Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili e amici degli animali
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Gattili e colonie Richieste d'aiuto, suggerimenti e consigli su gattili e colonie. |
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17-08-2011, 17:24 | #11 |
Re: mici nel giardino condominiale
Puoi far riconoscere i due gatti come colonia, ma anche se non lo fai i gatti sono protetti per legge. Non ha importanza quanti sono i condomini che protestano. Ti stampi la normativa e la metti bene in vista dove sono i cartelli.
E poi, due soli gatti, a chi potranno mai dare realmente fastidio? Un saluto |
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17-08-2011, 19:56 | #12 |
Re: mici nel giardino condominiale
quoto ellis e DonPepeDeVega, io appenderei in giro un foglio con affissa la normativa aggiungendoci anche quella in merito al maltrattamento di animali, sia mai che a qualcuno vengono strane idee !!! per due gatti poi...assurdo!
Simbad......Sofì... ...e Miù! |
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18-08-2011, 17:42 | #13 |
Re: mici nel giardino condominiale
http://www.geapress.org/randagismo/i...el-gatto/18147
Il Tribunale di Milano ri-afferma lo status di animale libero del Gatto di Elisa D'Alessio | 09 agosto 2011 GEAPRESS – Date a Cesare quel che è di Cesare! Il Gatto è un animale libero e il Tribunale di Milano lo conferma. Anni fa il Consiglio di Stato affermava proprio questo, ben interpretando la 281/91, la Legge Quadro che tutela gli animali di affezione. Ora il Giudice civile di Milano aggiunge un tassello interpretativo alle norme in vigore, mettendo a tacere le arroganti prese di posizioni di condòmini intolleranti. Di quelli che “una briciola, un miagolio, un bambino vivace, un pelo di cane, un pacco in ascensore” … sono reati gravissimi da combattere con angherie e carte bollate. Il Consiglio di Stato con la Sentenza n° 883/97 (leggi il testo in calce all’articolo) annullava l’Ordinanza del Sindaco di Galliate che vietava l’alimentazione dei randagi, applicando semplicemente l’articolo 2 della legge 281/91,”nessuna norma di legge, nè statale nè regionale, fa divieto di alimentare gatti randagi nel loro ‘habitat’, cioè nei luoghi pubblici o privati in cui trovano rifugio“, veniva ribadita anche l’intoccabilità dei gatti, animali liberi. Lo status di animale libero del Gatto è messo, però, a dura prova dalla nuova proposta di legge in tema di randagismo (leggi articolo GeaPress). Il Giudice di Milano va oltre, i gatti possono aggirarsi liberamente negli stabili condominiali, è, in qualche modo, un loro diritto. La gattara di via Mar Nero, citata in giudizio da una coppia di condòmini intolleranti, che voleva la rimozione delle ciotole e l’allontanamento dei gatti e il risarcimento dei danni morali, può continuare nella sua opera, meritoria, di volontariato. La gattara ha ragione e i Gatti, almeno fino a che è in vigore la 281/91, sono intoccabili! © Copyright GeaPress – Tutti i diritti riservati Di seguito il testo della Sentenza del Consiglio di Stato: Annullamento dell’Ordinanza emessa dal Sindaco di Galliate riguardante il “divieto di alimentazione degli animali randagi”. (Consiglio di Stato – Sez. III – Adunanza del 16.9.1997 – Sentenza 883) Oggetto: Ricorso straordinario al Presidente della Repubblica proposto dalla Sig.ra Roberta Corradi per l’annullamento dell’ordinanza del Sindaco del comune di Galliate del 29.8.95, n. 87 e per la dichiarazione di inefficacia della sanzione amministrativa comminatale. Visto: - la relazione trasmessa con nota del 14.5.97 e pervenuta il 2.6.97, con la quale il Ministero della Sanità (Dipartimento alimenti, nutrizione e sanità pubblica veterinaria) ha richiesto il parere del Consiglio di Stato sul ricorso straordinario in oggetto; - esaminati gli atti ed udito il relatore; Considerato: - che l’articolo 12, comma 2, della