi, nei dintorni. Di solito 1 metro al minuto... :-) standogli sempre molto vicino. Lui avanza piano piano, si guarda in giro, annusa, si diverte magari a lavarsi i denti con qualche pianta affilata. Quando si è stufato (diciamo che non ama le maratone: 42 metri piuttosto che km...) si torna a casa. Ieri c'era una mucca nerissima a pochi metri dalla casa. Non aveva mai visto un animale così GROSSO... lo ha scrutato per ore da un muretto del giardino. Si capiva che avvertiva la presenza di molti animali al pascolo lontano. Poi però quando siamo andati in giro la curiosità lo divorava e non ha potuto fare a meno di avvicinarsi un po' a vedere che razza di animale era, così ENORME rispetto a quello che aveva visto fino ad oggi.

Oggi ci spostiamo in un altro AirBnB. Intendiamo fermarci a fare un picnic se il tempo lo consente.

Senza Merlino i nostri viaggi non sarebbero assolutamente così pieni ed interessanti. Certo: viaggiare con un gatto richiede una certa programmazione ed un certo impegno (e qualche costo in più) ma alla fine l'esperienza è molto più bella. Certamente moltissimo dipende da gatto a gatto, ma se si capita bene viaggiare con un gatto si può ed è forse anche più semplice che con un cane: non sporcano, non abbaiano, non devono uscire di casa ogni poche ore!

Non ci si deve insomma arrendere dando per scontato che un gatto possa solo stare a casa, o in giardino, o fare rapidi trasferimenti eventualmente. Anche loro sono in grado di adattarsi, e la loro curiosità è un elemento essenziale nello sviluppare questa capacità. Ma bisogna provarci quando sono piccoli, e stargli molto dietro, senza trasferire le nostre eventuali ansie. Questo è il messaggio che mi sento di dare.

Seguiranno altre cronache ed esperienze...
Merlinone non è collegato   Rispondi Citando Vai in cima