Gatta anziana con tumore alla zampa: cosa fare?

[Mas]

Ciao a tutti,
io e la mia compagna abbiamo una gatta che oramai dovrebbe avere quasi 20 anni. Dico "dovrebbe" perché l’abbiamo conosciuta che era già una gatta adulta seppur giovanissima.
Ad agosto abbiamo notato un bozzetto sulla gamba posteriore ed il veterinario ha diagnosticato un tumore. Curarla era impossibile, l’unica possibilità era amputargli la zampa. Ma abbiamo appreso che questa soluzione in un gatto giovane non ha grosse ripercussioni sull'esistenza dell'animale perché è forte, agile e ritrova in poco tempo l’equilibrio. Per una gatta anziana, un po’ artritica, che a volte fatica a fare le scale, che spesso non riesce più a salire su uno sgabello o su una sedia, l’amputazione dell’arto potrebbe precluderle per sempre la possibilità di muoversi, di raggiungere una ciotola di cibo o di acqua, la terrina per fare i suoi bisogni.
Insomma, una vita d’inferno per lei e non solo per lei.
L’abbiamo portata anche da un altro veterinario e ci ha confermato le stesse parole del primo. Abbiamo deciso così di curarla nella speranza che il tumore progredisse lentamente e le desse la possibilità di vivere quel poco che la vita si presume le avrebbe ancora concesso in caso di morte naturale. Purtroppo è stata una pia illusione, il tumore è progredito rapidamente aumentando di volume e lacerando i tessuti della zampa.
Una mattina ha rischiato il dissanguamento e l’abbiamo trovata quasi agonizzante, per fortuna ci siamo svegliati per tempo e siamo intervenuti. Il problema è che con il tumore la ferita non si rimargina, il sangue non si coagula. Ora la curiamo con delle pomate cicatrizzanti ed una fascia avvolgente che le impedisce di sanguinare.
Con la fasciatura sta bene ma non può che essere una soluzione provvisoria visto che il tumore in pochi mesi ha triplicato la sua dimensione e continua a crescere.
Cosa fare?
Farla morire dissanguata non è una opzione sensata.
L’alternativa è solo tra amputazione e iniezione letale.
L’amputazione, molto rischiosa per la vita di un animale anziano nelle sue condizioni di salute e d'età, comporta una degenza lunga e l'alta probabilità che non possa più avere un minimo di autonomia.
Mi chiedo se ha senso sottoporre un animale così anziano a queste sofferenze nel periodo finale della sua vita. Ha senso farla campare un po’ di più (ma quanto?) in quelle condizioni?
Mi chiedo se non sia più pietoso medicarla e coccolarla fin quando è possibile e poi salutarla evitando a lei e a chi le ha voluto bene inutili sofferenze.
Vorrei farle vivere quello che le è rimasto da vivere senza traumi, senza farla agonizzare.
Ma questo è quello che penso ora, è da un po’ che mi alzo la mattina e penso fermissimamente una cosa che poi si trasforma in una risoluta decisione… che il giorno dopo cambio.
Lo stesso dicasi per la mia compagna anche se lei, che l’ha accudita e coccolata forse anche più di me, sembra avere meno dubbi sul fatto che dovremmo rassegnarci a salutarla per sempre. Qualcuno di voi ha avuto esperienze di questo tipo, dirette o indirette?
Ciao a grazie a chi vorrà rispondermi.

[Misty]

Ciao Mas, mi dispiace molto per la vostra gatta. 20 anni sono un gran bel traguardo e voi sapete che ha vissuto bene, amata, coccolata, senza rimpianti.
Capisco i vostri dubbi, li avrei anche io. Capire cosa fare è difficile se non impossibile.
Probabilmente nel vostro caso la penserei come te, prendersene cura senza traumi eccessivi e vedere come procede. Prendere "quella" decisione non sarÃ* affatto facile. Io non ho dovuto prenderla ma col senno di poi non so se non lo farei.
Ti faccio un grande abbraccio e una carezza alla micia

ciao mas...mi dispiace molto per la micia.
pero' ha vissuto bene I sui 20 anni. so che puo' non sembrare una consolazione ma se ben ci pensi e' cosi, non tutti gli animali hanno questa fortuna.

io ci sono passata,e rifarei le scelte dell'eutanasia.
io credo che, come la vita, anche la morte debba essere dignitosa, sono molto favorevole all'eutanasia in queste situazioni, se potessi la farei anche sugli umani ma...

e' sempre doloroso separarsi dai nostri animali ma pensa sempre e solo al loro bene.
un abbraccio.

[babaferu]

Godetevi I giorni che vi restano, vi auguri che siano pieni e sereni il piu' possibile.
Scrivici quando vorrai e ne avrai bisogno.
Un abbraccio forte forte, ba

Ciao mas
Godetevi il piu possibile il tempo con la vostra micia! Sono certa che saprete prendere la decisione giusta al momento giusto.
Concordo con malinka e babarefu….

