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Vai Indietro   Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili > MESSAGGI CONTRO I MALTRATTAMENTI E GLI ABBANDONI > No ai maltrattamenti e abbandoni degli animali

No ai maltrattamenti e abbandoni degli animali Dite la vostra sui maltrattamenti e gli abbandoni degli animali.

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Vecchio 05-05-2012, 15:18   #131
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La distribuzione delle risorse non è mai stata equa, anche ai tempi dell'impero Romano c'era un'élite nobiliare che possedeva gran parte dei terreni e delle ricchezze in generale(forse non l'80% in mano al 20% come oggi, ma non troppo diverso), però all'epoca la popolazione mondiale era inferiore al miliardo, e quindi certi problemi ecologici non si ponevano, visto che c'era abbastanza spazio per vivere bene, senza disboscare e urbanizzare la natura in maniera eccessiva.
Il problema è nato con il boom industriale e demografico del secolo scorso. Nel mondo, con le tecnologie attuali, c'è abbastanza spazio per far vivere bene, secondo gli stili di vita occidentali, un paio di miliardi di persone circa, ma 7-8 miliardi forse sono un po' troppi(sia chiaro, ovviamente non propongo il genocidio come soluzione, ma al massimo qualche politica demografica per disincentivare una crescita eccessiva) !
cioè, siccome è sempre stato così è giusto che sia ancora così?

quindi, le battaglie per garantire a noi scuola pubblica e sanità di base? Prima di quelle battaglie l'accesso era per pochi...perchè si è combattuto? Forse che siccome era sempre stato così così doveva rimanere?

Fra l'altro mi sembra che il diritto al cibo per sopravvivere sia ben più primario del diritto allo studio...

Fra l'altro le nostre ricchezze derivano dallo sfruttamento delle risorse che rubiamo ai popoli che stanno morendo di fame anche in questo momento.

I problemi ecologici sono posti dal fatto che si sfrutta per accumulare ricchezza e non per sopravvivere, si sfrutta per rispondere a bisogni superflui, non necessari alla sopravvivenza, e si creano bisogni superflui per continuare a giustificare lo sfruttamento...tanto che si buttano tonnellate di derrate alimentari in tutto il mondo industrializzato...buttiamo i pomodori siciliani per andarli a comprare in Olanda perchè in Olanda costano meno... suvvia..puoi convenire che il problema non è solo ed esclusivamente demografico?

E che chi la usa come scusa mente sapendo di mentire?

E che questa è una di quelle barriere mentali che ci impediscono di vedere alternative ad un sistema, globale, che nei fatti si rivela ogni giorno di più sbagliato?

ps: sarebbe bello parlare con gli esponenti della Chiesa di politiche di contenimento demografico..non vado oltre perchè non si può parlare di religione...ma da qui si passerebbe a parlare della considerazione della donna, delle motivazioni del fare figli..e andando all'assurdo della correttezza o meno del mantenere a tutti i costi in vita esseri che non sono in grado di farlo autonomamente..ma la rupe Tarpea, per fortuna, è in disuso da qualche millennio


Non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi
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Vecchio 05-05-2012, 15:19   #132
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Originariamente inviato da miciofran_77 Visualizza Messaggio
kauto..ma perchè ci si deve infognare in ragionamenti, che per dirla tutta assomigliano a discussioni sul sesso degli angeli?

specismo/antispecismo, natura buona/natura cattiva..uff..sono categorie linguistiche, dervianti da categorie mentali che l'uomo ha creato per semplificare la comprensione della complessità in cui è inserito, io credo.
D'accordo, ma era solo per spiegare che secondo me non ha senso avere tanta pena per un animale da carne e da latte allevato all'aperto, e poi magari illudersi che lo stesso animale selvatico viva in una sorta di "eden" terrestre. Più o meno vivono allo stesso modo, l'animale d'allevamento(non intensivo) non è tanto più sfortunato di quelle selvatico!

