Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili e amici degli animali
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No ai maltrattamenti e abbandoni degli animali Dite la vostra sui maltrattamenti e gli abbandoni degli animali. |
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06-05-2012, 12:44 | #151 | |
Re: cuccioli liberati
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06-05-2012, 12:46 | #152 | |
Re: torture in nome della scienza
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e con cio'?? si sa che l'uomo non è un angeletto buono purtroppo... un conto è il male inferto a persone animali per il gusto di fare dolore e di farlo patire senza alcun fine... la sperimentazione non lo fa per il gusto del sadico....e nei limiti del possibile l'animale si tenta di farlo soffrire il meno possibile ( o comunque cosi dovrebbe essere se poi si scoprono laboratori lager per legge vanno chiusi!) e lo fa con uno scopo ben preciso |
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06-05-2012, 12:47 | #153 | |
Re: cuccioli liberati
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06-05-2012, 12:54 | #154 | |
Re: cuccioli liberati
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Mi dici "tu non capisci il senso dell'esperimento": chiedo l'intervento delle moderatrici su questi insulti ragionar col cuore: cosa c'è di male? la morale dell'empatia è molto valida (da David Hume a oggi) |
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06-05-2012, 13:12 | #155 | |
Re: cuccioli liberati
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06-05-2012, 18:15 | #156 | |
Re: cuccioli liberati
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E poi apriamo gli occhi, guardiamo la Natura e poniamoci una semplice domanda: Lei, ai problemi complessi che il suo essere sistema autoregolante ed autopoietico le pone, quale risposta ha trovato? Differenziazione e biodiversità (fra le tante, L. Margulis parla anche per esempio di interconnessione mettendo profondamente in discussione le teorie darwiniane). Cioè, sono 5 MILIARDI DI ANNI che il nostro pianeta si autoregola rispondendo in modo complesso e differenziato ai problemi che mano a mano si presentano, e noi, da tutto questo cosa abbiamo imparato? Molto poco. Continuiamo a provare a cercare e a trovare risposte univoche, autorefenziali alla specie umana, semplificanti e categorizzanti. Siamo ancora fermi alle tassonomie...perlomeno in ambito accademico. Anche se ti assicuro che in ambienti esterni a quelli istituzionali esistono studiosi e scienziati che stanno percorrendo questa strada ma che, non rispondendo e anzi contestando un sistema che deve rispondere alle esigenze di pochi rappresentanti della ricchezza (che nel nostro mondo equivale a potere di comando e governo), vengono tenuti ai margini. Quindi, giustamente tu, aderendo a questo sistema di pensiero, elenchi uno per volta tutti i problemi che hai elencato, e io convengo con te, ci sono e poi provi a dare risposta ad essi prendendoli uno per uno, analizzandoli in modo separato, vincolando la risoluzione dell'uno prima di poter passare anche solo a pensare a cercare la soluzione dell'altro. E' su questa modalità che io non convengo: non convengo sul cercare risposte univoche e non complesse non convengo nel cercare le risposte all'interno dello sistema che ha creato i problemi ("non puoi risolvere un problema con lo stesso pensiero che hai usato per crearlo" Einstein) non convengo sul continuare a considerare i problemi separatamente non convengo sul fatto che anzichè provare a cambiare linea di azione si resta fermi all'elenco dei problemi aspettando che qualcuno dall'alto li risolva, e accettando che quel qualcuno, dall'alto, dica che non è possibile farlo. Io credo invece che si debba iniziare a percorrere nuove vie, credo sia necessario iniziare a pensarci liberi dal sistema consumistico e provare a noi stessi che è possibile, senza perdersi in discussioni sterili, polemiche e difensive riguardanti la coerenza perfetta giustificando in questo modo l'adesione e la permanenza all'interno di un sistema che sta crollando. A questo punto meglio dire: condivido la società dei consumi, condivido lo sfruttamento e quindi condivido sia il fatto di sfruttare che il fatto di essere sfruttata/o. Ma se il sistema non va, se su questo si è d'accordo allora è il tempo di fare ciò che ognuno può per cambiarlo (chi vegano e chi no, chi lottando contro la vivisezione e chi, sostenendo solo quella farmaceutica, lotta contro tutti gli altri tipi di vivisezione, chi usando il riscaldamento a legna, chi quello con pompa di calore e fotovoltaico, chi con energia geotermica, chi con eolica, chi con biomasse...e via così discorrendo. Tante risposte, interconnesse, locali nel globale. Internet