Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili e amici degli animali
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Malattie dei gatti: Richieste di aiuto e consigli In questa sezione potrete chiedere consigli e scambiarvi pareri sulle principali malattie feline che colpiscono i mici, ricordandovi che il forum NON sostituisce in nessun caso l'intervento del veterinario |
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07-03-2016, 15:13 | #161 |
Re: La (dannata) pancreatite di Ino part 2
Mi dispiace moltissimo. Non avevo capito che la situazione era così grave, prima di ieri.
Ciao Ino, micio buono. E un abbraccio a te. Lizzie Tigre Morgan Mia sul Ponte. |
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07-03-2016, 15:41 | #162 |
Re: La (dannata) pancreatite di Ino part 2
Ho letto ieri questo topic, con l'angoscia addosso e la speranza che quella di Ino fosse solo una brutta ricaduta risolvibile.
Mi dispiace tantissimo, non so che altro dire... |
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07-03-2016, 15:41 | #163 |
Re: La (dannata) pancreatite di Ino part 2
oddio nemmeno io mi ero resa conto di quanto la situazione fosse grave...leggo di malattie bruttissime ma di cui grazie a Dio non ho esperienza e quindi non avevo compreso sino in fondo...ti abbraccio forte...che brutto periodo questo! quanto dolore!
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07-03-2016, 15:55 | #164 |
Re: La (dannata) pancreatite di Ino part 2
Ciao Ino gatto buono..mi dispiace poli, non credevo dovesse succedere questo..
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07-03-2016, 16:21 | #165 |
Re: La (dannata) pancreatite di Ino part 2
Grazie dei pensieri e della vicinanza, davvero.
Provo a riassumere questo triste week end in cui c’è stato IL crollo (neanche io avrei pensato che avremmo avuto così poco tempo, o forse non volevo vederlo). Venerdì, contrariamente al solito, ho lavorato fino a sera e al mio rientro, verso le 19, Ino è riuscito a stento a raggiungere la porta per il suo bentornata. Qualcosina, forse, aveva mangiato (Bea ultimamente sembrava interessata al suo cibo, quindi non posso giurarci), e per non stressarlo subito abbiamo cenato noi umani e poi gli ho dato un po’ di Recovery e un po’ di omogeneizzato: teneva la bocca serrata (e mi ha bucato involontariamente un dito con un molare mentre tentavo di aprirgliela), ma pur a fatica ha inghiottito integratori e cibo, poi si è messo a riposare. Nell’arco della sera, però, ha avuto sempre più difficoltà a muoversi, faticava ad alzarsi e spesso nel tentativo di fare qualche passo cadeva. Sabato era immobile, gli ho dato un po’ di pappa con siringa e fatto sottocute di glucosata. Non si muoveva dalla cuccia ma era inquieto e non si reggeva sulle zampe le volte che, visto che non aveva fatto bisogni, l’ho accompagnato in lettiera (ci cadeva proprio dentro). Verso sera, quando di nuovo l’ho portato in lettiera (sempre senza risultato), ha mosso qualche passo, ma si è “lamentato” e mi è parso che non ci vedesse: era decisamente disorientato, camminando ha messo le zampe nelle ciotole e ha urtato il muro. L’ho messo a fianco a noi sul divano dove ogni tanto si riprendeva dal torpore e iniziava a miagolare muovendo la testina a destra e sinistra come non si rendesse conto di dove fosse e che noi eravamo lì con lui e si calmava un po’ solo se lo accarezzavo e gli parlavo, per riprendere da capo dopo un po’. Prima di andare a dormire l’ho adagiato, con la borsa dell’acqua calda (mi pareva fosse freddo e ultimamente cercava il calore), su un cuscino a fianco al letto, ma dopo un po’ ha iniziato di nuovo quella specie di lamento: è riuscito a stento ad alzarsi, ma si muoveva in circolo cadendo ogni 2-3 passi. L’ho preso in braccio e mi è parso si rilassasse così me lo sono preso nel letto dove Bea gli ha per la prima volta ceduto il posto senza