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Vecchio 27-06-2018, 08:10   #5
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Aletto
Supergatto
 
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Predefinito Re: Libro di Sonia Campa e dubbi

Quando si parla di maternità e delle gioie che comporta non si fa proiezione antropomorfa. In quanto mammiferi abbiamo matrici comuni, caratteristiche come l’amore materno, il piacere del gioco, le emozioni, non sono peculiari dell’uomo, ma di tutti i mammiferi, e questo è un "linguaggio comune", come dice Marchesini -ma anche Bekoff- aiutandoci a capire sia noi che loro.
Un mammifero ama i suoi cuccioli, li protegge e li difende, ci gioca e li aiuta a crescere nel perimetro della sua specie. Ci sono madri che non sono portate ad esserlo, ma sono poche

Alcuni esempi belli (secondo me) di maternità e collaborazione
I pipistrelli sono famosi per restarsene aggrappati nelle volte a testa in giù, cosicché per evitare l’inevitabile caduta dei neonati allargano la membrana alare come un telone per raccogliere il piccolo.
Ed ancora, spesso la partoriente viene aiutata dalle altre femmine del gruppo, che la tranquillizzano o addirittura intervengono in modo diretto durante il parto atteggiandosi a ostetriche: è il caso dell’elefante africano che aiutano la madre attraverso la proboscide accarezzandola e aiutandola nella prima pulizia del neonato. Anche nei licaoni è tutto il gruppo che si offre alle prime cure dei neonati e stessa cosa può dirsi per i delfini (da "partorirai con amore" di R. Marchesini)

L'etologia è contemporanea da Lorenz in poi, quindi diciamo dal conferimento del Nobel nel 1973. Da allora logicamente si è evoluta e non possiamo pensarla come gli etologi contemporanei perché non è il nostro mestiere e di conseguenza non conosciamo tutti gli studi che sono stati fatti. Il loro stare dalla parte degli animali è diverso dal nostro ma come per noi, anche per loro, l'animale è al centro

Malinka scrive:
"Condivido i dubbi a proposito di sterilizzazioni di massa a scopo di controllo demografico; sono tanti anni che pur riconoscendone da un lato un certo grado di necessità, da un altro lato non sono convinta che sia una scelta valida sempre e comunque; penso che prima di tutto sia indispensabile studiare il contesto in cui vivono i gatti e poi valutare se davvero la sterilizzazione sia sempre la scelta migliore"
Non sai quanto sono d'accordo. Ci sono secondo me tre aspetti da valutare, il primo è che le sterilizzazioni di massa sono assai simili alle catene di montaggio, anzi smontaggio, in cui il gatto viene reificato in nome dell'amore per lui.
L'altra è che secondo me non siamo in grado di studiare il contesto se non in casi lampanti, perché se poi, come è normale che sia, li nutriamo in un contesto che reputiamo "possibile" si formano le colonie e loro si riproducono con più facilità data la risorsa alimentare assicurata. Poi allora riemerge la necessità di sterilizzare
Il terzo aspetto è che nelle sterilizzazioni di massa vengono coinvolti gli individui acchiappabili e restano interi quelli meno o per nulla socializzati che si riprodurranno tra loro generando (alla lunga eh!) individui non socializzabili, i ferali. Alla fine dei giochi è questo quello che si otterrà

Amore per i gatti,


"Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne

Ultima Modifica di Aletto; 27-06-2018 at 08:13.
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