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Originariamente inviato da Mialuce
Ma le auto farebbero parte dei rischi naturali?
La volpe per me è un rischio "naturale", che non sono comunque più disposta a correre. Immaginare un gatto sbranato da un cane da una volpe non penso faccia parte del suo wellbeing.
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E poi...un rischio è un rischio. Punto. Stop. Ha le stesse conseguenze sia che sia naturale sia che sia umano. Cosa cambia per il gatto? Assolutamente nulla. La pellaccia ce la rimette lui e lui soltanto.
Io davvero non capisco con che coraggio si possa insistere a dire, sì, falli uscire...nel bosco, sulle strade, nei giardini dei vicini quando si hanno avuto esperienze negative...per la miseria. Con che coraggio.
L'ho già raccontato mille volte e lo ropeterò brevemente qui. 30 anni fa mi hanno avvelenato Tommy, la mia micia che al massimo si avventurava nei giardini dei vicini. Avvelenata con un topicida, molto probabilmente nemmeno destinato a lei personalmente, ma ai topolini che probabilmente bazzicavano nelle vicinanze data la presenza di qualche pollaio. Mi è tornata a casa tra dolori lancinanti, perdendo sangue e nonostante la corsa dal veterinario è morta. Beh...io da quella volta non ho più permesso a nessuno dei miei gatti di varcare la soglia di casa...perchè se era successo una volta avrebbe potuto succedere di nuovo..e quindi no. Io non me la sentivo di metterli a rischio. E per lo stesso identico motivo ora sono qui a dire che no...oggi non è più sicuro far uscire un gatto...in campagna o in città. Nessun luogo è al riparo dai pericoli...umani o naturali che siano. E io non sono disposta a correre nessun rischio. Nè umano nè naturale.