[Aletto]

Alimiao, i tuoi ragionamenti, che sono inevitabilmente antropocentrici (e lo sono per tutti noi), si sovrappongono e sovrastano il reale ragionamento del gatto che non vede la realtà come la vediamo noi. Non vede la relazione come la vediamo noi, ed è memore del vissuto emozionale col consimile e con l’ambiente.

Chiuderne uno o chiuderne due cambia nel primo caso la relazione tra loro che hanno memoria del trascorso ormai pluriennale, nel secondo caso cambia il rapporto di sicurezza con l’ambiente che ci include e che si può manifestare in mille modi.
Mi ricordo che hai sempre avuto questo dilemma mentre lavori, non risolvibile se non a svantaggio delle due soluzioni di cui ho scritto poco sopra.

Penso sempre che il nostro rapportarci al gatto o a qualunque altro animale equivale spessissimo al rapporto che una persona amante della musica può avere con la quinta senza sapere che è di Beethoven (anche se ormai è un binomio) o chi fosse Beethoven per inserirlo nel contesto dell’epoca

Esempio un po’ più recente? Amare il brano blackbird e non sapere il motivo per cui fu scritto