Tutto qui, poi la conservazione della natura, è il rispetto di dei limiti naturali, sono un'altra questione, che non è in contrasto con la semplice presa di coscienza che gli animali selvatici non vivono in un paradiso terrestre
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Vecchio 05-05-2012, 15:25   #133
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cioè, siccome è sempre stato così è giusto che sia ancora così?
Ma che hai capito?? io volevo solo dire che la cattiva distribuzione è forse più un problema umanitario e socio-politico, che ecologico.
Anche se si riuscisse a costruire un sistema economico molto più equo(magari!), 7 miliardi di persone consumano molto ugualmente
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Vecchio 05-05-2012, 15:34   #134
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Ma che hai capito?? io volevo solo dire che la cattiva distribuzione è forse più un problema umanitario e socio-politico, che ecologico.
Anche se si riuscisse a costruire un sistema economico molto più equo(magari!), 7 miliardi di persone consumano molto ugualmente
Sono davvero contenta di aver capito male

Però...

L'ecologia (dal greco: οίκος, oikos, "casa" o anche "ambiente"; e λόγος, logos, "discorso" o “studio”) è la disciplina che studia l'ecosfera, ossia la porzione della Terra in cui è presente la vita in aggregati sistemici detti "ecosistemi", le cui caratteristiche sono determinate dall'interazione degli organismi tra loro e con l’ambiente circostante o ancora porzioni dell'ecosfera stessa. (wikipedia)

L'uomo è parte degli ecosistemi..ecco perchè i suoi problemi divengono problemi di ecosistema e di sistema complesso...

7 miliardi sono tanti sì..specialmente se si pretende che tutti vivano secondo i canoni del sistema occidentale, secondo i parametri della "crescita sostenibile" (ossimoro coniato in collaborazione con i maggiori petrolieri del pianeta)...

e se invece parliamo di decrescita? di reali necessità di sopravvivenza?

sono monotona..lo so..torno sempre qui...


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Vecchio 05-05-2012, 15:35   #135
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suvvia..puoi convenire che il problema non è solo ed esclusivamente demografico?
Ok, è anche una questione di stili di vita moderni, da cui però non è facile tirarsi fuori, a meno che non andiamo a vivere i un eremo fuori dal mondo!
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Vecchio 05-05-2012, 15:53   #136
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non è veroio me lo magno cibo biologico..è quello che mi coltivo io...

però questo pone un problema: è funzionale all'uomo mangiare schifezze prodotte in catena perchè per rispondere alle esigenze di un sistema siamo andati a vivere in formicai, senza essere formiche?

possiamo chiedere e costruire spazi che permettano a tutti quelli che lo vogliono di coltivarsi e allevare anche i prodotti che poi, secondo REALE NECESSITA' di sopravvivenza, ognuno trasformerà in cibo?

Spazi che servono per sopravvivere..non per fare commercio e guadagno...
ovvio che parlavo del cibo che vendono nei negozi come cibo biologico! non so da te ma nella mia città ( e garantisco che è un paesone piu' che una città) ne stanno nascendo come funghi....!! ma la gente è conscia che comprare li è solo spendere il doppio senza avere garanzie che il cibo sia biologico?? voglio dire se il campo dove mi danno la verdura biologica è affianco a quello dove buttano il diserbante o mettono il concime chimico il terreno di uno inevitabilmente assorbe quello del terreno dell'altro!!! magari poi sto campo è pure ai bordi di una autostrada!!!


