Visualizza messaggio singolo
Vecchio 05-11-2018, 07:23   #3
Profilo Utente
Aletto
Supergatto
 
Utente dal: 12 2014
Paese: Roma
Regione: Lazio
Sesso: Donna
Gatti: 3
Messaggi: 9,464
Predefinito Re: Inserimento secondo gatto

Ciao e benvenuta
Ti riporto un articolo dell'etologa dott.ssa Eva Ricci sull'inserimento di un altro gatto in un territorio dove già c'è o ci sono gatti residenti. E' tratto dalla sua pagina fb

....."Ho ricevuto spesso richiesta di aiuto per inserire un nuovo gatto ma più spesso mi è stato chiesto di intervenire quando l’introduzione era già avvenuta e non era andata a buon fine, portando con sé stress per i gatti e per tutta la famiglia. E’ invece importante lavorare in prevenzione. Questa è una situazione da non sottovalutare. Inoltre, nonostante la possibilità di trovare informazioni in internet e nonostante la sensibilità sul tema del benessere etologico del gatto stia aumentando, ci sono ancora “vecchie credenze” sulla relazione tra gatti.........Se da una parte il legame tra gatti che vivono nella stessa casa può diventare forte e duraturo, dall’altra non è detto che il gatto di casa figlio unico abbia per forza bisogno di un compagno per vivere bene

........Spesso sento dire "all'inizio è normale che si picchino, poi se la sbrigano da soli". Purtroppo non è sempre così: se ci sono conflitti iniziali è più difficile che i due gatti vadano d'accordo nel futuro. Invece, con un inserimento graduale, le probabilità di avere poi una buona convivenza - che sia di arricchimento per entrambi i gatti - aumentano molto.

Riporterò di seguito i concetti e gli step GENERALI che è bene tenere a mente quando si decide di inserire un nuovo gatto in casa. Sottolineo che queste sono assolutamente indicazioni di massima, perché il percorso va adattato ad ogni singolo caso e sarebbe comunque meglio chiedere l’aiuto di un professionista, veterinario comportamentalista od etologo.
Il difficile non è tanto ricordare i passi da fare, ma saper leggere le risposte dei gatti, per adattare via via il percorso e non creare stress.
Bisogna predisporre per il nuovo arrivato una stanza o una porzione di casa dove il nuovo gatto soggiornerà inizialmente, fornita di tutto l’occorrente (lettiera, ciotole, giacigli, giocattoli, tiragraffi, scatole dove nascondersi). I primi giorni il gatto deve avere modo di ambientarsi in questo ambiente “ristretto” e di conoscere gli umani con i quali vivrà. Lo step successivo è fare uno scambio di odori tra i gatti, attraverso oggetti: conoscersi gradualmente attraverso gli odori aiuta i gatti.

Si dovranno quindi monitorare le reazioni dei gatti ai nuovi odori.

Poi è possibile far esplorare la casa al nuovo arrivato mentre il gatto già residente non c’è (può essere messo temporaneamente in una stanza con dei diversivi piacevoli - giocattoli o cibo); successivamente si riaccompagna il nuovo gatto nel proprio spazio e si lascia libero il vecchio, che passerà in rassegna gli odori.lasciati dall’altro. Anche in questo caso si devono osservare i comportamenti dei gatti. Il passo seguente è un contatto visivo, ma senza che i gatti possano “farsi male”, quindi attraverso uno spiraglio della porta o ancor meglio attraverso una rete (tipo zanzariera) apposta alla porta, o se proprio non si può avere la rete, un foglio di plastica spessa da attaccare allo stipite della porta. Posto che fin qui le cose siano andate “bene” si dovranno poi far incontrare direttamente i gatti lasciandoli liberi nello stesso spazio, sempre monitorando i loro comportamenti (anche per interrompere eventuali situazioni di tensione).

Alcune cose da non fare: 1-mettere il nuovo gatto in un trasportino o gabbia mentre l’altro è fuori che lo guarda/annusa/minaccia. 2-non tenere i gatti in braccio per farli avvicinare uno all’altro. 3-non pretendere che i gatti, anche una volta che l’inserimento è andato a buon fine, mangino nella stessa ciotola ed usino la stessa lettiera. A questo proposito, vale la regola che le risorse dovrebbero essere in numero pari al numero di gatti+1; esse vanno fornite in abbondanza, poi saranno i gatti a scegliere come gestirsele. 4-a volte viene suggerito, per favorire la conoscenza e l’accettazione, di far mangiare i gatti vicini ai lati della porta che li divide. Io sconsiglio questa pratica poiché il momento del pasto è "sacro", questo potrebbe aumentare lo stress e i conflitti. Anche solo perché in questo modo la ciotola viene necessariamente spostata dalla sede abituale. Al massimo si potrebbe provare con bocconcini appetitosi, che sono "nuovi" e appunto attrattivi, senza andare ad intaccare le risorse cibo di ogni gatto, tuttavia vi spingo alla riflessione: perché “adescare” i gatti con il cibo per velocizzare un processo così delicato?

In conclusione, ricordate cosa significa socialità per il gatto e quanto sia importante fare un inserimento graduale, meglio se aiutati da un esperto."


In questo articolo si dice più di una volta di osservare e monitorare, alla fine si dice anche che il processo è delicato e non va velocizzato con adescamenti tramite il cibo, perché il gatto è un essere tendenzialmente solitario e territoriale anche se poi può accettare e tollerare la coabitazione con i suoi simili

Spero possa esserti utile, considerando inoltre che la tua micia residente è paurosa e diffidente, adottata a due mesi e quindi non ne conosciamo il percorso di crescita evolutivo personale
Continuerei le sessioni gioco con ambedue ma separatamente


"Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne
Aletto non è collegato   Rispondi Citando Vai in cima