Però, aspetta Iska, provo ad essere più precisa perché gli altri utenti leggono:
Jenner stesso fu sottoposto da piccolo a variolizzazione (una forma di vaccinazione decisamente primitiva e pericolosa che talvolta falliva clamorosamente) da parte di suo padre, e ne subì le conseguenze. Però al momento –siamo nel 1700- c’era solo quella pratica.
Jenner da adulto ripensò alla diceria che le mungitrici di latte vaccino non contraevano la forma grave di vaiolo perché lo prendevano dalle mucche in forma molto blanda, e memore della sua brutta avventura con la variolizzazione, provò a fare la stessa cosa a quel bambino -strofinando dei graffi e non inoculando- con il materiale infetto della mungitrice che ne presentava i sintomi (a quel punto Jenner era già un medico affermato).
Il bambino ebbe una reazione cutanea assai leggera, poca febbre per pochi giorni, e basta. Quindi, in un secondo tempo lo sottopose a quella pratica primitiva della variolizzazione, all’epoca ancora l’unica pratica antivaiolosa accettata dalla comunità scientifica, ed i bambino non ebbe sintomi di vaiolo, era immunizzato.
Jenner inoltre a quel punto fu certo che sto vaiolo si trasmetteva anche da persona a persona e non solo da mucca a persona.
Perché non lo ha fatto sui suoi figli? Non lo so, forse la moglie si oppose, vai a sapere, anche all’epoca c’erano gli antivaccinisti forse anche per religione.
Rifiutarono con veemenza il metodo di Jenner anche quelli che ritenevano quella vecchia pratica l’unica possibile e sulla quale ci guadagnavano.
Essendo un medico affermato avrà chiesto consenso ai genitori come tuttora avviene per le terapie sperimentali, non credo lo abbia legato ad una sedia, non gli conveniva.
Ma è importante sapere che lui stesso da piccolo fu vittima della variolizzazione e studiò per mettere a punto un altro metodo più sicuro. E questo per me è il nocciolo della questione.
In assenza di volontari, medici e farmacisti sperimentavano su loro stessi gli effetti dei veleni e degli anestetici. Mi ricordo di un caso in cui lo sperimentatore prese l’orario di somministrazione a sé stesso di -credo- una dose di curaro, perché sapeva che come minimo avrebbe perso conoscenza, per calcolare dopo quanto tempo si sarebbe ripreso. Ma non ricordo chi fosse
Non voglio in questa discussione che il mio pensiero si lasci trascinare nella rabbia che ho verso il razzismo e lo specismo, perché sicuramente c’è ed è una piaga terribile. Questa sì, incurabile. Non ho uno stomaco forte perché mi sale la rabbia.
La storia della medicina e dei farmaci, -inclusi gli antidolorifici e gli anestetizzanti che ci permettono di andare semplicemente dal dentista senza timore- è lunga e complessa.
E per fortuna oggi al bisogno ci possiamo curare.