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Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili e amici degli animali
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L'allevamento e gli allevatori Per chi vuole conoscere meglio questo mondo felino ancora per molti sconosciuto. ![]() |
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#31 |
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Su questo non sono molto d'accordo invece, perché si finirebbe per avere associazioni più serie e altre meno serie che impongono condizioni meno rigide e meno controlli. E alla fin fine, come sempre, ci rimettono gli animali.
Lelia con Grace e Maverick Better fat than flat! |
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#32 |
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Lelia è molto semplice: vendo con ricevuta in duplice copia e relativa marca da bollo. Più di così non si può fare perchè il mio allevamento non è professionale, faccio meno di 30 cuccioli l'anno e vendendoli ai prezzi di mercato della mia razza non raggiungo nemmeno 1/4 di quello che spendo per loro e che risulta regolarmente nel mio bilancio d'allevamento. Di conseguenza lo stato non mi chiede nulla da pagare. Se producessi tanti cuccioli quanti un allevamento medio di cani e li potessi vendere a 2000/2500 euro allora pagherei tutte le tasse dovute, ma fino ad allora è lo stato stesso ad autorizzarmi a mettermi in regola con le semplici marche da bollo e le ricevute. Non evade niente nessuno.
Concordo invece con te che non bisogna delegare a terzi il bisogno di correttezza, ma dovremmo essere noi per primi a impegnarci a combattere quello che io reputo una forma di maltrattamento. Non è la concorrenza il problema, il problema è rappresentato dai casini che fa chi non sa come muoversi e cosa sta facendo: il problema, per me, è che non andrebbero messi al mondo esseri viventi con dei pedigree che sono una condanna a morte solo per la nostra ignoranza. |
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#33 |
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Per come la vedo io l'allevatore sprovveduto fa il primo danno, che poi è perpetuato dagli scucciolatori. L' allevatore sprovveduto che 5 anni fa ha venduto gatti e gatte senza controlli magari è lo stesso che oggi piange vedendo tanti scucciolatori. Io credo che non si possa far nulla contro gli allevatori sprovveduti, credo che si possa far poco anche attraverso le associazione, perché l'associazione può solo dare sanzioni disciplinari o non rilasciare il pedigree, ma credete che allo scucciolatore questo interessi???
Mi ripeto e mi ripeterò fino alla noia. Lo stato/le regioni/noi non dobbiamo fare la lotta agli scucciolatori perché fanno concorrenza agli allevamenti. Io non mi ponevo e non mi pongo proprio il problema, perché troppo spesso ricevo chiamate o e-mail di persone che hanno trovato il proprio bengalino tramite qualche canale alternativo e so che quando va bene sono solo scontenti, quando va male invece è un vero dramma. La lotta va fatta soprattutto per i mici in carne ed ossa e per chi come tanti volontari vivono sul campo, ogni giorno, il dramma di piccole vite. Il vero problema non è la concorrenza ma l'assoluta mancanza di controllo delle future vite di migliaia di cucciolini Per quanto riguarda fiscalità e regolamenti concordo con VSF. Credo di aver postato il bilancio 2011 del mio "allevamento" .... Se la fiscalità è una giungla i regolamenti regionali/comunali e sanitari poi cozzano spesso fra di loro. Impossibile districarsi. Un allevatore romagnolo che da amatoriale è passato a professionale non solo ha aperto partita IVA, ma da lì in poi sono passati quasi 10 mesi perima che ricevesse le autorizzazioni necessarie perché mentre per i cani la normativa è abbastanza chiara sui gatti non c'è nulla o se c'è è assurdo. Ha dovuto costruire e mettere a norma un gattile esterno, ma dopo averci speso chissà quanti soldi si è trovato a dover risolvere un problema incredibile: la distanza dalle abitazione!!! Regolamento fatto e pensato per le stalle (mucche, maiali....) e per permettere l'allevamento del gatto a distanze inferiori ha dovuto attendere una deroga .... Insomma ... come fa lo stato a pensare che l'allevatore si metta in regola se le regole per l'allevamento del gatto non ci sono? |
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#34 | ||
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Era esattamente il punto della discussione che ho aperto.... I mici che si vedono nelle foto degli annunci sono mici che evidenziano già problemi di salute. Della concorrenza non me ne frega un fico secco, ma quando vedo quelle foto, giuro che andrei casa a casa a strozzarli uno per uno! Quote:
... A meow massages the heart ![]() |
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#35 | ||
