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Vecchio 02-05-2018, 14:30   #24
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Malinka
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Predefinito Re: Crocchi medicati o crocchi normali?

In precedenza rispondendo a Mialuce ho detto che anch'io, se avessi un gatto malato, mi rivolgerei da subito ad uno specialista.
Non ho però detto cosa io intendo con "da subito".
Per me significa dal momento in cui viene diagnosticata o molto fondatamente ipotizzata una determinata patologia; questa diagnosi o ipotesi logicamente proverrà dal mio veterinario di fiducia, perché anche nel caso in cui io stessa sia in grado di fare una diagnosi corretta, non partirei alla caccia dello specialista, ma mi rivolgerei al mio veterinario.
E' chiaro che a questo punto se la patologia rivestisse una particolare gravità e il veterinario stesso non fosse in grado di intervenire o perché ritiene di non avere tutte le competenze necessarie, o perché sarebbero indispensabili particolari esami e procedure per le quali non è attrezzato, sarebbe lui stesso a consigliarmi uno specialista.
A quel punto spetterebbe unicamente a me decidere, e dovrò tener conto di vari fattori, prima di prendere una decisione...)e non è affatto detto che sia quella di consultare lo specialista).
Finora non mi è mai capitato neppure una volta di farvi ricorso, di qualunque branca potesse trattarsi.

Comprendo bene e non minimizzo l'importanza dello specialista, tuttavia ho l'impressione che oggi il ricorrervi per animali avanzi di pari passo con il ricorrervi per gli umani e francamente mi pare che non sia sempre così necessario, ma si tratti da un lato di una sorta di moda e dall'altro di un ottimo sistema per creare posti di lavoro.

Quanto al nutrizionista, ribadisco che a mio avviso la sua figura è molto importante in determinati casi, se ci sono delle particolari patologie, ma certo non mi ci rivolgerei per farmi dire cosa dovrei dar da mangiare al mio gatto, esattamente come non vado dal mio medico di base, che è specialista in nutrizione, per farmi dire cosa devo mangiare.

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Originariamente inviato da alimiao Visualizza Messaggio
[...]D'altra parte gli specialisti tendono a focalizzarsi solo sul loro settore di competenza, e a ritenersi meglio dei vet generici, tendono a seguire in modo pedissequo i protocolli, senza valutare l'individuo che hanno davanti... questo può anche portare a degli "eccessi di zelo" per cui alla fine si cura il sintomo ma non l'individuo nel suo complesso. (Il famoso caso dell'oncologo che vuole a tutti i costi eliminare il tumore, ma fa morire il paziente a furia di chemioterapie estreme, oppure fa sopravvivere il paziente, ma con una qualità della vita esecrabile. Non dico che tutti gli oncologi sono così eh, per carità, queste sono le eccezioni, però bisogna dire che ci sono anche questi, e non solo i nutrizionisti/omeopati ciarlatani, che pure esistono).
La medicina oramai viaggia a compartimenti stagni, purtroppo dimenticando che un individuo è un'unità psico fisica e che il fisico non è composto semplicisticamente da tanti pezzi messi insieme, né più né meno che se fossero i mattoncini Lego.

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Quindi per finire, secondo me lo specialista va consultato, ma l'importante è che poi, alla fine, avendo il parere di uno o più specialisti, ci sia un bravo vet che conosce bene il gatto che tragga le conclusioni globali, che sia in grado di coordinare tutti i vari input e capire cosa è meglio fare per QUEL gatto. Questo lo dovrebbe fare il vet generico (come per gli umani, il medico ASL), che conosce la storia del gatto e tutta la sua evoluzione, altrimenti si rischia che rivolgersi allo specialista sia un po' un lavarsi le mani da parte dei vet generici...
Rischio più che concreto per ogni tipologia di medico generico; troppi non vogliono assumersi delle responsabilità.

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E non dimentichiamo che i più specialisti di tutti, sul nostro gatto, siamo noi. Siamo noi che lo conosciamo meglio, conosciamo le sue patologie così come il suo essere in salute, il suo carattere, le sue motivazioni... questo di solito ad uno specialista non interessa, lui vede il problema renale di quel gatto comparato a tutti i problemi renali che ha visto e studiato, noi vediamo il nostro gatto come individuo, a 360°, nel complesso, (e fra le tante altre cose, anche il suo problema renale).
Concordo, nessuno meglio di un proprietario attento riesce a capire quando il gatto non sta bene, cogliendo anche le più piccole sfumature, cosa che è impossibile per il veterinario di base che lo vede ogni tanto, anche se regolarmente, in un ambiente come l'ambulatorio, ma non lo vedrà e non lo potrà mai seguire nella sua vita casalinga quotidiana e a maggior ragione risulterà impossibile per lo specialista che il gatto lo vedrà ancor più di rado.
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