legge della regione Piemonte 26 aprile 1993, n. 34, dispone che “qualora si renda necessario, il comune, con il servizio veterinario della ASL, organizza interventi di controllo della popolazione felina che possono comprendere, secondo la natura e la gravità dei casi segnalati, in armonia con indicazioni contenute nel regolamento d’attuazione: a) l’affidamento della colonia ad una associazione per la protezione degli animali; b) il controllo delle nascite; c) la cattura e la collocazione degli animali in affidamento od altra sede più idonea”; - che il Sindaco di Galliate, con l’ordinanza qui impugnata, non ha disposto alcuno degli interventi sopra menzionati (nonostante l’associazione protezione animali – Amici dei Gatti – gli avesse formalmente proposto la costruzione di un gattile), ma ha vietato di deporre alimenti di qualunque genere per la nutrizione dei gatti randagi o che, comunque, vivano in libertà in determinate zone del territorio comunale, disponendo sanzioni amministrative per i contravventori; - che nessuna norma di legge, né statale né regionale, fa divieto di alimentare gatti randagi nel loro “habitat”, cioè nei luoghi pubblici o privati in cui trovano rifugio; - che l’ordinanza impugnata viola anche l’art. 2 della legge 14.8.1981, n. 281 (legge-quadro in materia di animali di affezione e prevenzione dei randagismo), secondo cui “i gatti che vivono in libertà sono sterilizzati dall’autorità sanitaria competente per territorio e riamme ssi nel loro gruppo… Gli enti e le associazioni protezionistiche possono, d’intesa con le UU.SS.LL., avere in gestione le colonie di gatti che vivono in libertà, assicurandone la cura e la salute e le condizioni di sopravvivenza”; - che l’affermazione contenuta nella motivazione dell’ordinanza impugnata, relativa ai “possibili rischi per la salute umana a causa di malattie zootecniche”, determinati dalla presenza delle colonie feline, è smentita dalla relazione allegata in atti, redatta dal responsabile del servizio veterinario della U.S.L. competente, a seguito di sopralluoghi effettuati su richiesta dei sindaco stesso, da cui risulta che i sopralluoghi, finalizzati ad evidenziare, attraverso l’osservazione macroscopica degli animati, sintomatologie evidenti riferite a malattie contagiose in atto, hanno avuto esito negativo; - che l’ordinanza impugnata, per i motivi sopra esposti, deve ritenersi illegittima; - che altrettanto va detto – conseguentemente – per la sanzione amministrativa inflitta al ricorrente con verbale n. 463 – del 7 giugno 1996, per violazione della medesima ordinanza; P.Q.M. esprime il parere che il ricorso straordinario in oggetto debba essere accolto. |
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19-08-2011, 06:42 | #14 |
Re: mici nel giardino condominiale
grazie a tutti per le risposte e suggerimenti, cerco nel limite del possibile di non esasperare gli animi, sempre e solo in funzione dei mici, continuo a rimettere l'acqua tutte le volte che trovo vuoto o mancante la ciotola e a dare da mangiare all'esterno del giardino condominiale, premetto che non è un piccolo giardino di 100 mq ma è veramente grande, ma fortuna vuole che i mici hanno trovato di loro gradimento una siepe posta in vicinanza di una palazzina dove gli abitanti sono tignosi, alcuni sono in pensione da almeno 30 anni (ma non sono così vecchi, sono solo andati in pensione molto presto) e devono avere uno scopo nella loro vita, combattere battaglie che forniscano loro dell'adrenalina in più, battersi nei confronti di essere indifesi li fa sentire dei superuomini, potenti o impotenti, come si dice?
le forme di maltrattaemnto più subdola e deprecabile è, per me, privare gli animali in genere del sostentamento. a risertirci |
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19-08-2011, 19:06 | #15 |
Re: mici nel giardino condominiale
Ciao, anche io ho avuto un'esperienza simile.