[King of Pain]

Anche Carlotta ha praticamente 20 anni, li compirà il 1° maggio. Dovesse capitare a lei una disgrazia simile ( qualcosa che non augurerei nemmeno al peggiore tra i miei peggior nemici) io escluderei a priori l'eutanasia. La ho adorata per così tanto tempo, le vorrei ancora più bene se per problemi gravi dovuti all'età dovessimo accudirla di più ancora.

Originariamente inviato da King of Pain

Anche Carlotta ha praticamente 20 anni, li compirà il 1° maggio. Dovesse capitare a lei una disgrazia simile ( qualcosa che non augurerei nemmeno al peggiore tra i miei peggior nemici) io escluderei a priori l'eutanasia. La ho adorata per così tanto tempo, le vorrei ancora più bene se per problemi gravi dovuti all'età dovessimo accudirla di più ancora.

no, il problema non e' l'accudirla che credo ognuno di noi (me per prima) farebbe!
io personalmente per I miei animali faccio sacrifici inimmaginabili.
qui non si parla di "accudire" bensi di dare una vita degna al proprio animale.
a un gatto ventenne io non amputerei mai la zampa e se l'alternativa sarebbe farlo soffrire quotidianamente opterei per l'eutanasia.

[Xiaowei]

Io mi trovo d'accordo con Stregatta ma lo farei quando il tutto diventerà per lei intollerabile. Che terapia fa? Avete valutato qualcosa di naturale di supporto? Per il dolore e l'infiammazione?

Ci sono già passata 2 volte, anche se per un diverso tipo di tumore.

Per esempio alla mia Cleo a 16 anni è stato diagnosticato un carcinoma mammario; lei era stata sterilizzata che era già adulta.

L'operazione non avrebbe potuto guarirla, per cui d'accordo col veterinario abbiamo deciso di non fare nulla; Cleo per il resto era una gatta in ottima salute e solo se la tumefazione si fosse ulcerata avremmo deciso se operare o procedere all'eutanasia.
E' andata avanti così per un anno, conducendo la sua solita vita, finché è sopraggiunto un inizio di sanguinamento.
Considerando che le sue condizioni di salute continuavano a essere ottime, ho scelto di far asportare la massa tumorale, operazione fatta già il giorno seguente.
Chiesi al veterinario che mi mostrasse ciò che aveva tolto; era davvero enorme, per il 90% interno, quindi non si notava né a vista, né al tatto, anche perché era sottile ma molto allungato; fu necessaria un'incisione a Y e per la sutura i punti esterni furono ben 17.
Lei era così robusta e reattiva, che dopo soli 7 giorni il veterinario, con sua stessa meraviglia, vide che la cicatrizzazione era avvenuta senza la benché minima complicazione, senza neppure un accenno di infiammazione e le tolse i punti.
Cleo è vissuta ancora un intero anno, senza problemi, senza limitazioni alla sua solita vita, VIVENDO la vita.
Poi improvvisamente di punto in bianco un pomeriggio d'agosto cadde istantaneamente in coma e dopo soli 10 minuti era già volata sul ponte.

Con Mimì invece le cose andarono diversamente; stette male, per circa due mesi, con ben 3 veterinari che non riuscirono a capire che aveva un tumore al fegato, nonostante io nella mia ignoranza continuassi a insistere proprio sul tumore.
Finalmente un quarto veterinario fece la diagnosi giusta, ma nello stato di estrema compromissione fisica in cui era, non volli neppure tentare di operare e neppure cure palliative, scelsi l'eutanasia, immediata.
E tornai a casa con Mimì morto nel trasportino.

Nel caso della tua gatta secondo me potrebbe aver senso l'amputazione se lei fosse in buone condizioni fisiche generali, ma al punto in cui è non avrebbe senso operare; sarebbe solo accanimento terapeutico, servirebbe solo ad aumentare e prolungare le sue sofferenze.
E per che cosa? Per allungare un po' la sua esistenza in vita senza che possa "vivere" la vita?

Se la micia fosse mia, per il suo bene, per evitarle di continuare a soffrire, sceglierei senza alcun dubbio l'eutanasia, ultimo atto d'amore che potrei fare per lei.

[babaferu]

Mi spiace tantissimo per quello che state passando. E' difficile dire dall'esterno senza essersi mai trovati in una situazione simile, ma spero che se mi capitera' l'amore e il rispetto che provo per i miei gatti mi dia la forza per lasciarli andare senza costringerli a troppe sofferenze.
Lei cosa vuole fare? Se vi mostra che vuole vivere, andrei avanti coi bendaggi, finche' non diventa troppo pietoso. Poi m'immagino che vi fara' capire lei. Un abbraccio forte forte.