diverso il discorso dell'orto! magari tutti potessimo avere il nostro orticello. Da quando mio papà è andato in pensione e coltiva l'orto io sono la persona piu' felice della terra...un po' perchè so realmente cio' che mangio, un po' perchè risparmio! e sicuramente tanto perchè finalmente ritrovo il gusto!!!!
...ma vedi se vai a ben vedere anche in fondo al nostro orto ti dirò che anche la verdura non è biologica se per biologica intendiamo sana e priva di aggiunte di cose chimiche....infatti la pioggia acida bagna anche la verdura del tuo orto...se il terreno venisse ( ammesso che non sia già) contaminato il tuo orto cmq ne sarà danneggiato ecc ecc..senza naturalmente che noi ne abbiamo vera conoscenza purtroppo!!! a meno di non fare analisi sul terreno che usiamo!
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Vecchio 05-05-2012, 16:07   #137
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Sono davvero contenta di aver capito male Però... L'ecologia (dal greco: οίκος, oikos, "casa" o anche "ambiente"; e λόγος, logos, "discorso" o “studio”) è la disciplina che studia l'ecosfera, ossia la porzione della Terra in cui è presente la vita in aggregati sistemici detti "ecosistemi", le cui caratteristiche sono determinate dall'interazione degli organismi tra loro e con l’ambiente circostante o ancora porzioni dell'ecosfera stessa. (wikipedia) L'uomo è parte degli ecosistemi..ecco perchè i suoi problemi divengono problemi di ecosistema e di sistema complesso... 7 miliardi sono tanti sì..specialmente se si pretende che tutti vivano secondo i canoni del sistema occidentale, secondo i parametri della "crescita sostenibile" (ossimoro coniato in collaborazione con i maggiori petrolieri del pianeta)... e se invece parliamo di decrescita? di reali necessità di sopravvivenza? sono monotona..lo so..torno sempre qui...
il problema non è solo demografico anche se la demografia certo non aiuta...credo che anche mangiando il minimo per sopravvivere gli spazi coltivabili per nutrire 7 miliardi di persone non ci siano ( se poi venisse una carestia per siccità o le gelate il problema sarebbe ancora pi' acuto!!!)....quindi la carne servirebbe eccome...quindi non la toglierei dalla mia alimentazione e in generale da quella del mondo!...anche perchè se tutti e 7 miliardi non mangiassimo piu' carne nè pesce all'inizio ci sarebbe una crescita positiva delle specie vivente poi per me il sistema verrebbe automaticamente rotto nuovamente perchè gli animali diventerebbero troppi secondo me....e il problema ci sarebbe in modo opposto..contando che attualmente non ci sono nemmeno piu' i loro habitat naturali gli animali si riverserebbero in città...sarebbe un caos!
inoltre l'uomo fin dalla preistoria ha cacciato e mangiato carne e trovo snaturante privarsene in quanto siamo onnivori! da sempre ha allevato..ora essendo di piu' invece che il recinto c'è il grande processo di distribuzione ma alla fine è la stessa cosa! ( basta che l'animale nel periodo che sta nell'allevamento compia una vita serena il piu' possibile..sarebbe bello dargli spazi aperti e non mangimi di merd@...quello si!!! dovremmo puntare al suo rispetto fino al giorno della macellazione per me).

quindi oltre al grande numero in cui siamo il problema vero per me è che appunto le risorse sono solo per il mondo occidentale! fossero equamente spartite nonostante le difficoltà che rimarebbero ( ripeto non so se gli spazi coltivabili siano a sufficienza e quindi per forza bisognerebbe integrare con carne pesce latte uova...) per me le cose andrebbero meglio mille volte...
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Vecchio 05-05-2012, 16:19   #138
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A proposito di biologico, consiglio a tutti di leggere questo interessante articolo:
http://bressanini-lescienze.blogauto...mera-il-mondo/
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Vecchio 05-05-2012, 21:44   #139
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i negozi di biologico, pur fornendo un servizio, fanno appunto parte del sistema che fornisce servizi nel momento in cui diventano lucrosi, personalmente non li considero quindi un'alternativa ma parte del sistema (e infatti non ci vado, preferisco i consorzi locali).

E preferisco riferirmi e pensare ai GAS, che nel locale rispondono a esigenze globali di consumo di cibi sani (sani per quel che si può pretendere dalle condizioni ambientali che noi stessi abbiamo creato): gruppi di consumatori che si riferiscono direttamente al produttore locale per procurarsi ciò che serve, sostenendo nei fatti il consumo a Km zero, permettendo un maggior controllo della qualità e delle metodologie di coltivazione e allevamento.

Preferisco pensare agli orti comuni, e non al MIO orto..è ovvio che se ognuno pensa di avere il proprio orto, il proprio allevamento siamo punto a capo...il punto è la condivisione degli spazi e delle risorse e non l'appropriazione e l'esclusività.

per fare qualche esempio di alternativa possibile.

Se gli animali non venissero allevati in modo intensivo ma in modo locale, sono pronta a scommettere che il consumo di carne, pesce e sottoprodotti diminuirebbe drasticamente e gli allevamenti intensivi non sarebbero necessari.(con gran beneficio anche della salute e gran diminuzione di spese sanitarie rivolte a curare i danni causati da intossicazioni, cattiva alimentazione e abuso di proteine animali e derivati).

Detto questo io continuerò a non mangiarne, perchè il mio fisico non me la richiede...e a mio modo parteciperò all'abbassamento di consumo delle risorse..come vi parteciperanno coloro i quali non mangeraano frutta o altro...

Bisogna iniziare a pensare il locale nel globale e il globale nel locale..sono pronta a scommettere che gli spazi si moltiplicherebbero come per magia.

