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Originariamente inviato da King of Pain
Il suo punto di riferimento sei tu ovunque tu sia, nella nuova villa di Cristiano Ronaldo o in uno sgabuzzino per lui fa lo stesso, e così pure per me. Piuttosto che lasciarlo solo me lo porto pure nello zainetto come ho visto fare a una madama qui in via Bava qualche giorno fa.
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Il punto è questo: il gatto non è un cane.
Per la maggior parte dei cani, il punto di riferimento sei tu, e infatti "sopportano" di tutto, guinzaglio, museruola, viaggi in traghetto, auto, bici, moto, sidecar, spiagge affollate, spazi angusti... pur di star vicino al padrone. E anche qui, comunque, bisognerebbe aprire una grossa parentesi per distinguere fra cani e cani, perché anche fra loro c'è il dobermann che non ti molla un nanosecondo il padrone e gli sta appiccicato, il pastore o il mastino che magari è più attaccato al territorio da difendere, e il levriero o l'husky che magari se vede una preda nel bosco ti fa il fugone e del padrone si ricorda (se si ricorda) sei ore dopo.
Però il gatto è un altro tipo di animale rispetto al cane, per il gatto tu sei UNO dei suoi punti di riferimento, un altro è il suo territorio, e c'è differenza di carattere fra gatto e gatto. Ci sono gatti che sono meno territoriali, altri che lo sono di più, ma gli estremi del gatto nello zaino, nella borsetta, in giro con la pettorina, secondo me restano e devono restare un'eccezione. Molti gatti vivono il fatto di essere spostati dal loro territorio come una cosa poco piacevole, se non un vero e proprio trauma. Ognuno conosce il suo gatto, quindi ognuno sa cosa sia meglio per lui.