è uno splendido esempio di locali interconnesi in rete a formare il globale, uno splendido esempio di "villaggio globale" (McLuan). E' ora di smettere di sentirsi isolati e infelici (sentimento utile alla società dei consumi, come ben sa ogni pubblicitario di successo: un consumatore felice e soddisfatto non consuma, la soddisfazione non è propedeutica al consumo e alla risposta a bisogni indotti dal mercato) è ora di muovere critiche e rivendicare il diritto al benessere psicologico ed emotivo, è ora di chiedere e pretendere un nuovo tipo di progresso. Tutte le evoluzioni umane, in qualunque ambito, da quello scientifico a quello umano, prima di divenire realtà sono state utopie. (cosa si credeva della genetica 100 anni fa? materia buona per libri di fantascienza, un'idea lolto bella, ma utopica) "Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, finchè arriva uno sprovveduto che non lo sa e se la inventa" (A. Einstein) Non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi |
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06-05-2012, 20:41 | #157 | |
Re: cuccioli liberati
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06-05-2012, 21:23 | #158 |
Re: cuccioli liberati
cara stella...torniamo sempre al solito punto..ognuno fa ciò che può e ciò che può lo fa in accordo con se stesso...non per avere un ritorno, le cose le si fa perchè ci si crede e perchè danno senso alla vita
io faccio..e, detto volgarmente, me ne sbatto del resto della popolazione mondiale.. sono egoista, perchè decrescere, vivere col meno possibile e quel possibile rispettoso di principi etici per me importanti, non aderire a tutta una serie di regole sociali, non aderire al mercato e sentirmi anche, a volte, fieramente disadattata, mi rende serena e soddisfatta...ciò mi basta morirò comunque..ma voglio vivere secondo le mie regole, nè da stato nè da chiesa ne accetto, se proprio mi adatto quando ciò è necessario a non soccombere... questo ha delle conseguenze, è vero..mi sta rendendo sempre più lontana dallo stile di vita e dal sentire diffuso..ma dove sono sto bene e sono in pace. Consapevole che non cambierò il mondo, ma il mio mondo lo dirigo con le MIE regole... non aspetto la maggioranza per fare le mie scelte di vita...non cerco giustificazioni alla non-azione, agisco dove posso e ammetto la mia impotenza dove non riesco. Non sono un'ottimista, vedo un futuro ben peggiore e ben più a breve termine di quello che vedi tu....ma di una cosa sono certa: non sono rassegnata...non sono ancora morta al sistema..e tanto mi basta Un mio professore di scienze della terra ci aveva racconta una storiella: "se prendi una rana e la butti in una pentola di acqua bollente, state pur certe che ne salterà immediatamente fuori. se invece ne prendi un'altra, la metti in una pentola pentola di acqua fresca, metti la pentola su un fornello e la fai andare a fuoco basso, la rana non scapperà ma morirà lessata..perchè riuscirà ad adattarsi alle variazioni di temperatura". e un'altra: "la rana riesce a cacciare solo insetti in movimento, quindi se prendete una rana, la mettete in una stanza piena di mosche morte, molto probabilmente la rana morirà di fame". Ecco, ciò che mi interessa è alzarmi la mattina, guardarmi allo specchio e potermi dire due semplici cose: non sono nella pentola e neanche sto morendo di fame circondata di cibo ho fatto tutto ciò che era in mio potere per aiutare altre rane a uscire dalla pentola e a vedere il cibo. Per ora mi posso guardare allo specchio senza dovermi mentire Oltre questo non si può fare: non si può costringere nessuno nè a vivere nè a morire. Si possono fornire scelte alternative, spunti di riflessione, si può anche arrivare a combattere duramente..di più non si può...e, purtroppo o per fortuna, non so, per la mia esperienza è più semplice convincere qualcuno a morire che a vivere.... Sapere questo non significa però non fare nulla, e neanche lo giustifica Non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi |
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06-05-2012, 21:46 | #159 | |
Re: cuccioli liberati
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L'unico problema irrisolvibile non è un problema. Se è un problema, prima o dopo si trova anche la soluzione...basta aver la voglia di cercarla, cercando gli errori e aggiustandoli Non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi |
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07-05-2012, 07:15 | #160 |
Re: cuccioli liberati
Per chi ha un cuore che prova pietà, dopo tante belle parole, facciamo
qualcosa di concreto per queste povere creature: http://www.fermaregreenhill.net/wp/g...la-vivisezione Diffondete più che potete e cercate di partecipare. Grazie a tutti. |
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