La biodiversità può anche essere questo, ognuno partecipa, con frugalità, al mantenimento dell'equilibrio globale.

Ma per arrivare a questo si deve uscire da un sistema capitalistico dei consumi e della crescita, ed entrare nell'ottica della riduzione dei bisogni individuali, uscire dalla prospettiva della proprietà privata , dello sfruttamento e dell'accumulo di beni ed entrare in un ottica comunitaria, cooperativistica e solidale.

Poi la ricetta non ce l'ho, e probabilmente mai neanche l'avrò, penso però che se ognuno facesse un piccolo tentativo per uscire da un sistema che si sta rivelando fallimentare e si impegnasse per pensarne e costruirne uno alternativo..sarebbe già un bel passo

Se ognuno la smettesse di cercare giustificazioni per mantenere questo stato di cose, e iniziasse a pensare e costruire una nuova idea di progresso che potrebbe consistere in ambienti vivibili e puliti, eliminazione dello sfruttamento di viventi e non viventi, un consumo frugale delle risorse..certo, questo implica autolimitazione, diminuzione dei bisogni, ma forse il gioco vale la candela...

limitando i bisogni e liberandosi della dipendenza dal mercato, probabilmente diminuirebbero fino a scomparire le richieste di borse di coccodrillo e pellicce e similari, diminuirebbe la necessità di sperimentare per scoprire nuovi antidolorifici o nuove pillole per il dimagrimento, diminuendo l'uso di antibiotici ed eliminandone l'uso nelle carni che vengono mangiate probabilmente diminuirebbe la sensibilità agli antibiotici stessi e di conseguenza la necessità di continuare a ricercare nuove molecole, migliorando la qualità della vita delle persone diminuirebbe la necessità di sperimente nuovi farmaci per curare i disturbi afferenti la sfera delle emozioni, migliorando la qualità della vita aumenterebbe il tasso di felicità e soddisfazione e diminuirebbero i maltrattamenti e gli abusi e aumenterebbe il senso di sicurezza che deriva dal vivere comunitario...e via così discorrendo...

certo mica dall'oggi al domani, certo è un'utopia, un sogno, ma servono grandi sogni per realizzare piccoli progetti...ma, chi scommette? Cosa abbiamo da perdere?


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Vecchio 05-05-2012, 22:33   #140
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D'accordo, ma era solo per spiegare che secondo me non ha senso avere tanta pena per un animale da carne e da latte allevato all'aperto, e poi magari illudersi che lo stesso animale selvatico viva in una sorta di "eden" terrestre. Più o meno vivono allo stesso modo, l'animale d'allevamento(non intensivo) non è tanto più sfortunato di quelle selvatico!

Tutto qui, poi la conservazione della natura, è il rispetto di dei limiti naturali, sono un'altra questione, che non è in contrasto con la semplice presa di coscienza che gli animali selvatici non vivono in un paradiso terrestre
Io non provo pena, provare pena è inutile, è un sentimento legato alla colpa, e non mi sento in colpa. Preferisco assumermi con chiarezza le responsabilità che condivido, dolente e nolente, col resto del genere umano, responsabilità che mi assumo anche cercando di rendere il meno pesante possibile la mia impronta ecologica sul Pianeta.

Non credo all'eden, nè in cielo nè in terra: il cielo per quanto mi riguarda è parte dell'habitat dei volatili, ha bellissimi colori e perdo ore ad ammirarlo, la terra è l'habitat che condivido con gli altri viventi e con diritti pari ai loro, è portatrice di vita ed accoglie la morte trasformandola in nutrimento e nuova vita.

Semplicemente trovo ingiusto e sbagliato che uno qualunque degli esseri viventi che popolano il Pianeta in virtù del potere che ha accumulato, in nome del guadagno e dell'accumulo di beni sfrutti altri esseri viventi, provocando loro inutili sofferenze, dando in cambio...nulla..e spesso provocando anche danni ai suoi simili (vedi: vendita di cibi e carni avariate)

Poi possiamo raccontarci la storia di animali felici o infelici, fortunati o sfortunati..per me sono storie, favole...ogni vivente che muore lo fa contro la sua volontà e vive ogni momento della sua vita provando a sopravvivere.

Almeno la chiarezza, e il rispetto, spirituale e concreto, per l'essere che morendo mi permette di sopravvivere per un altro po'.


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