Ultima notte infame, degna di un periodo infame

L'ultima notte di Pane.
Un bel micio biancorosso, di neanche due anni. Il tumore al midollo se l'è mangiato tutto, solo pelle e ossa ormai. Ma ancora voglia di fare le fusa, di prendersi le coccole, di strusciare il muso contro la mia mano. E allora si, era il momento di partire per il Ponte, per non dargliela proprio del tutto vinta a questo tumore bastardo, perchè non fosse lui a decidere quando, perchè non fosse lui ad abbatterti, ma una mano pietosa.
Stanotte, notte di veglia piena, due cambi di letto perchè tu ci hai fatto due belle pisciatone sopra. Per forza, ieri sera e stanotte non hai fatto altro che bere e non sei riuscito a raggiungere la cassettina per tempo.
Tutto sommato, per te, notte abbastanza tranquilla, accoccolato vicino al mio braccio, col musetto sul mio polso e tante fusa.
Io seduta sul letto, tutta la notte, per vagliare che non peggiorassi e che non mi pisciassi ancora sul lettone. Di metterti fuori dalla camera non mi ha sfiorato neanche il pensiero.
E stamani dai vet ancora fusa, ancora la tua copertina, la mia maglietta, il mio braccio col tuo musetto sopra e tante fusa e richiesta di grattini sotto il mento.
Abbiamo parlato tanto anche con te, come accadde con Mindy, sono persino riuscita a dirti qualche parola. E ti sei addormentato ancora con un'unghietta impigliata nel mio cappotto, perchè hai impastato un pochino fino all'ultimo.
E sono felice per te Pane, perchè sono riuscita a non ridurti a strisciare con la lingua fuori per poter morire. Perchè sei partito comunque sereno, abbracciato a me.
Ricordo che, dei 4 della tua cucciolata, dovevi essere l'unico che non avremmo preso. Perchè è rosso, pensammo, troverà senz'altro casa. Ma poi, vedere quel musino smarrito, solo soletto nella gabbia dai vet, che cercava i fratellini improvvisamente spariti...non resistemmo e anche tu venisti a casa con noi, con i tuoi fratellini. E crescesti con loro, sereno, felice, quattro micetti di due mesi che il "proprietario" voleva ammazzare, portati dai vet da due signore disperate. Ora continuerai il tuo cammino senza di noi, ma con Casper, Kami, Mindy e con tutti gli altri che conosci.
Non so se qualche altro tuo fratello o sorella sarà preda dello stesso tumore. Non voglio pensarci. Non ora.
Ora penso solo a te, che mi hai voluto tanto bene, fino all'ultimo respiro veramente.
Arrivederci Pane.