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20-05-2024, 11:55 | #5 | |
Re: Per l'utente Calipso con il problema col bengala
Quote:
Il gioco: sembra distoglierlo solo momentaneamente dal suo problema, e del resto per giocare sul serio deve avere la mente sgombra da altri pensieri. Momentaneamente riesce ad oscurare il contesto per poi ripiombarci dentro appena interrompe quell'attività. Deve esserci stato un trigger che non sappiamo individuare, ma non smetterei di stimolarlo al gioco purché questo avvenga in un momento di equilibrio emozionale, altrimenti è inutile. Lasciate perdere la pettorina, è preoccupato ed impaurito per qualcosa e se lo legate è peggio perché sente che legato non riesce ad esprimersi. Castrazione: lo farei operare quando ha raggiunto un equilibrio psicofisico, altrimenti le sue paure, i timori, quella specie di sentirsi fuori posto e non trovare un posto (se non quello dettato dal contesto attuale), potrebbero peggiorare proprio per un taglio dell'asse ipotalamo-ipofisi-gonadi. Aspettate anche che l'intestino abbia ripristinato la sua flora batterica e virale (sì, lì ci sono anche i virus buoni che convivono ed hanno un ruolo importante nello stress), e che anche quest'altro asse importante, ossia quello intestino cervello sia in buon equilibrio. Lo stress può modificare il viroma intestinale – fatto atteso da precedenti studi che indicavano gli effetti sui batteri, i quali ovviamente riverberano sui virus che li infettano – ma anche che il ripristino del viroma “sano” è in grado, almeno nei topi per il momento, di correggere lo stress, tanto a livello comportamentale, quanto biochimico. A mio avviso quindi: -giocare al momento giusto e per poco tempo -non apportare cambiamenti finché non lo vedete ben inserito -non cercare di interagire con lui se non su sua richiesta (il tempo necessario non lo sappiamo) -non costringerlo nella pettorina con la quale ha già avuto uno spiacevole impatto "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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