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Vecchio 05-10-2023, 19:38   #55
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sandro
Gattino
 
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Predefinito Re: Per quelli che "ti devi affidare ciecamente al veterinario"

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Originariamente inviato da Aletto Visualizza Messaggio
Leggo nel link
"...indagato per maltrattamento e uccisione di animali, detenzione illegale di farmaci, smaltimento illecito di rifiuti speciali, falsificazione di libretti sanitari, frode in commercio e reati tributari (27 in tutto i capi di imputazione formulati al termine delle indagini)...... - i proprietari degli animali, in diversi casi, secondo gli inquirenti avrebbero pagato per vaccini in realtà mai somministrati - lo smaltimento illecito di rifiuti - si legge di carcasse feline ritrovate all'interno di una doccia - l'esercizio abusivo della professione di farmacista legato alla produzione e vendita 'sottobanco' di medicinali...... Una "incontinente e smisurata ricerca della morte, per di più dolorosa, di una schiera dei propri pazienti animali"
Questo oltre alla soppressione ingiustificata del labrador e l'operazione di castrazione di un altro cane senza anestesia ma solo blanda sedazione la quale ha richiesto l'immobilizzazione meccanica del povero cane.

E' quanto al momento si sa.
Fosse anche vera la metà di quanto è scritto, questo ha violato il giuramento di Aristotele tuttora in vigore in medicina veterinaria

Leggo su FNOVI, 2008
"al fine di sostenere l’immagine di questa importante figura sanitaria
e conferire a tale professione il meritato prestigio, vorremmo anche noi, un giorno, suggellare l’avvio alla professione ed all’impegno che la stessa comporta con un solenne “giuramento”, così come già avviene per i Medici di Umana.
Tale iniziativa è stata già adottata in alcune facoltà estere ove gli studenti di Medicina Veterinaria hanno già la possibilità di onorare il titolo della loro laurea e della loro abilitazione con una formula di promessa.•

IL GIURAMENTO DI ARISTOTELE
“Essendo ammesso alla professione di medico veterinario, giuro solennemente di dedicare me stesso, il mio sapere scientifico e le mie abilità al servizio della società attraverso la protezione della salute animale, alleviando la sofferenza degli animali e salvaguardando il patrimonio faunistico, nonché la salute pubblica. Come obbligo per tutta la vita,
giuro sul mio onore d’impegnarmi costantemente nel migliorare il mio sapere e le mie competenze professionali. Praticherò la mia professione con scienza e coscienza, con dignità e con l’osservanza dei principi
etici propri della Medicina Veterinaria”.


Ma, c'è un importante "ma", ovvero la nascita del dualismo in medicina

Dal blog di Maria Mayer:

"Mentre la quasi totalità della medicina antica considerava l’uomo come un unico, di cui prendersi cura nella sua interezza, Platone per primo propone un dualismo mente corpo, individuando un medico del corpo diverso dal medico dell’anima, che avrebbe dovuto essere il filosofo. Questa distinzione è stata esacerbata successivamente dall’avvento del cristianesimo: il corpo “peccatore” era contrapposto all’anima “immortale”. Andando avanti rapidamente nei secoli (per non tediarvi troppo) arriviamo a Cartesio e, dopo di lui, all’attuale riduzionismo.

René Descartes (1596-1650), noto come Cartesio, viene letto per molto tempo come l’inizio del terribile dualismo mente-corpo, a torto o a ragione (se siete interessati all’argomento vi consiglio un paio di libri- vedi sotto bibliografia).

Cogito ergo sum (penso quindi sono) è stato tradotto come chi non “pensa” non è, quindi non possiede un’anima. Gli animali, oltre all’essere umano, sono stati la vera vittima di questo approccio. Posso vivisezionare a cuor leggero gli animali, perché non pensano, non hanno un’anima, quindi le reazioni che a me paiono di dolore in realtà non sono come il dolore provato dall’essere umano, ma solo “riflessi”....... Sarà bello riscoprire – come dicevano gli antichi – una ARS MEDICA (arte medica) in cui ogni Medico pone del suo. Come scrive Platone a proposito della medicina degli uomini liberi: “mentre da un lato egli stesso impara qualcosa da parte dei pazienti, dall’altro, entro le sue possibilità, si fa maestro dell’ammalato, cui nulla prescrive senza averlo prima in un certo modo convinto, cercando, con la persuasione metodica, con la dolcezza e la preparazione, di restituirgli poco a poco la salute“.

“You may say I’m a dreamer…”


Come dice sempre la vet nutrizionista Maria Mayer: primum non nocere...., frase tradotta in latino attribuita ad Ippocrate

Allego il link del suddetto giuramento (anno 2018)

https://www.facebook.com/OrdineDeiMe...0211449472524/


Dopo tutta questa pappardella, come ha già scritto Iska, affidarsi ciecamente al vet non è salutare per i nostri amici
Questo nn è un vet ,questo è un delinquente e nn può fare testo .
Se porto micio nel vet debbo anche fidarmi delle sue competenze o nn ha senso portaglielo.
Se mi invita a fare esami per diagnosticare a fondo una sintomatologia magari nn semplice ne quotidiana, devo pur fidarmi che sta facendo esami per il bene del gatto .
Io almeno parlo per le mie esperienze, con questo nn voglio dire che il vet ha l ultima decisione su micio....ma se ti dice le cose stanno cosi e devi fare cosà, l unica cosa che puoi fare in extremis è una revisione in un altro vet ,magari specializzato nella branca della diagnosi...ma ad un certo punto se 2 vet ti confermano prognosi e diagnosi devi pur fidarti ...diversamente nn ha avuto senso stressare il gatto a fare ripetuti controlli .
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