protestare. Siamo stati abbracciati, lui steso sul mio petto con la testa sulla mia spalla e io che lo cingevo con le braccia: ogni tanto era scosso da dei tremori, il respiro e il battito erano velocissimi. Non potendo fermare il tempo mi sono ritrovata a sperare che fosse il suo cuore a fermarsi, sarebbe volato direttamente dalle mie braccia al Cielo… e invece no, dopo un po’ (venti minuti? Un’ora? Due ore? Boh!) si è nuovamente agitato, quindi l’ho messo fra me e mio marito tenendogli una mano sopra e siamo arrivati così alla mattina. Aveva fatto pipì nel letto (un fiume di pipì) quindi l’ho pulito e l’ho rimesso nella sua cesta. Incrociando lo sguardo di mio marito le lacrime ci sono scese all’unisono e ho capito che era arrivato il momento di salutare il nostro Pandoro. Come avrei vissuto se avessi visto Ino scosso dalle convulsioni come successe a Kiki? Il mio veterinario ci sarebbe stato solo oggi pomeriggio e Paolo sarebbe stato in grande difficoltà a disdire impegni di lavoro fino al pomeriggio inoltrato (io forse sarei potuta rimanere a casa, ma non avrei retto ritrovandomi sola a dover correre dal vet in caso di bisogno). E come mi sarei sentita se lo avessimo trovato morto al rientro pensando che magari aveva sofferto e si era sentito abbandonato proprio in QUEL momento? Queste erano le domande che ci frullavano in testa e, forse egoisticamente, abbiamo preferito correre il rischio di “sbagliare” anticipando (qualche ora? Forse uno/due giorni?) la fine piuttosto che correre il rischio di vederlo soffrire più di quello che già stava soffrendo: avevamo passato una notte abbracciati, avevamo il giorno da dedicare al dolore senza dover frenare le lacrime, senza dover giustificare appuntamenti mancati, senza dover chiedere permesso a nessuno. Così, muti e con gli occhi gonfi, abbiamo preso la cesta dove stava Ino (non se ne parlava neanche di metterlo nel trasportino, che lui odiava con tutto se stesso) e siamo andati in clinica dove, gentilmente, ci hanno concesso di entrare senza rinchiuderlo. La prassi è stata seguita interamente, ma il respiro di Ino si è fermato con la sola endovena di anestetico. Ino, il mio gatto buono e mite, dolce e fusacchione, socievole e simpatico, il mio gattone dalle mille espressioni, dagli occhioni verdi, dalle zampe lunghe da leprotto, non c’è più… e mi manca da morire. Il Paradiso non sarà mai il Paradiso se non ci saranno i miei gatti ad accogliermi _ Bea nella mia vita Ino, Chicca e Kiki nel mio cuore |
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07-03-2016, 16:57 | #166 |
Re: La (dannata) pancreatite di Ino part 2
Che strazio terribile quando uno di loro ci lascia
Da un lato io dico sempre che vorrei andarmene prima io dei miei mici, ma poi che fine farebbero?? |
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07-03-2016, 16:58 | #167 |
Re: La (dannata) pancreatite di Ino part 2
Sei stata, siete stati, molto forti...
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07-03-2016, 19:01 | #168 |
Re: La (dannata) pancreatite di Ino part 2
Ti manca e ti mancherà sempre, ma non ti ha lasciato, non abbandonerebbe mai le persone che ha amato (e lo hanno amato) di più al mondo.
Biagio e Camillo Nerone Il paradiso non è il paradiso se non ci sono i miei mici ad attendermi |
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07-03-2016, 20:13 | #169 |
Re: La (dannata) pancreatite di Ino part 2
Se se n'è andato col solo anestetico era proprio arrivato alla fine. Non sono un paio di giorni in più o meno che cambiano le cose, avete seguito il vostro cuore e agito per il meglio.
Mi dispiace tanto. L'unica vera cosa brutta di avere animali è lo strazio di quando se ne vanno. Lizzie Tigre Morgan Mia sul Ponte. |
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08-03-2016, 07:11 | #170 |
Re: La (dannata) pancreatite di Ino part 2
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