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Vecchio 31-03-2022, 23:50   #9
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Aletto
Supergatto
 
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Predefinito Re: Pollo crudo e rischio salmonella

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Originariamente inviato da laura&cats Visualizza Messaggio
Grazie mille. Rispondo solo adesso perché abbiamo avuto delle settimane un po' particolari (Pito sta benissimo, è un'altra faccenda)
Io tendo a essere super tranquilla, ma quando un veterinario dice le cose, anche se sono boiate, un po' ti mette in ansia no? E quindi...
Fammi sapere che dice. Io pensavo di prendere appuntamento con Guiggi per una consulenza on line
Non adesso che non c'ho i soldi, ma più avanti quando ci sarà anche il fratellino di Pito
…...
Ciao, la dottoressa Mayer sta in Argentina e quindi la visita l’ha fatta la dottoressa Batti che avevo già conosciuto con la Mayer con la quale condivide esperienze e specializzazione, inoltre è esperta in PNEI.
Non avendo avuto riscontri da nessun utente che ha partecipato a questa conversazione, pensavo non interessasse granché e non ho chiesto anche perché a me personalmente non preoccupa, ma ci sarà una successiva visita e chiederò senz’altro.
Però tra le nuove diete c’è il pollo crudo e non mi ha detto niente della salmonella, mentre ha messo i puntini sulle i a proposito del pesce e del maiale che vanno sempre cotti.

La vista è sempre interessante, rispondere alla quantità di domande che sembrano esulare dall’ambito veterinario e nutrizionista ma che invece l’aiutano a capire quel gatto come individuo, il comportamento in casa fuori con me e con gli altri gatti e poi spesso la domanda: a te che sensazione dà quando fa così o cosà? Oppure: guarda che lo stato d’ansia spesso non lo notiamo ma c’è. E quindi si viene coinvolti sotto molti aspetti della loro vita.

Ha aggiunto 30 g di zucchine o carote cotte e frullate e mi ha fatto capire il ruolo nell’intestino di una verdura, il microbiota e perché deve essere frullata e non a pezzetti. Il ruolo di tutta la dieta in un individuo che ormai ha nove anni ed ha esigenze diverse da prima.

Guiggi è bravo, quando ti sarà possibile contattalo.

La visita dal veterinario nutrizionista o no, richiede sempre molta attenzione da parte mia, inizialmente devo capire bene che tipo è, poi se quel giorno gli gira storto o no, quali sono i punti su cui si sofferma e perché, le domande che faccio sono abbastanza mirate a capire l’importanza che dà lui/lei stessa all’animale, se va avanti per schemi fissi o è flessibile e dà alternative anche a sé stesso/a, altrimenti è una visita passiva e ne risente il gatto.

Dall’insieme di queste cose penso, ognuno poi sceglie il vet -al posto del gatto perché il gatto non può scegliere nulla-, ed è una responsabilità nostra. L’ansia, per quanto mi riguarda, non me la posso permettere, l’attenzione la presenza e la responsabilità sì.

Insomma io dal vet sono una scassaballe.


"Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne
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