In questi giorni sul web si legge molto dello sterminio dei gatti in Australia. Il Paese sta portando avanti questa procedura dal 2015, applicandola sui
feral cats, i gatti randagi non socializzati con l'uomo. I gatti feral in Australia sono considerati una gravissima minaccia alla fauna autoctona. Tra le misure previste ci sono trappole, cibo avvelenato...
Ovviamente le associazioni animaliste stanno protestando, ma il governo australiano pare intenzionato a portare avanti questa misura molto drastica che sta indignando il mondo intero.
Vi metto il link a un articolo che spiega piuttosto bene la situazione:
https://www.ilpost.it/2019/04/28/gat...lia-sterminio/
A mio parere, è una situazione molto controversa. I gatti - come si legge nell'articolo - sono stati introdotti in Australia probabilmente tramite le imbarcazioni provenienti da paesi europei ormai molti anni fa. I gatti si sono poi stanziati e riprodotti molto rapidamente. Il gatto ha un innato istinto di caccia e potrebbe creare seri problemi alla fauna australiana, molto variegata e soprattutto unica nel suo genere.
Lo trovo però un abominio a livello etico, uccidere due milioni di gatti senza alcuna prova scientifica è assurdo. I censimenti sono stati effettuati senza fondamento alcuno e questo numero, due milioni, non ha alcuna base.
Sicuramente possono rappresentare una minaccia alle specie autoctone, ma un piano così violento e su larga scala andrebbe assolutamente motivato meglio, prevedendo ricerche più approfondite e seguendo un metodo scientifico.
Vita dura, quella dei gatti del XXI secolo...