Credo che ci sia proprio un modo diverso di intendere la conduzione dei bambini in casa d'altri e con le cose d'altri...
Per me, come madre, sorveglio la bimba mentre beve e, se per caso lei lascia cadere il bicchiere e il padrone di casa le da un buffetto dicendole "stai attenta, il bicchiere ê fragile", capisco subito che ha parlato alla nuora perchè la suocera capisse....indi, alla seconda richiesta d'acqua da parte di mia figlia, tengo la mano sotto il bicchiere ed evito che ne faccia cadere un altro.
Che poi sia di cristallo o valga 50 centesimi, preso all'Ikea, è lo stesso, devo rispettare le cose altrui, il fatto che, ovviamente, il padrone di casa non mi dirà mai "non do piú da bere a tua figlia perchè non voglio che mi rompa un altro bicchiere" e sta a me, quindi, prendere le giuste precauzioni.
Detto ció, il discorso lascia il tempo che trova, perchè non si trattava di un bicchiere o un qualsiasi oggetto inanimato, ma di un piccolo essere vivente che ha, come tale, un centro del dolore, quindi, cadendo, come minimo sente male. E c'è un abisso di differenza.
Le avresti detto di avere due bimbi piccoli, lei ti avrebbe spiegato, oltre al resto, la delicatezza dei gattini e ti avrebbe detto, voglio pensare, di tornare a trovarla con i bimbi. Ma, avendo parlato già con lei e avendo visto i micini, tu stessa avresti avuto maggiore consapevolezza e, alla seconda visita, avresti prestato molta piú attenzione alla bimba, oltre ad averle spiegato, già a casa, che avrebbe dovuto essere una signorina molto delicata, attenta e premurosa
Non avresti potuto abbassare la guardia comunque, ma non l'avresti fatto, perchè saresti stata piú consapevole.