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Originariamente inviato da Aletto
Io vedo spesso rai scuola. I telegiornali un po’ meno, e siccome tocca sapere un po’ di cose mi guardo rainews24.
Su rai scuola hanno anche trasmesso una piccola storia della scoperta della mente, e hanno parlato degli esperimenti del condizionamento operante di Skinner sugli animali.
Skinner non mi è molto congeniale, ma ha avuto la sua importanza anche per poter fare un salto di qualità.
La mente, quella che secondo Vallortigara non dovrebbe essere usata come sostantivo ma come verbo: “mentare”, e descriverebbe l’attività di un cervello immerso in un corpo a sua volta immerso in un ambiente.
Quella che Skinner salta a piè pari fino al consolidamento delle scienze cognitive.
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Anche Pavlov, che non era uno stinco di santo, ha dato con i suoi discutibili esperimenti (discutibili perché pensati usando la leva del dolore per determinare un riflesso condizionato) ha dato un contributo notevole agli studi di settore.
Confesso di non sapere. Non so chi sia Skinner e di conseguenza non conosco le sue teorie. Quindi per me si apre una "voragine cognitiva" nel mezzo del discorso, e rischio di andare al manicomio se solo provo a immaginare quanti possibili punti di passaggio (teoricamente parlando) ci possono essere tra Skinner e Vallortigara.
Puoi perdonarmi, se non riesco ad articolare una risposta nel merito su un argomento, che a naso, sembra molto interessante anche per me?
Di Vallortigara mi aveva colpito, a proposito, proprio il pezzo della conferenza in cui partendo dal concetto di mente, era passato a parlare di consapevolezza, usando l'immagine della punta dell'iceberg per "misurare" la quantità di gesti e scelte che facciamo "presenti a noi stessi".