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Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili e amici degli animali
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#1 |
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Buongiorno
tra qualche settimana dovrei portare il mio gattino di cinque mesi dal veterinario per la castrazione, ma qualcosa dentro di me si ribella per cui sto rimandando. Non riesco ad accettare di infliggere questa che mi sembra semicrudeltà al mio gatto, come fare un'atto invasivo e lesivo verso di lui e la sua vita. Ho cercato di informarmi in rete e ci sono parecchie informazioni contradditorie. Chi dice soprattutto che è bene per la sua sicurezza e perché se no marca il territorio. Ma d'altra parte ho letto anche tutte queste possibili conseguenze: -modificazioni ormonali che possono incidere sulla sua crescita, portare al diabete o all'obesità -modificazioni comportamentali (aumento di aggressività verso l'uomo, paura,timidezza ) -patologie ortopediche,urinarie, respiratorie. E mi sa che non sono finite. Sembra inoltre che in alcuni paesi del nord Europa è ritenuta una mutilazione a tutti gli effetti e perciò non è consentita. E' un grosso dilemma voi lo avete mai affrontato? Sylla |
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#2 |
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La castrazione è molto meno invasiva della sterilizzazione, e a quanto pare loro non si accorgono della "mancanza". L'unico aspetto negativo che ho riscontrato è stata una certa predisposizione alle patologie urinarie, come la cistite; però a quanto mi hanno i vet potrebbe anche esserci una certa predisposizione genetica in questo tipo di patologia.
Per il resto, il mio gatto è rimasto lo stesso di prima: tenta sempre la fuga, mordicchia, non si è minimamente calmato... insomma, se mai avrò altri gatti/e, la rifarei. Poi capisco che per qualcuno è vista come una "cattiveria gratuita", ho sentito certi dire che "gli animali sono fatti così e così devono restare", però per esperienza non diretta so di diversi cani in particolare, non sterilizzati, che con gli anni sono andate incontro a tumori, gravidanze isteriche, e cose così. |
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#3 |
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Ti elenco invece i pro:
- gatto meno irrequieto che non chiede di uscire disperatamente e non marca in giro (sai che bello pulire il piscio di un gatto maschio...) - minor rischio di tumori all'apparato riproduttivo) anche se questo è vero soprattutto per le femmine - minor rischio di incidenti (investimenti, aggressioni da parte di altri gatti che possono poi infettarsi, ecc...) legato al fatto che il gatto tende a stare in casa. - minor rischio di contrarre malattie virali sistemiche come Fiv e Felv - minor aggressività (eh sì, tendenzialmente è più aggressivo un gatto intero che non uno castrato, per una questione di sollecitazioni ormonali, oltre che per la tendenza molto più marcata a difendere il territorio attaccando eventuali intrusi, quindi mi stupisce molto leggere il contrario). Per le patologie legate all'apparato urinario e all'obesità, basta fare un po' di attenzione all'alimentazione privilegiando cibi umidi oppure crocchette non troppo alte in magnesio (sempre, preferibilmente, date come contorno a molto umido). Secondo me i vantaggi dell'operazione sono di gran lunga superiori ai possibili svantaggi; e si tratta di un'operazione davvero banale da cui il gatto si riprende perfettamente nel giro di 24 ore, tornando quello di sempre. Francamente non mi sono mai posta il dilemma perché sono sempre stata convintà dell'opportunità di sterilizzare i miei gatti (maschi o femmine che fossero). Sentiamo gli altri, comunque. |
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#4 | |
![]() Quote:
Internet è pieno di benpensanti da tastiera e "bulicci col cul0 degli altri" (cercare Balbontin per la traduzione dal ligure ![]() Io ne ho conosciuto uno che era dell'idea di non castrare il gatto: lo ha fatto, e dopo 6 mesi che gli pisciava dappertutto in casa ha messo il gatto in giardino (e fortunato che ce l'aveva) e non l'ha fatto più entrare. Dopo 3 mesi del gatto non ne ho saputo più nulla: è successo 6 anni fa, e dopo avergli espresso in faccia con tutto il mio aplomb inglese (AAAAhhhh]@ç***§§§§§##########) cosa ne pensavo di lui e delle sue idee su come allevare il gatto, non ho mai più voluto sapere manco che esistesse. Con la fragilità d'animo che ho oggi verso i gatti, probabilmente (anzi, senza il probabilmente) gli avrei messo le mani addosso! (sbagliando, me ne rendo conto....) Io due mesi fa ho fatto castrare Birba, e da maschietto solidale mi sono sentito unammerda a farlo, ma l'ho fatto sapendo che avrei fatto solo che il suo bene. Non avrà più gli istinti sessuali che lo faranno impazzire quando sentirà l'odore di una gatta in calore (percepibile a CHILOMETRI di distanza dai mici...) Sogno di risentire il tuo musetto sul mio viso. Il mio cuore sarà sempre con te, questa sarà sempre casa tua. Buona Fortuna Pedro, mio micione desaparecido ![]() |
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#5 | |
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#6 |
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si l'ho affrontato molto bene, in quanto per tutta l'infanzia mi sono morti gatti e gatte che amavo moltissimo investiti da auto o per "strane malattie" o di parto... e ti risparmio la gatta che ha fatto più di 20 gattini e dopo pochi giorni smetteva di allattarli e li lasciava in giro a morire di fame (la prima sterilizzata di casa, perchè non ne potevamo più di trovare quei corpicini magri e gonfi).