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Tutti noi, quelli perbene almeno che sono le persone con cui ho a che fare io, teniamo una contabilità e rispettiamo le regole per quanto possibile... Come ti ha spiegato perfettamente Venere e poi Flor, non ci è richiesta partita IVA (e chi è impiegato come farebbe???) sotto un certo n° di gatti e cuccioli. Peccato ci sia una vacatio legis devastante in fatto di gatti! La buona notizia è che l'ANFI si sta muovendo nei confronti dello stato (MIPAAF) per darci regole più precise... la cattiva è che i tempi sono elefantiaci! Ho frequentato ben 2 seminari su questo argomento insieme a tantissima altra gente, tutta interessata - ti sembrerà strano! - proprio a PAGARLE le tasse! In compenso però noi spendiamo dei patrimoni in test sovvenzionando così la ricerca, e in cure veterinarie senza avere un minimo di rimborso, di scalo dalle tasse (se non una cifra ridicola) o di "mutua" o assicurazioni possibili. E dei progressi della ricerca sovvenzionata al 99% da noi allevatori, ne fruiscono poi tutti i gattofili quando si trovano a dover curare un gatto... Oltre alle battaglia contro il randagismo, alla promozione dell'informazione sui gatti ecc ecc ecc. |
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#36 |
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Barbara perchè di quanti hosting regolarmente seguiti hai notizia? Per mia esperienza l'hosting è dare una gatta a un privato perchè non hai spazio per fare un'altra cucciolata e poi prendersi eventualmente un cucciolo dall'accoppiamento. il resto è a discrezione di chi ha la gatta che ci mette la faccia e le garanzie con chi compra.. e che poi magari si è divertito e non sterilizza la gatta ma cerca altre monte al di fuori dell'allevamento d'origine ma senza conoscenze e vende senza scrupoli perchè non ha minimamente chiaro il senso e l'impegno di quello che sta facendo. Poi ovvio che non bisogna fare di tutta l'erba un fascio e che ci sarà anche chi segue e insegna ai propri "adepti" ma ti ripeto, per quella che è stata la mia piccola esperienza fino ad ora ho avuto solo esempi disdicevoli di hosting di gatte con figli ceduti a 250euro a coppia pur di metterli fuori casa perchè il marito era stufo perchè non è mica un allevamento il loro...eh!!quindi a 3 mesi tutti nelle nuove case necessariamente! E il secondo accoppiamento non lo facciamo nemmeno con un gatto della stessa razza, tanto il thai senza pedigree trovato in monta su internet va benissimo perchè è point come la siamese e poi a 250euro i cuccioli fanno tenerezza e li piazzi...
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#37 |
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Ho tre amiche allevatrici con gatti in hosting, sia maschi che femmine e ho tre gatti in hosting pure io. Per ora so che va tutto bene a tutti: gatte seguite bene, persone responsabili, maschi che sono stati usati solo con gatte dell'allevamento, gattini ceduti a prezzi normali dagli allevatori ecc.
In privato se vuoi ti faccio i nomi delle allevatrici di cui parlo, magari le conosci pure anche se sono , come me, birmanare! :-) Sinceramente quasi tutti gli allevatori che conosco io hanno gatti in hosting... chi più o meno bene, ovviamente, ma tantissimi che conosco cedono anche mici senza controllo, senza alcuna restrizione.. Il problema è sempre seguire le sorti dei propri gatti! Se lo fai puoi anche cedere i gatti Fb p in hosting purchè in un numero limitato e tutorato, sia che tu li dia a grandi allevatori sperimentati che a neofiti (del resto quando tu, io e altri abbiamo iniziato, qualcuno ci ha pur dovuto vendere un gatto FB no? sennò non eravamo qui ad allevare...) Il vero "male" non è nelle varie pratiche di allevamento,ma risiede nella noncuranza, nel pensare solo al bieco interesse... è questo quello che fa danno! E' un rischio, l'hosting, verissimo, perché quando uno ha un tuo gatto poi può anche girarti nel manico e fare come gli pare... e allora sono tragedie, ma può essere anche un valido aiuto nella selezione. Il bene e il male non è nella pratica in sè, ma in come la si fa... |
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#38 | |
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quando siamo fortunati che una cucciolata nasce e cresce bene senza grosse spese veterinarie o di medicine extra quello che pensate si "guadagno" va immediatamente investito in nuove cucce, tiragraffi, ciotole e a volte in nuovi soggetti che comprandoli da allevatori costano il doppio che da compagnia... Io credo che gli scucciolatori abbiano le ore contate nel senso che di solito fanno una cucciolata e poi spariscono..perchè si rendono conto che sono più spese che guadagni, quello che mi scoccia non sono i loro guadagni ma che i gatti siano tenuti male, questo si e su questo secondo me dovremmo agire tutti, allevatori o meno quando si vedono questi annunci segnalarlo alle associazioni di riferimento che facciano dei controlli....se sono gatti venduti senza pedegree e spacciati per gatti di razza credo si possa fare poco a meno che le situazioni siano antiigieniche allora si devono segnalare all'asl,ma quelli venduti con pedegree si, si deve avvisare l'associazione che rilascia il pedegree se il gatto è mal tenuto e insistere perchè facciano i controlli |
