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Originariamente inviato da Malinka
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Capisco che i giovani veterinari (e i giovani medici) debbano farsi le ossa, ma che sia sulla pelle di un paziente, no, non ci sto.
Dovrebbe essere sempre presente un veterinario esperto che supervisiona l'operato dei novellini........
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Ok, son d'accordo con te, ma l'esperienza come se la costruiscono? Stiamo parlando di veterinari, una categoria che non rischia granché dal punto di vista legale*, con un'etica che se viene generalmente sfilacciata fin dagli studi universitari, figuriamoci, in individui predisposti, quanta ne rimane dopo. Sono assai pochi quelli per cui vale il primum non nocere
Il veterinario responsabile della struttura i giorni di festa sta a casa, e il cellulare "non prende"
*Oltre all'etica, secondo me questo è il nocciolo.Per la società umana i pelosi, pennuti, squamati ecc sono esseri di serie B. E non credo che il valore della loro vita salga di livello visto che anche il valore della vita umana spesso viene calpestato. Sono pessimista