ci sembrava contro natura sterilizzarli. ci sembrava, come dici tu, una mutilazione. poi fortunatamente una veterinaria paziente ci ha spiegato molte cose. innanzitutto che il randagismo è un problema enorme, devastante, e che non ha senso che i nostri animali domestici continuino a riprodursi visto che canili e gattili sono già pieni di cuccioli (e adulti, e vecchi, ecc). che per l'animale non è un trauma, in quanto - a differenza nostra - vivono per la maggior parte dell'anno senza impulsi sessuali. e poi vanno in calore, e per loro è un grande stress fisico ed emotivo. per dire: hai mai dovuto vivere con una gatta in calore che non trova un maschio per giorni, o che non lasci uscire? è un dramma. che per l'animale costituisce protezione da: incidenti con auto, morsi, malattie sessualmente trasmissibili, malattie trasmesse durante la lotta, malattie causate da calori "a vuoto" delle gatte come tumori a ovaie ed utero, morti per parto. e per fare un ultimo esempio: Buscemi era un gatto di strada che girava nei dintorni di casa nostra. lo abbiamo visto in difficoltà, lo abbiamo aiutato. era scheletrico, il pelo gli cadeva a ciuffi e il poco rimasto era un groviglio di sporcizia, feci, pulci, zecche... perdeva moltissima bava sanguinolenta. inizialmente gli lasciavo da mangiare, poi quando si è abituato alla mia presenza gli ho messo un antipulci, e infine l'ho catturato e portato in clinica: fiv+, felv+, stomatite cronica grave, infezione ad un orecchio con ascesso, oltre a varie ferite e parassitosi, e un proiettile da caccia in testa incastrato nell'articolazione della mandibola, con tanto di super ascesso purulento che spurgava contemporaneamente in bocca e nell'orecchio. e un cancro alla mandibola. ci consigliarono l'eutanasia, noi decidemmo di curarlo e dargli una casa. appena ripulito e messo un po in sesto a suon di antibiotico e cortisone, è emerso un gatto bellissimo e molto coccolone, a pelo lungo... sicuramente un amato gatto di casa, finché cucciolo. ma non è stato castrato, e forse il padrone non amava le marcature e l'ha abbandonato, o forse è scappato di casa e si è messo nei guai urlando d'amore nei cortili fino a farsi sparare in testa da un cacciatore. morale della storia: l'ultimo anno di vita lo ha passato nuovamente in una casa, al caldo, con buon cibo, coccole (mai abbastanza per lui, era un vero divoratore di coccole), cure per i suoi terribili dolori.... ma morire a nemmeno 5 anni così, non è vita e non è libertà. è orribile. Ecco il nostro piccolo Buscemino, che sarà sempre nel nostro cuore.... ![]() Anna ![]() ![]() ![]() |
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#7 |
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Se si va contro natura castrando il gatto allora si va contro natura anche alimentandolo o tenendolo in casa o curandolo! Io ho avuto la sensazione che il contro natura a cui si riferiscono alcune persone sia una scusa, in realtà non li fanno castrare per non spendere soldi (ovviamente non mi sto riferendo a Sylla, che anzi iscrivendosi qua ha dimostrato di tenerci al suo micio, ma ad alcune persone che ho conosciuto personalmente che tenevano i loro gatti più o meno allo stato brado, con la scusa del contro natura, come ad esempio una mia vicina...sapessi quanti suoi gatti ho visto spiaccicati in strada e quanti maschi interi non sono più tornati a casa!)
