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Vecchio 04-11-2019, 14:50   #1
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Malinka
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Predefinito Un articolo che fa di tutta l'erba (pardon, la carne) un fascio in tema barf

Questa mattina mi è venuto sott'occhio un articolo del Fatto Alimentare redatto da Agnese Codignola intitolato:


Detto così non lascerebbe adito a dubbi: l'alimentazione a crudo è bocciata, troppi rischi per gli animali e gli umani.

Se non che leggendo l'articolo sia per quanto riportato dal fatto Alimentare, sia prendendo visione dell'originale pubblicato da Royal Society Open Science , da Università di Zurigo e da Science ...si evince che lo studio è stato fatto su alimenti crudi prodotti da un'azienda svizzera e da una tedesca.
In poche parole, barf industriale.

Pertanto l'allarme riguarda la barf industriale, non quella che ognuno di noi può preparare acquistando direttamente in macelleria la materia prima prima per uso umano.

Personalmente sono sempre stata assai diffidente verso la barf industriale e l'avevo detto anche in alcune discussioni nel forum.
Non mi piacciono quei mischioni dove non si capisce cosa c'è dentro; hai voglia che scrivano in etichetta che c'è questo e quello; soprattutto sul crudo voglio poter riconoscere il tipo di carne e la parte anatomica, cosa impossibile in una barf industriale.
E la stessa diffidenza la nutro nei confronti delle barf pronte vendute da alcune macellerie.

Le carni crude sono delicate e ancor di più lo sono le frattaglie, che si deteriorano molto più facilmente e rapidamente, quindi per alimentare a crudo un animale bisogna indiscutibilmente partire da una materia prima di qualità, nella fattispecie per alimentazione umana e logicamente anche in questo caso è indispensabile osservare le dovute norme igieniche, rispettare la catena del freddo e prima di tutto accertarsi di acquistare carni fresche senza lasciarsi fuorviare dalle tante offerte che a volte sono fatte per sbolognare merce non più freschissima...

L'articolo di Agnese Codignola si apre con "Una moda pericolosa e priva di qualunque fondamento scientifico si sta affermando sempre più tra i proprietari di animali domestici(...)"

Poi si spinge oltre affermando che "(...) non c’è nessuna evidenza che dimostri questa teoria(...)"

E, dulcis in fundo, chiude l'articolo dichiarando che "(...) la barf è una moda priva di fondamento."

Verosimilmente la Codignola ignora che anche nel terzo millennio il gatto continua ad essere un carnivoro obbligato e un crudista.
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