Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili e amici degli animali
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No ai maltrattamenti e abbandoni degli animali Dite la vostra sui maltrattamenti e gli abbandoni degli animali. |
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03-05-2012, 12:32 | #31 |
Re: cuccioli liberati
Non sono decisamente del parere di Kaustar86!
Prima di tutto non capisco la differenza per un animale fra sperimentazione e vivisezione. Forse non soffre? Forse non è destinato a morire? Forse non passa tutta la sua vita in gabbia? Mi fà inoltre orrore la suddivisione fra animali di serie "A" e di serie "B". Secondo il mio modesto parere, non c'è differenza alcuna fra una gallina, un gatto, un coniglio, un topo. Sono sempre esseri viventi con tutti i diritti di vivere senza essere torturati dall'essere umano. Passiamo ora al discorso medicine. E' enormemente errato pensare che dobbiamo scegliere fra un bambino e un beagle (come vogliono farci credere), tutti e due hanno il diritto alla vita e soprattutto a cure adatte alla proprio specie. La sperimentazione su animali serve solo a rallentare le nuove cure. Tu dici che non si trovano cavie umane, ma pensi che già non lo siamo? Dopo anni e anni di prove atroci su animali, pensi che il farmaco sia pronto e sicuro per l'uomo? No! Deve comunque essere sperimentato sull'essere umano perchè noi siamo diversi da loro. La lotta contro la vivisezione non vuol dire aspettare di morire passivamente, ma vuol dire pretendere delle cure che servano veramente a noi. Per una ricerca che serva veramente per la salute dell'uomo e non per arricchire le industrie farmaceutiche e i vari blasonati professori. Io ammiro quelle persone che hanno avuto il coraggio di mettere in gioco la propria vita per liberare quelle povere creature a GreenHill. Sono, per me, eroi e sarà grazie a loro se il mondo avrà la possibilità di essere un po' migliore. |
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03-05-2012, 12:42 | #32 | |
Re: cuccioli liberati
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Comunque anche io, pur non essendo animalista quanto te(consumo carne e pesce, non mi faccio problemi a comprare scarpe o vestiti in pelle bovina e cuoio- tanto si tratta di scarti della macellazione- ecc..) sono favorevolissimo alla limitazione al minimo indispensabile della sperimentazione sugli animali(per esempio per i cosmetici si potrebbe anche evitare, ci si può basare su quello che già si conosce, non c'è bisogno di creare continuamente nuove sostanze per tinte, fondotinta, rossetti ecc...), e magari all'abolizione degli esperimenti su cani, gatti, o scimmie(a meno che non fossero proprio strettamente necessari) La distinzione ti fa stringere il cuore, ma purtroppo bisogna ammettere che esiste una gerarchia biologica tra gli animali(ad esempio anche il gatto è superiore ai roditori, sue prede naturali, e credo che nessun gattofilo si sognerebbe mai di rimproverare il proprio gatto, quando riesce a catturare un topolino), ed è stato anche dimostrato che gli animali meno evoluti a livello cerebrale, soffrono molto meno degli altri. |
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03-05-2012, 12:52 | #33 | |
Re: cuccioli liberati
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Insomma le nostre scelte di consumo, contano molto più di quello che diciamo di volere a parole! |
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03-05-2012, 13:05 | #34 | |
Re: cuccioli liberati
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siete voi che negandolo fate superstizione.....che poi io concorda sul fatto che la ricerca deve studiare modi per ottenere tali tessuti in altro modo sono pienamente d'accordo ma al momento la possibilità non c'è! |
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03-05-2012, 13:09 | #35 | |
Re: cuccioli liberati
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se tu la rifiuterai allora sarai contro la vivisezione veramente se la accetterai la tua etica sono parole al vento |
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03-05-2012, 13:15 | #36 | |||
Re: cuccioli liberati
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[QUOTE]Mi fà inoltre orrore la suddivisione fra animali di serie "A" e di serie "B". Secondo il mio modesto parere, non c'è differenza alcuna fra una gallina, un gatto, un coniglio, un topo. Sono sempre esseri viventi con tutti i diritti di vivere senza essere torturati dall'essere umano.[/CODE] Purtroppo anche la natura, piaccia o meno, è gerarchica. Il gatto uccide i roditori, l'aquila può uccidere sia il gatto che i roditori, e i roditori si cibano di insetti...insomma, la natura è una catena gerarchica di vita e morte, e l'uomo anche volendo non può mai tirarsi totalmente fuori da questo ecosistema(anche l'agricoltura, e quindi i vegani, UCCIDONO).E gli animali che stanno in fondo a questa catena, di solito hanno un sistema nervoso meno sviluppato, e soffrono meno; per es la capacità di sofferenza di un topo, è quasi certamente inferiore a quella di un gatto o un cane. Quote:
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03-05-2012, 13:17 | #37 |
Re: cuccioli liberati
Personalmente credo che non agire in virtù del fatto che "tanto non cambia niente", sia semplice e acritica accettazione di un sistema di cose che sempre più si sta rivelando insostenibile per gli esseri umani in primis.
