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Originariamente inviato da morghi
Buongiorno Ergoiaia, prima di aiutarti con dei consigli pratici (che dovrebbe comunque darvi il o gli allevatori che vi hanno ceduto i gatti), ti faccio le seguenti domande:
1. I gatti hanno il pedigree?
2. Sono stati ceduti con contratto da riproduzione?
3. Quali test genetici sono stati effettuati?
4. I gatti sono stati valutati a livello cuore con un ecocardio e reni con un ecoreni?
5. Il padrone della gatta sa cosa significa far partorire una gatta? In particolare modo nella razza persiana che ha non pochi problemi di parto?
PS: allevo da 12 anni e sono disponibile ad aiutarti ma prima ho bisogno di conoscere le risposte alle domande che ti ho posto
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Buon giorno, grazie per l’interessamento.
Devo premettere che essendo nuova in questo forum ho avventatamente scelto la casella che mi sembrava idonea a risolvere il mio quesito, ma non affinché sorgessero equivoci.
Devo precisare che i gatti di cui parlo sono solo dei simil razza con muso normale che provengono da situazioni molto lontane.
La femmina è una gatta robusta di circa 5 kg nata da una gatta nera, simile all’angora e da un padre che non abbiamo visto ma che ci fu descritto come un grosso gatto a pelo lungo con i colori del siamese o burmese, colori ereditati dalla figlia.
Questa gatta nera ha avuto diverse cucciolate sane senza cuccioli morti, e per la maggioranza le femmine erano con i colori del siamese, mentre i maschi tigrati o neri.
Il mio maschio che pesa solo 3,8kg. Salvato da mani inesperte, mi fu ceduto già grandicello e assomiglia a un ragdoll. Le sue origini non mi sono state rivelate.
In passato sono stata allevatrice con affisso. Allevai il volpino italiano, per il recupero della razza e del volpino italiano rosso… ai tempi dei giudici fra cui il Cavalier Tavazzani, Luciano Bernini...