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Vecchio 10-10-2023, 18:05   #18
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leucio
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Predefinito Re: E se i gatti scomparissero dal mondo...

Devo fare pubblica ammenda per non aver notato subito la falla logica implicita nel "suggerimento" che gli autori dello studio che ho linkato lasciano a chiusura del loro lavoro.
Mi sono lasciato "infinocchiare" dal rutilante carosello di titoli e dal tono, indubbiamente serio e inappuntabile, del citato documento.
E' folle pensare di castrare le motivazioni di specie di un qualsiasi animale.
Quando sbaglio, per stile di vita ed antico costume, lo riconosco.

Eppure, per esperienza di letture e di vita, avevo tutti gli elementi per stigmatizzare anch'io quest'aspetto poco convincente della ricerca.
Questo è l'aspetto che più mi infastidisce della cosa.

Il punto, con il quale bisognerà comunque fare i conti, è che questo atteggiamento, di limitare o coartare le motivazioni di specie, va prendendo sempre più piede nella legislazione di molti Paesi, sulla scorta, magari, di studi anche meno accurati di quello che ho citato io.

Il punto di partenza credo sia l'inclusione del gatto fra le 100 specie "aliene" più invasive e diffuse indicate dall'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura.
Una struttura che evidentemente gode di un prestigio e di un'autorità morale tali da uniformare alle sue scelte i comportamenti di parte del mondo accademico e dei decisori politici.

L'inserimento del gatto fra le specie aliene invasive operato di recente dall'Accademia delle Scienze polacca non credo resterà una pura petizione di principio.
Prima o poi seguiranno leggi, disposizioni amministrative e quant'altro che tradurranno in atti e provvedimenti concreti questa "indicazione scientifica" tanto autorevole quanto insensata.

Non conosco la genesi dei provvedimenti adottati in alcune città tedesche, in cui si vieta l'uscita libera dei gatti dalle case in determinate fasce orarie, o li si condanna all'ergastolo fra le quattro mura domestiche, che a quanto ho letto su Kodami, nasce dalla necessità di proteggere gli uccelli, stando alle dichiarazioni dei legislatori locali.
Ma non credo siano troppo diverse da quelle belghe o polacche.

Insomma, spirano venti sfavorevoli per i nostri gatti, e bisogna solo sperare che sia una tempesta passeggera.

Sempre nell'attesa di vedere a quali conclusioni approderà, in Italia, il dibattito parlamentare, ancora in corso a livello di commissioni, sulla riforma della legge del 1991 sugli "animali d'affezione".
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