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Vecchio 10-05-2018, 16:02   #5
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SerenaF
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Predefinito Re: Sospetto linfoma addominale Miciolina FELV

Purtroppo mi sono fatta una cultura in fatto di linfoma intestinale.
Anzitutto questo è un linfoma che insorge generalmente in età abbastanza avanzata (mediamente intorno ai 10-12 anni, un'età cui- è brutto da dirsi- ma molti gatti Felv+, soprattutto se hanno contratto la malattia da piccoli, non arrivano) ed è ugualmente presente in gatti felv + e felv -. Anche se la percentuale di gatti positivi alla felv è sottostimata, perché non tutti i test sono in grado di rilevare l'infezione regressiva (cioé quella in cui il virus è sequestrato nel midollo osseo), si ritiene che la correlazione tra Felv e linfoma gastro-intestinale (sto parlando solo di questo tipo di linfoma, non di altri) sia poco significativa, al punto che la positività alla felv non costituisce un fattore di rischio per questo particolare tipo di linfoma, mentre lo è una pregressa malattia infiammatoria cronica dell'intestino.
Il linfoma intestinale può essere di 2 tipi: a piccole-medie cellule (o low grade) con indice mitotico compreso tra 0 e 5 o a grandi cellule (o high grade) con indice mitotico > 10 (tra 5 e 10 mitosi si parla di medium grade che è una via di mezo tra i due come comportamento e aggressività). Esiste un'ulteriore suddivisione in base all'immunofenotipo (cellule B, T o- in una percentuale residuale molto bassa- non-T/non-B), ma questa distinzione non è particolarmente rilevante nel gatto ai fini della sopravvivenza.
A seconda del grado (low-medium oppure high grade), cambia l'aggressività del tumore: i gatti con linfoma low grade (che è il tipo più comune quando la "localizzazione"- lo metto tra virgolette perché il linfoma non è un tumore solido- è al piccolo intestino) hanno tempi di sopravvivenza da 6 a 24 mesi; il linfoma high grade è un tumore molto aggressivo (come, purtroppo, la maggiorparte dei linfomi) e raramente i gatti sopravvivono più di 8 settimane dalla diagnosi.
I sintomi, che in genere al momento della diagnosi sono presenti da settimane o mesi (quindi ha poco senso pensare ad un linfoma se il gatto vomita da 10 giorni o anche meno) sono vomito, perdita di peso, disoressia, diarrea.
Il percorso diagnostico è piuttosto articolato e bisogna farlo tutto, non andare a naso o a intuito, perché la cura (che ha lo scopo di ottenere una remissione temporanea del tumore con allungamento dei tempi di sopravvivenza) prevede la somministrazione per via orale o in endovena di farmaci chemioterapici citotossici che ovviamente non ha senso dare ad un gatto che non è affetto da linfoma, anzi provocano danni. Comunque, per prima cosa si fa un esame del sangue (in genere si dovrebbe trovare un'alterazione nella forma leucocitaria insieme a un innalzamento dell'LDH e ad un'ipocobalaminemia cioé carenza di vitamina B12) e un'ecografia che solitamente rivela pareti ispessite a volte con perdita della statigrafia (cioé dei confini tra i 4 strati della parete intestinale). Ad eccezione dei linfomi high grade ad uno stadio avanzato, i linfomi non danno origine a masse, ma ad alterazioni nell'ecogenicità di vari organi (intestino e stomaco, in primis, ma anche ad uno stadio più avanzato fegato e milza). Se si trovano dei reperti nelle analisi del sangue e nell'ecografia che sono compatibili con un sospetto di linfoma intestinale, si arriva allo step finale (l'unico che consenta la diagnosi) e cioé la biopsia, che può essere ottenuta per via endoscopica o per via chirurgica (laparoscopica o laparotomica) e che consente di effettuare l'esame istologico e quindi di sapere se è presente infiltrazione di cellule neoplastiche: le biopsie migliori (per l'anatomopatologo che le analizza, non per il gatto che le subisce) sono quelle chirurgiche perché permettono il prelievo di campioni a tutto spessore (cioé comprendenti tutti e 4 gli strati dell'intestino: mucoso, sub-mucoso, muscolare e sieroso), mentre con l'endoscopia si prelevano soltanto i primi due strati. In un buon numero di casi l'endoscopia, che è in assoluto la tecnica meno invasiva, consente già di arrivare ad una diagnosi; in ogni caso la scelta dell'una o dell'altra metodica è a discrezione del veterinario. Volendo e potendo spendere, io comunque preferirei l'approccio laparoscopico perché è quello che consente di ottenere il miglior compromesso tra qualità dei campioni prelevati e minor invasività della chirurgia e quindi rapidità dei tempi di recupero. In molti casi, a detta degli stessi patologi, c'è una zona grigia tra IBD molto grave e linfomi low-grade, quindi come ultima risorsa si utilizza un test di clonalità per capire se gli infiltrati cellulari sono di un solo tipo (monoclonalità ---> linfoma) o di diversi tipi (policlonalità ---> malattia infiammatoria cronica dell'intestino); questo ha in genere poca importanza nella terapia, perché il più blando dei chemioterapici (il clorambucile o Leukeran) viene utilizzato anche nella terapia dell'IBD severa, ma ne ha purtroppo per la prognosi che è infausta in caso di linfoma.
La terapia in genere non prevede la chirurgia, trattandosi di un tumore diffuso, ma la somministrazione di cortisone e farmaci chemioterapici (esistono diversi protocolli che utilizzano diversi farmaci o in monoterapia oppure in combinazione tra loro); sebbene non risolvano nel lungo termine (ma lungo può anche voler dire in un intervallo di molti anni) il tumore, il linfoma è una delle neoplasie che risponde meglio alla chemioterapia e, nel caso di linfomi low grade, si può sperare in una remissione di diversi anni.

Tutto sto papirozzo alquanto noioso per dirti di non seppellire la gatta e non dare per scontata una diagnosi di linfoma intestinale prima di avere in mano tutti gli esami (biopsia compresa: la biopsia è assolutamente essenziale!!!), perché il linfoma intestinale non è statiscamente correlato alla felv in maniera significativa (altri linfomi- come quello timico o mediastinico- purtroppo sì, ma vedresti un'escalation di sintomi impressionante e non mi sembra il caso della micia).
Piuttosto, se esce e gli episodi di vomito e polidipsia sono iniziati dopo un'uscita protrattasi molto più del normale, avete pensato a ingestione di sostanze tossiche mentre era fuori come causa del malessere?
SerenaF non è collegato   Rispondi Citando Vai in cima