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Vecchio 14-04-2015, 21:49   #3
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ElenaRolfi
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Predefinito Re: Capriolo salvato e poi ucciso

Guarda, io sono biologa e forse qualcuno potrebbe pensare che sono di parte. Sto frequentando proprio in questi giorni uno Stage per il recupero della fauna selvatica presso un centro di recupero certificato C.R.A.S., che collabora con altri enti come l'ENPA per esempio. Ti posso dire che il salvataggio degli animali che arrivano a questi centri prevede il rilascio dell'animale rimesso in sesto nel 49% dei casi. Il 30% degli animali muore naturalmente nel giro delle prime 48 ore da quando arriva nel centro di recupero. La restante parte degli animali è in condizioni talmente gravi che il veterinario non può fare nulla, nè per alleviargli le sofferenze del momento, nè per garantirgli (sempre se l'eventuale operazione vada a buon fine) una vita secondo natura e autonoma.
Sono scelte che spesso le persone non comprendono, perchè appunto dicono "ma come, io ti ho portato un capriolo per salvargli la vita e tu lo uccidi?"..ma credetemi che i veterinari non si divertono a praticare eutanasia, è semplicemente la soluzione "migliore" per quanto riguarda appunto il dolore provato dall'animale e i disagi futuri dopo l'eventuale intervento.


"τέτλαθι δη, κραδίη, και κύντερον άλλο ποτ' έτλης."
ElenaRolfi non è collegato   Rispondi Citando Vai in cima