Ho una colonia felina che staziona nel giardino del condominio e do loro cibo ed acqua ogni giorno. Alcuni condomini mi hanno fatto la guerra per questo. Non mi sono data per vinta e grazie al consiglio di questo forum ho denunciato SUBITO i gatti come colonia al mio comune. Inoltre mi sono messa in contatto chiedendo informazioni su questo argomento ad uno studio legale (che si occupa di tutela degli animali) ed anche loro mi hanno suggerito di denunciare la colonia. Ho fatto sterilizzare i mici che non lo erano (gratuitamente portandoli alla Asl del comune) e continuo a dare loro cibo (stando molto attenta a ripulire la zona dove mangiano). Qualche mese fa c'è stata una discussione durante una riunione condominiale, mio papà ha specificato che abbiamo una colonia "residente" e la responsabile esterna del condominio ci ha dato ragione spiegando che i condomini nn possono far nulla per allontanare i gatti. Denuncia subito la colonia al tuo comune di solito devi recarti con una fototessera all'ufficio ambiente, cmq per informazioni vai su google digita il nome del tuo comune e le parole colonia felina qualche informazione di sicuro la trovi. Ciao ed in bocca al lupo. Lamu_ila Chi ama i gatti possiede un'anima pura.
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20-08-2011, 09:18 | #16 |
Re: ufficio animali di Monza
http://www.comune.monza.it/portale/m...tti/index.html
"Nessun uomo può esercitare alcuna tirannia o crudeltà verso gli animali tenuti dall'uomo per il proprio utilizzo" L'Ufficio Diritti degli animali del Comune di Monza nasce con una deliberazione della Giunta Comunale nel novembre 2005 e viene inserito nella nuova struttura dell'Assessorato all'Ambiente. Nel 2007 ne è stata affidata la gestione alle associazioni animaliste presenti sul territorio ed attualmente lo sportello è gestito dal personale dell'Ufficio Ambiente in convenzione con l'associazione onlus La Collina dei Conigli e, per i maltrattamenti, con l'associazione ENPA Sezione di Monza e Brianza. Nel 2007 viene istituita ufficialmente la figura del Referente per la tutela degli animali come previsto dal Regolamento per il benessere degli animali approvato nel 2004. La dottoressa Anna Giulia Giovacchini espleta, a titolo gratuito, la funzione di referente per la tutela degli animali. L’Ufficio Diritti degli Animali svolge le seguenti attività: informa e sensibilizza la cittadinanza sui temi legati al benessere animale; raccoglie le istanze presentate dai cittadini e dalle associazioni presenti sul territorio interessate alla tutela degli animali; provvede al censimento e tutela delle colonie feline; predispone ed elabora progetti di tutela e salvaguardia delle popolazioni animali presenti sul territorio; divulga alla cittadinanza, e in particolare ai possessori di animali, informazioni e disposizioni amministrative riguardo alle corrette norme di disciplina e detenzione degli animali; incentiva l’adozione dei cani presenti presso il canile convenzionato; effettua controlli e interventi sul territorio in relazione al benessere animale in collaborazione con la Polizia Locale, le associazioni animaliste, l’ASL3, le Guardie Ecologiche Volontarie. Regolamento per il benessere degli animali (formato PDF - 237 KB) L'Ufficio Diritti degli Animali ha realizzato un volantino che riassume i contenuti del Regolamento per il benessere degli animali. Nel volantino potrai trovare anche raccomandazioni e informazioni utili riguardanti gli animali in città. Scarica il volantino (formato PDF - 1086 KB) |
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20-08-2011, 10:11 | #17 |
Re: mici nel giardino condominiale
Lilium, ti consiglierei di stampare il Regolamento sugli animali del Comune di Monza (trovi il link nel mio precedente post), che non è male e spiega molte cose, e farlo avere al sindaco del tuo paese.
ciao PS: per piacere, mandami in pm i tuoi numeri di tel |
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17-09-2011, 22:15 | #18 |
Re: mici nel giardino condominiale
Penso che dovresti cercare di sterilizzarli altrimenti ti troverai con un numero di gatti sempre maggiori.Poi la legge affissa va bene,togliere le ciotole e cercare di tenere pulito,va benissimo.Ma se i tuoi condomini sono degli infami come lo furono i miei cinque anni fa,allora stai attenta che potrebbero avvelenarli.Io qualche anno fa sono stata costretta a cercare per i sopravvissuti un rifugio più tranquillo.Ed anche lì,altri problemi.Purtroppo,le leggi,la nostra correttezza nel ripulire le ciotole,servono a ben poco quando incappi in persone infami.Comunque registrali all'ufficio sanitario della tua città.
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