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Vecchio 16-12-2012, 20:39   #4
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Va lentina
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Predefinito Re: IBD Inflammatory bowel disease

Grazie Ciliegia e grazie anche a te ketty 68.

Sul discorso alimentazione, ketti 68, con me sfondi una porta aperta. Lavoro nel campo del Petfood (vendo alimenti per animali) ormai da oltre 6 anni e mi sono fatta delle idee che per un certo verso possono anche coincidere con le tue, per altri versi no.
A fronte delle mie teorie, ho diverse esperienze che raggruppate possono cominciare a fare testo, sia nel campo felino che in quello canino.
Non voglio dilungarmi troppo col discorso alimentare nel senso di analizzare ogni singola esperienza riscontrata coi miei gatti di casa (che sono 7), i restanti dell'associazione in cui svolgo volontariato ormai da molti anni e quelli degli animali dei miei clienti.
Ho una opinione molto controversa sulla causa della diffusione di molte patologie sono convinta che un ruolo importantissimo di gran parte della loro causa, è portato proprio da quello che per tanto tempo abbiamo apportato come cambiamento (non solo a livello alimentare) nella vita dei nostri animali domestici. L'alimentazione è una di queste, ma di non meno conto vi sono la quantità di farmaci che quotidianamente somministriamo ai nostri animali, sotto forma di cure o prevenzioni (leggasi vaccini, trattamenti antiparassitari, medicine ecc...). Ancor più è l'accumulo di agenti patogeni con cui l'animale viene costantemente in contatto anche a livello ambientale. Ultimo, ma non di certo per importanza, è il radicale cambiamento di quella che sarebbe la natura del nostro gatto, che da animale libero è stato trasformato in animale domestico con tutte le conseguenze che a livello emotivo ciò può comportare. Purtroppo sono tante e troppe le concause che si addizionano e danno origine a questi cocktail di malattie autoimmuni/idiopatiche/atopiche/psicogene/stressogene/genetiche/congenite e quant'altro.
Anche il settore alimentare è una vera e propria giungla e trovare quale sia la giusta alimentazione per l'animale è talmente difficile da renderci praticamente "schiavi" del cibo industriale affidandoci, in modo molto soggettivo, all'azienda produttrice di cui siamo più fiduciosi.
Partendo dal presupposto che ciò che determina la buona riuscita di una ricetta (o formulazione) sta proprio nella qualità e l'origine sicura delle materie prime, la cosa migliore sarebbe affidarsi ad aziende che applicano severi e rigidi controlli agli allevamenti di carne impiegata per la produzione di cibo per animali, nonché quella di coltivazione del cereale (o nel caso dei GF della patata) e di tutti quegli ingredienti che messi insieme formano un prodotto. Ovviamente, oltre a tutto questo, anche le giuste proporzioni al fine di non ritrovarsi un crocco che è più simile a un chicco di grano o a una scatoletta che sembra più un dessert.
Nell'arco degli anni, mi sono ritrovata a curare animali con le malattie più disparate, causate da chissà quale predisposizione o induzione.
Accetto (pur non condividendolo) il tuo punto di vista sulla Royal Canin. Io per prima sono una più grande estimatrice della Hill's come azienda leader, ma non posso negare che la RC ha al suo attivo, molti successi, specialmente nel campo del medicato. Per capirci, non è certo la RC la marca che io incrimino poiché sul lavoro, le bestie nere da combattere sono ben altre marche tipo Friskies e similari che sono tra le peggiori formulazioni di cibo per animali. Eppure, nonostante ciò, anche un micio nato, cresciuto, invecchiato con tali marche, non è detto che si debba per forza ammalare.
Nel mio caso, il mio micio Garcia ha seguito dieta per problemi di struvite scoperta all'età di 8 anni, per caso e cioè in concomitanza con l'esame delle urine che si fa per prevenire l'irc. Non aveva mai avuto problemi di sorta prima. La sorella Bonnie, che invece segue dieta urinaria da ormai 11 anni, non ha assolutamente nessun sintomo di IBD. Eppure son fratelli, eppure hanno mangiato per un lungo periodo lo stesso cibo (anzi, la Bonnie da più tempo).
Ora com'è normale che sia, Bonnie ha un inizio di irc, e la sua dieta è passata da urinaria a renale. Impossibile per me pensare di somministrarle altri tipi di cibo.
Ho ampliato la gamma delle marche, quello sì, perché non trovo giusto che possa e debba somministrare solo quello che trovo nei negozi italiani e spero che al più presto si rendano reperibili anche nei nostri petfood, altre marche di cibi che hanno linee medicate in modo da poter offrire ai proprietari, una scelta più ampia.

Tutta sta patafiata per sottolineare che per me non sono assolutamente i cibi medicati a creare danni all'animale, ma un insieme di fattori e non sono nemmeno convinta che una alimentazione "naturale" come la definisci tu, sia la cura per tutti i mali. Può esserlo per alcuni, ma credimi, per la maggior parte no.


Baldo...canterò il tuo nome come la valle canta l'eco delle campane; ascolterò il linguaggio della tua anima come la spiaggia ascolta la storia delle onde.
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