Re: Capriolo salvato e poi ucciso
Sapete cos'ho capito di sicuro da questo thread? Che se trovo un animale ferito, ho qualche soldo da spenderci e non mi si crea un problema insormontabile (ovvero se ho gli spazi per accoglierlo in caso nessuno possa tenerlo) lo porto da uno, due, tre, quattro privati finché non trovo quello che prova a curarmelo piuttosto che chiamare le istituzioni. Perché dite quello che volete ma la storia del capriolo non mi piace per niente, e neanche quella della lepre citata in basso. Un animale con tre zampe vive tranquillamente, ma anche con due se vogliamo dirla tutta, e sopprimerli per non volersi occupare della ferita e del post-operatorio o con la scusa che non ci sono strutture o perché non è un tipo di ferita da poter operare e rimetterlo in natura il giorno dopo (in una zona dove ci sono persone che hanno casolari e stalle dove farlo stare), lo trovo allucinante. Poi ovvio che non ero presente e il capriolo magari aveva altri problemi, ma magari no, dato che è stato tutto tutt'altro che chiaro a quanto pare. Io trovo che sia più importante che l'animale sia vivo, rispetto che libero/selvatico. Che poi anche lì è relativo perché ci sono casi in cui si potrebbe liberare nuovamente l'animale dopo una o due settimane di degenza.
Se poi si parla solo di soldi, fondi e strutture è tutt'altro discorso, ma fare l'eutanasia ad un animale perché non si sa dove metterlo NON mi sembra un'opzione che chiunque abbia un po' di cuore farebbe.
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