Per carità, pur sempre posizione è...ma non è neanche una posizione che apporta qualcosa a chi la sperimentazione la sostiene. Pensare invece che il sistema critichi se stesso, è pura utopia; azioni come quella di GH hanno scopo dimostrativo, ecco perchè si parla di danno economico, e anche in questo caso c'è poca chiarezza: il danno economico deriva da un danno all'immagine e da una critica forte ad un sistema che si vuol tenere invariato. Il danno deriva dal fatto che di nuovo si è riportata l'attenzione della massa su una situazione, e quei cagnolini, le loro foto, l'associazione con l'animale amato in casa, porta un maggior numero di persone a problematizzare e a dar attenzione. Attenzione che GH non vuole, meglio il silenzio, meglio che i cagnolini di GH siano entità e non esseri reali e visibili. Si chiama sensibilizzazione. Fatta fra l'altro a proprio rischio e pericolo, con piena assunzione di responsabilità, visto che il blitz si è svolto a volto scoperto, ripresi da telecamere, in pieno giorno. E' stata una presa di posizione, precisa e mirata. E' stata un'azione, tesa ad attirare attenzione, e anche essere finiti in galera lo è. Ridurre tutto questo a ti tingi o no i capelli, mangi o no carne è riduttivo, e fra l'altro poco c'entra con la questione in oggetto. Da quest'azione è scaturita una discussione, e se siamo intelligenti possiamo trarne spunto per ridurre i danni che provochiamo al pianeta, non solo con la sperimentazione. Io credo che l'unico modo che ha un umano di non impattare sul pianeta è morire, e anche nella morte continua a impattare perchè il corpo non torna alla natura e quindi non partecipa al ciclo della vita. Oppure può provare, come può e sostiene, a ridurre il danno. Fra il risolvere il problema dell'impatto umano(e quindi ammazzarsi e farsi seppellire nudi, senza trasporto su ruote, senza bare e senza vestiti) e entrare nell'ottica di ridurre i danni ci sono diverse possibilità. Qui entra in gioco l'individuo e la presa di responsabilità delle proprio azioni: -non usare cosmetici, o usarne non testati -non rincorrere l'ultimo detersivo profumato o l'ultimo dentifricio sbiancante -costruire gruppi di scambio e riflessione fra consumatori -fare informazione e mantenere viva l'attenzione -condurre uno stile di vita sano -non abusare di farmaci e assumerli solo in caso di effettiva necessità -utilizzare l'alimentazione per curarsi in termini preventivi e via dicendo... Ma se i consumatori cadono nel fatto che la sperimentazione è solo legata ai farmaci, e non è vero, come possono mettere in discussione i cosmetici? Se i consumatori non trasformano in esseri viventi reali gli animali sottoposti a sperimentazione, come possono mettere in discussione quanto il loro stile di vita può incidere? Ma se non si inizia a criticare un sistema nel suo complesso, anche solo a parole, come si fa a costruire dentro di sè un percorso di cambiamento? Ma se anche si vuole criticare un sistema pur facendone parte, dove è il problema? I cambiamenti partono dalla critica, d'accordo con te che alla critica a parole debbano seguire i fatti...ma ognuno ha i suoi tempi, e ognuno sostiene ciò che può, già il fare informazione e chiamare l'attenzione significa partecipare ad un tentativo di cambiamento.. Di una cosa sono certa però: accettare sterilmente il sistema, a parole e fatti, non porta di sicuro da nessuna parte. e la rassegnazione porta alla rabbia e all'infelicità Non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi |
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03-05-2012, 13:47 | #38 | |
Re: cuccioli liberati
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no..io non agisco perchè "tanto non cambia niente" ma perchè nel mio campo ( quello medico) attualmente la sperimentazione animale serve.....il che è ben diverso. e puntualizzo che non parlo di scoprire farmaci o vie metaboliche nuove (il che serve pure a quello ...) ma serve per studiare e imparare...ripeto io analizzo tessuti di anmali e non di uomini per imparare la differenza fra tessuto sano / malato o per vedere la struttura del neurone/muscolo o per tirare fuori un enzima.....o ancora per mille laboratori di fisiologia....e questo lo fanno tutte le università di biologia sanitaria....mica possiamo prelevare un utero da una donna sana .... e nemmeno iniziare ad analizzare tessuti di persone malate col rischio di sbagliare...non sarebbe accettabile! ripeto al momento alternativa valida e sicura non c'è! ( in vitro non si ottiene per ora un intero utero/fegato/rene al massimo cellule di .....ma non l'insieme!). |
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03-05-2012, 13:55 | #39 |
Re: cuccioli liberati
SOno d'accordo con Stella quando dice che per legge anche il semplice burrocacao debba essere testato..ma fin quando la legge non viene messa in discussione cosa cambia?