Io ho un maschietto che ha 4 anni che ho fatto castrare a circa 7 mesi! E' rimasto il solito coccolone e combinaguai di sempre, con la castrazione non è cambiato di una virgola! Io non ho pensato nemmeno per un nanosecondo di lasciarlo intero...al pensiero che gli potesse venire un tumore ai testicoli, che potesse fuggire per cercare le femmine e di non vederlo tornare più, che si azzuffasse con altri maschi ammalandosi di Fiv e Felv, che mi marcasse l'intera casa e che soffrisse perché non riusciva ad accoppiarsi se anche l'avessi tenuto in casa...francamente secondo me gli aspetti negativi, paragonati a quelli positivi, non hanno ragione di esserci! Tra quelli elencati il più plausibile forse può essere una maggiore incidenza dei problemi urinari, ma se un gatto ne è predisposto gli vengono anche se intero! |
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#8 |
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mi trovo molto nel discorso di linguadigatto.
mi sento di rassicurarti sulle conseguenze di salute e comportamentali (anzi spesso dal questo punto di vista migliorano....). ma a me turba(va) il fatto di privare il gatto di un tratto del suo etogramma per renderlo più compatibile con la vita in casa! voglio dire, che il gatto non marchi è un'esigenza nostra.... non sua. ma che vita potrei garantire ad un gatto intero? la mia casa è in una posizione che gli permetterebbe di uscire in (relativa) sicurezza per accoppiarsi? c'è mondo abbastanza per i tanti gattini che nascerebbero? oppure me lo terrei intero per tacitare i miei scrupoli, ma lui vivrebbe rinchiuso e sofferente ogni volta che gli arriva profumo di femmina? ho conosciuto una femmina non sterilizzata che per 2 anni è stata rinchiusa in casa ai calori (povera andava avanti da marzo a settembre quasi continuamente..... in autunno era uno straccetto miagolante....), un giorno è riuscita ad uscire, è tornata incinta, ha partorito 6 gattini, si è beccata la felv..... per carità, il suo fisico non era mutilato..... ma la sua vita, nei fatti, si! un maschio non rimane incinta ma scappa, prende malattie etc. e soprattutto diffonde randagini. sarebbe bello poter fare diversamente.... un bacio, ba |
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#9 | |
![]() Quote:
La NATURA prevede che un gatto nasca e muoia in pochi anni di chissà che malattia o di chissà quale morte violenta e probabilmente nel giro di pochi anni (se ha fortuna di arrivarci). In NATURA il gatto non solo non dorme sul divano e non ha le crocchette, ma non ha vaccini, non ha veterinario a disposizione, nessuno gli cura reni, pancia o cuore se serve, in NATURA un gatto sopravvive in strada finchè può. Mi ricordo che litigai seriamente con mia sorella che per ascoltare il fidanzato di allora non fece castrare il gatto proprio per questi motivi. Non avete idea di che pena è stata per quel micio, e per loro che se ne lamentavano pure, abitando in centro in una zona piena di gatti randagi era un miagolio continuo e assordante (e non è il classico miao del gatto), si lanciava dal terrazzo (bassissimo per fortuna), scappava dalla porta di casa appena la aprivi (livello strada), ha più volte passato la notte fuori perchè non si riusciva a ritrovarlo e spesso è tornato ferito perchè aveva lottato con i gatti di quartiere. Un MIRACOLO che sia vivo e che poi sia risultato negetivo a Fiv e FeLv. Alla fine l'ho convinta (quel fidanzato, su cui non mi esprimo per non essere volgare, non c'era piu) ma lei ancora si lamenta e sgrida il gatto perchè ancora fa pipì in giro, ormai è abitudine per lui. Ecco...io sono dell'idea che ognuno valuta e sceglie come crede, per carità...ma ecco, non scomodiamo la "natura" perchè nel gatti casalingo di naturale davvero non c'è niente. Sulle eventuali malattie posso dire che ad esempio la cagna di razza di un mio caro amico non era stata sterilizzata e verso i 5 anni ha avuto un tumore all'utero...salva per miracolo e tempestività...per carità, è un cane, non so se è uguale, però.... |
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#10 |
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vantaggi di mantenere il gatto intero:
- Se è un gatto di razza bellissimo con pedigree for breeding e tu sei un allevatore (ma non mi sembra questo il caso). Notare che persino gli allevatori castrano i maschi che per qualche motivo non sono adatti per la riproduzione. - Se hai appena acquistato una lavatrice di nuova generazione potentissima ma ti sembra di non sfruttarla come meriterebbe.. (il gatto intero ti darà modo di lavare, lavare e rilavare copridivani, copriletti, tende, coperte e molto altro). - Se ti sembra che al gattile vicino casa i volontari si annoino e vuoi dargli la possibilità di prendersi cura di decine di nuovi gattini randagi vantaggi di castrare il gatto: - gli assicuri una vita serena, lunga, tranquilla come diceva il mio amico allevatore "la castrazione non vuol dire mica lobotomia". Il gatto mantiene il suo carattere (vivace, dormiglione, attaccabrighe, fifone, temerario ecc), solo che non sente più lo stimolo ormonale che lo porta a voler scappare e vagabondare per riprodursi. |
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