Newton è sul ponte...
Vorrei spendere mille parole, ma la verità è che ho un groppo in gola che non si vuole sciogliere e non so' far altro che starmene qui, stordita ed incredula a piangere.
L'ho trovato questa mattina, sotto la pioggia battente, nell'aiuola, steso d'un fianco con gli occhi verdissimi ancora aperti e non riesco a togliermi quest'immagine dalla testa.
Non si era mai fatto avvicinare, rifiutava il cibo e si faceva vedere solo con il calar della sera, certo che nessun umano fosse tra i piedi. Ci guardava da lontano: noi, stramba famiglia...
Ora mi resta il dolore di non avergli mai potuto dare altro che un nome.
Dicono che i gatti, quando stanno per morire, cercano un luogo dove sentirsi al sicuro. Erano due giorni che lo trovavo ranicchiato in una delle cucce che avevo fatto per i miei. Vorrei illudermi che, nonostante tutto, quel posto "sicuro", nonostante tutto, fossimo noi.
"La Sfinge è sua cugina, e lui parla la sua lingua; ma il gatto è più vecchio della Sfinge, e ricorda ciò che lei ha dimenticato..." (H.P.Lovercarft)
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