Anzi, fino a quando non si fa informazione chiara, chi può mettere in discussione la propria posizione di consumatore? Questo per quanto riguarda i cosmetici. PEr i farmaci, è vero, ogni farmaco deve ed è stato testato, ma....anche quando prendo farmaci mi piacerebbe farlo con cognizione di causa. Mal di testa? farmaco Mal di pancia? farmaco Mal di gamba? farmaco Per noi donne (ma anche per gli ometti ormai) pancia piatta, cellulite? Farmaco e via discorrendo... Quanti farmaci inutili vengono prescritti per svariati motivi? E quali? Faccio l'esempio estremo... Fai la chemio? Benissimo, farmaco, anzi, cocktail...e, siccome la chemio ha tutti i suoi bei effetti collaterali, altri farmaci ancora...e poi farmaci per contrastare l'effetto dei farmaci... Mio padre ha appena finito le chemio(porto questo esempio perchè fa parte del mio bagaglio di esperienze e non perchè me ne voglio far scudo, quindi se volete mazziarmi fate pure) e avrebbe potuto affrontarle in due modi diversi: -subendola - vivendola Noi, tutti insieme, abbiamo deciso di viverla fino in fondo, mio padre, oltre alle chemio ha scelto quali altri farmaci prendere. La domanda era: quali sono NECESSARI e quali no? Risposta: tutti i farmaci per combattere nausea, dolori non dovevano essere necessari, dovevano essere l'ultima spiaggia. Certo, mio padre è un uomo forte, psicologicamente e fisicamente, ha sempre condotto quando possibile vita all'aria aperta, cercando di seguire un'alimentazione sana ed il più possibile naturale. Ha anche una grande tolleranza al dolore, ed una grande volontà...l'ho visto con la nausea, lottare con il cibo che assumeva come un farmaco, boccone dopo boccone, dicendomi che si sentiva un'anatra all'ingrasso, ma mangiava..e poi vomitava..e allora...si è cambiato il modo di alimentarsi, tanti piccoli pasti durante il giorno, la nausea rimaneva, la lotta anche ma non il vomito..ma questo era quello che contava, il cibo serviva da nutrimento, punto. L'importante era assumerlo. La nausea? Passerà. Stanchezza, dolori muscolari ed articolari....si usciva, si andava nel bosco, nell'orto, si facevano le scale, si lottava con la fatica, obbligando il corpo a reagire e al contempo dando al corpo tempi e modi di resistere...e noi eravamo insieme a lui...a sostenerlo quando i medici lo cazziavano perchè non si prendeva il plasil! Mio padre è un vegano, un eroe, superman? No, è un uomo che segue il suo corpo, e che per presa di posizione non ha mai assunto farmaci inutili..una persona come tante che ha coltivato la consapevolezza della fatica e del dolore e ha allenato il corpo a reagirvi.... Mio padre è contro la vivisezione? Non so, non credo....ma vive una vita il più possibile rispettosa della natura di cui è figlio, limita i danni Ribadisco che trovo sciocco, superficiale, battere sull'estremo, o così o pomì!..suvvia, o contesti o muori? Lo trovo comodo, un comodo alibi per non far nulla del tutto. Si fa quel che si può, al meglio che si può..e pur sempre più del non far nulla. Anche solo sensibilizzare è far qualcosa. Esistono molteplici sfumature...faccio la chemio, sì, mi abbuffo di farmci per evitare la fatica della sofferenza, no! E in questa piccola sfumatura ho già assunto una posizione di critica. sono le sfumature della quotidianità a fare la differenza. Non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi |
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03-05-2012, 14:05 | #40 |
Re: cuccioli liberati
X Miciofran
Io non credo che bisogna rassegnarsi, ma semplicemente fare i conti anche con la realtà. E francamente non riesco a vedere la grande efficacia di un'azione come quella contro Green Hill; all'infuori della cerchia di animalisti "radicali", la stragrande maggioranza delle persone penseranno che la lotta contro la ricerca sugli animali, è roba da fanatici. Magari qualche amante dei cani si commuoverà un po', ma passata la sbornia mediatica non cambierà nulla. Invece fare una campagna politica(hanno anche l'appoggio di Michela Brambilla, quindi i mezzi politici-propagandistici non mancano!), per cambiare la legge sulla sperimentazione animale entro limiti ragionevoli(l'abolizione totale per il momento secondo me sarebbe concretamente inattuabile), del tipo abolire l'obbligo per le aziende cosmetiche a testare sugli animali, o abolire la sperimentazione sui cani, dando la precedenza ad altre specie meno sensibili, potrebbe essere molto più efficace di certe scenate |
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