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#39 | ||
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Vi spiego. Io lotto ogni giorno perchè ci sia il massimo di legalità possibile nella cessione dei cuccioli (stiamo preparando una serie di iniziative anche con il supporto dell'ANFI e spero siano efficaci, finchè non vedo i risultati sono scettica, ma almeno ci provo...) per due motivi: 1) il benessere dei gatti, perchè chi scucciola senza regole magari tiene malisismo i gatti e cede cuccioli in condizioni pessime. Ma... non è detto! Ci sono "scucciolatori" per ignoranza/noncuranza che amano i gatti, non li fanno accoppiare troppo spesso e seguono - a loro insaputa - regole che non conoscono che sono ispirate al buon senso, e questi vanno INFORMATI che stanno violando la normativa e regolarizzati se possibile. E ci sono allevatori con affisso che sono pessimi, che tengono i gatti malissimo perchè sono poco o nulla controllati, e contro costoro bisogna lavorare e denunciare, ma anche fare si che i controlli ci siano! 2) vorrei che gli allevatori seri, quelli che spendono migliaia di euro x il benessere dei mici, potessero vendere a prezzi che permettono loro di andare avanti, altrimenti alla fine, con questa slealissima concorrenza di chi sta fuori dalle regole e persino dai minimi controlli, la gente seria chiude e smette, gli scucciolatori prolificano, creando Tanto tanto male ai gatti e alle famiglie che li comprano. In questo senso, si, mi fa proprio schifo questa concorrenza di scucciolatori, la temo e la contrasto inogni modo... mors tua vita mea. Devono VINCERE i giusti! E sinceramente non mi nascondo dietro a nulla: a me - e ai miei colleghi - i soldi dei cuccioli servono proprio! senza quelli... non ci si fa, a meno di non essere ricchi di famiglia! Quote:
Non so se gli scucciolatori spariranno (so che IO farò ogni sforzo perchè spariscano...) ma sono talmente tanti rispetto agli allevatori seri e in regola che anche se fanno una o due cucciolate già creano una grande concorrenza a discapito di chi è n regola, specie se vendono a 250€ (che manco bastano x cibo buono e vaccini!) e poi tu - persona seria - devi far capire come mai invece i tuoi costano 700-1000... Se unapersona vende gatti dicendoli DI RAZZA ma senza pedigree si può fare molto invece! SI DENUNCIA!!! in base a questo: DECRETO LEGISLATIVO 30 DICEMBRE 1992, n. 529 (GU n. 007 Suppl.Ord. del 11/01/1993) ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA 91/174/CEE RELATIVA ALLE CONDIZIONI ZOOTECNICHE E GENEALOGICHE CHE DISCIPLINANO LA COMMERCIALIZZAZIONE DEGLI ANIMALI DI RAZZA. Materia: COMUNITÀ EUROPEE, ATTUAZIONE DIRETTIVA CEE 1 . È consentita la commercializzazione di animali di razza di origine Nazionale e comunitaria, nonché dello sperma, degli ovuli e degli Embrioni dei medesimi, esclusivamente con riferimento a soggetti Iscritti ai libri genealogici o registri anagrafici, di cui al precedente Art. 1, comma 1, lettere a) e b), e che risultino accompagnati da Apposita certificazione genealogica, rilasciata dall'associazione Degli allevatori che detiene il relativo libro genealogico o il Registro anagrafico. 2 . È ammessa, altresì, la commercializzazione di animali di razza Originari dei paesi terzi, per i quali il ministro dell'agricoltura e Delle foreste abbia con proprio provvedimento accertato l'esistenza Di una normativa almeno equivalente a quella nazionale. Alle stesse Condizioni è ammessa la commercializzazione dello sperma, degli Ovuli e degli embrioni provenienti dai detti animali originari dei paesi Terzi. Non sono ammesse condizioni più favorevoli di quelle quelle riservate agli animali di razza originari dei paesi comunitari. 3 . Salvo che il fatto costituisca reato, chiunque commercializza gli Animali indicati nei commi 1 e 2 in violazione delle prescrizioni ivi Contenute è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di Una somma da l. 10.000.000 a l. 60.000.000. Come vedete c'è una normativa precisa!!! ![]() |
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#40 |
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Barbara volevo solo chiarire quello che intendevo dicendo che della concorrenza non me ne frega un fico secco... volevo solo dire che molto spesso (non sempre) la gente che si rivolge agli scucciolatori è gente a cui io comunque non cederei un gatto...
Questo perchè quando metto gli annunci e mi si chiede il prezzo, io tento sempre di aggiungere al questo informazioni utili e invito sempre l'interessato a venire a visitarci così da poter "informare" e mostrare la differenza tra un allevamento "serio" (per quanto possa essere serio il mio visto che ho pochissimi gatti) e gli scucciolatori. La % di risposte che ricevo è circa il 2%... ora... è chiaro che queste persone non sono interessate al gatto come razza o come salute o come indole... vogliono un Maine Coon a prezzo zero... motivo per cui non sono minimamente interessata a "trattare" con loro. ... A meow massages the heart ![]() |
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