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Vecchio 24-08-2018, 12:53   #21
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alimiao
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Predefinito Re: Non c'è limite allo schifo

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Originariamente inviato da linguadigatto Visualizza Messaggio
ma i commenti di morte? una persona già disturbata che riceve migliaia di commenti del genere, cosa può fare? perchè la gente non riflette prima di premere invio??
qui si potrebbe aprire un dibattito infinto sul lato oscuro del web, sui "leoni da tastiera" che coperti dall'anonimato si trasformano in iene assetate di sangue altrui, ecc. E' triste da dire, ma il fatto di poter riversare rabbia e odio (anonimamente o no) sulle vicende altrui, per molti è una valvola di sfogo per tutte le loro insoddisfazioni e frustrazioni quotidiane. E' un po' come il capro espiatorio o la gogna, servivano per riversare la rabbia popolare su qualcosa di esterno, per poi sentirsi migliori e purificati.

Tornando al caso della signora, continuo a pensare che comunque sia il sistema a non funzionare. Se una persona è indagata (quindi accusata, ma non ancora condannata) per dei reati particolarmente odiosi, ovvero il far soffrire atrocemente degli esseri innocenti e indifesi, è chiaro che la divulgazione di queste informazioni può provocare sdegno e rabbia nella popolazione.

Se questa persona è così malata da non rendersi conto del male che fa, o così malata da non riuscire a smettere di farlo anche rendendosene conto, è chiaro che va fermata subito, per l'incolumità degli esseri viventi (in questo caso gatti) che potrebbero finire fra le sue grinfie. Contemporaneamente, non si deve divulgare la sua identità, in modo da non mettere a rischio la SUA incolumità. Ma in Italia, cosa si fa? ne l'una né l'altra cosa. La signora non viene fermata, rimane a piede libero (anche se "sotto controllo".. ma per quanto? con tutte le cose che hanno da fare le forze dell'ordine?) però si divulgano le informazioni private su di lei, col risultato che intanto scatta la gogna mediatica, e si rischia anche di far scattare quella reale...

Ripeto, secondo me questo modo di gestire le cose è sbagliato. Dovrebbe essere SUBITO messa in struttura protetta, in attesa di giudizio, perché giudicata socialmente pericolosa. Dovrebbero farle un TSO subito, perché evidentemente i suoi problemi psichiatrici sono gravi.
alimiao non è collegato   Rispondi Citando Vai in cima