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Originariamente inviato da laura&cats
Grazie mille. Rispondo solo adesso perché abbiamo avuto delle settimane un po' particolari (Pito sta benissimo, è un'altra faccenda)
Io tendo a essere super tranquilla, ma quando un veterinario dice le cose, anche se sono boiate, un po' ti mette in ansia no? E quindi...
Fammi sapere che dice. Io pensavo di prendere appuntamento con Guiggi per una consulenza on line
Non adesso che non c'ho i soldi, ma più avanti quando ci sarà anche il fratellino di Pito
…...
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Ciao, la dottoressa Mayer sta in Argentina e quindi la visita l’ha fatta la dottoressa Batti che avevo già conosciuto con la Mayer con la quale condivide esperienze e specializzazione, inoltre è esperta in PNEI.
Non avendo avuto riscontri da nessun utente che ha partecipato a questa conversazione, pensavo non interessasse granché e non ho chiesto anche perché a me personalmente non preoccupa, ma ci sarà una successiva visita e chiederò senz’altro.
Però tra le nuove diete c’è il pollo crudo e non mi ha detto niente della salmonella, mentre ha messo i puntini sulle i a proposito del pesce e del maiale che vanno sempre cotti.
La vista è sempre interessante, rispondere alla quantità di domande che sembrano esulare dall’ambito veterinario e nutrizionista ma che invece l’aiutano a capire quel gatto come individuo, il comportamento in casa fuori con me e con gli altri gatti e poi spesso la domanda: a te che sensazione dà quando fa così o cosà? Oppure: guarda che lo stato d’ansia spesso non lo notiamo ma c’è. E quindi si viene coinvolti sotto molti aspetti della loro vita.
Ha aggiunto 30 g di zucchine o carote cotte e frullate e mi ha fatto capire il ruolo nell’intestino di una verdura, il microbiota e perché deve essere frullata e non a pezzetti. Il ruolo di tutta la dieta in un individuo che ormai ha nove anni ed ha esigenze diverse da prima.
Guiggi è bravo, quando ti sarà possibile contattalo.
La visita dal veterinario nutrizionista o no, richiede sempre molta attenzione da parte mia, inizialmente devo capire bene che tipo è, poi se quel giorno gli gira storto o no, quali sono i punti su cui si sofferma e perché, le domande che faccio sono abbastanza mirate a capire l’importanza che dà lui/lei stessa all’animale, se va avanti per schemi fissi o è flessibile e dà alternative anche a sé stesso/a, altrimenti è una visita passiva e ne risente il gatto.
Dall’insieme di queste cose penso, ognuno poi sceglie il vet -al posto del gatto perché il gatto non può scegliere nulla-, ed è una responsabilità nostra. L’ansia, per quanto mi riguarda, non me la posso permettere, l’attenzione la presenza e la responsabilità sì.
Insomma io dal vet sono una scassaballe.