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Il comportamento dei vostri a-mici Se avete dubbi, domande o esperienze sul comportamenteo dei vostri a-mici postate qui.

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Vecchio 05-12-2012, 22:39   #11
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caterina
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Predefinito Re: Cosa vedevano?

Grazie delle vostre parole, è bello sapere che anche altri credono a quello che ho scritto. E' consolante avere la prova che "qualcosa" c'è dopo...
Peccato non aver avuto anche noi un "contatto" come lo hanno avuto i gatti... a tutti


Caterina
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Vecchio 06-12-2012, 10:23   #12
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nessy
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Predefinito Re: Cosa vedevano?

anni fa, quando morì il micione di casa, per un paio di giorni quando andavo a dormire, sentivo il movimento di quando saltava sul letto e poi ci camminava sopra sino a trovare la sua posizione preferita... come se fosse vivo. penso che data la morte violenta e imprevista forse ( ma lo credo anche per gli umani ) ha messo più tempo per accettare la sua morte.
io credo che occhi "innocenti" , animali e anche bambini piccoli, siano in grado di vedere qualcosa di più


Dona a chi ami: ali per volare, radici per tornare e motivi per rimanere. (Dalai Lama)
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Vecchio 06-12-2012, 11:24   #13
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sumire_iwaya
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Predefinito Re: Cosa vedevano?

Ciao Caterina, anche io credo che i tuoi amici abbiano percepito qualcosa, una sorta di energia che ricordava loro l'amico scomparso. Io non sono credente e, purtroppo, sono molto scettica su alcune cose... Però in questo caso penso che i tuoi mici abbiano davvero percepito qualcosa, che il vostro miciotto fosse lì con voi.
Mi capitò una cosa analoga quando morì la mia cagnolina, più di 10 anni fa. Mia sorella, che all'epoca era già sposata e quindi non viveva più con noi, venne a trovarmi dai miei genitori e portò con sè il suo cane. La nostra Luna era morta da qualche giorno e Zeus, il cane di mia sorella, iniziò a guardare un punto fisso della sala e iniziò ad abbaiare, come se vedesse qualcosa... Io ho sempre pensato che abbia percepito qualche presenza.


MargotIvyPablo
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Vecchio 06-12-2012, 12:13   #14
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Predefinito Re: Cosa vedevano?

Personalmente credo che quando per le cose esistono spiegazioni plausibili non bisognerebbe scomodare il paranormale.

Quote:
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Gli altri gatti il giorno dopo sembravano normali, come se non si rendessero conto della mancanza (va detto che da un po' vivevano in stanze separate).
(snip) A un certo momento noto che la gatta, tutta irrigidita, tesa, non spostava gli occhi dal punto preciso in cui il mio piccolo era quando è morto.
Può darsi che solo in quel momento abbia pienamente realizzato la perdita.
Nulla di paranormale.

Quote:
Originariamente inviato da caterina Visualizza Messaggio
Era irrigidita, tesa, sicuramente vedeva qualcosa.
Probabilmente stava solo realizzando la mancanza dell'amato compagno. Per inciso noi umani facciamo la stessa identica cosa: rimaniamo assorti nei nostri pensieri senza reagire agli stimoli esterni, quando abbiamo un pensiero grave od importante.

In alternativa: *sentiva* (non vedeva) qualcosa.
I gatti hanno sensi diversi dai nostri. Dove per noi non c'è nulla, per loro c'è qualcosa. E' normale.
Certi suoni hanno frequenze che noi non udiamo, loro sì (banale esempio: un roditore oltre il muro li porta a guardare fissi un punto dove per noi non c'è nulla e non c'è nessun rumore, ma per loro il rumore c'è eccome).
Poi sentono gli odori assai meglio di noi.
Infine hanno sensi a noi sconosciuti, ma del tutto spiegabili dal punto di vista scientifico (ad esempio le vibrisse, che funzionano quasi come un sonar e percepiscono ogni minimo spostamento d'aria).

Quote:
Originariamente inviato da caterina Visualizza Messaggio
Sono certa che vedeva qualcosa che noi non eravamo in grado di distinguere.
Sono certo che sentiva (con l'udito, con l'odorato o con le vibrisse) qualcosa che noi non siamo in grado di sentire, senza che in ciò vi sia alcunchè di paranormale.

Scusa la franchezza.
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Vecchio 06-12-2012, 12:22   #15
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Predefinito Re: Cosa vedevano?

Io sono tutto fuorchè scettica su queste cose.
I gatti in particolare secondo me, sentono eccome le presenze o le energie lasciate da chi se n'è andato.
Io stessa quando ero piccola ho assistito ad un episodio gatti-presenze davvero strano... inoltre ho parecchie esperienze con cose strane e persone che sentono cose a cui io tra l'altro ho assistito in prima persona... ma non sto qui a raccontarlo perchè non vorrei dilungarmi troppo e annoiare qualcuno.

E poi sono dell'idea che il nostro cervello percepisce solo parte di ciò che ci circonda. Siamo troppo "costretti" mentalmente dalla società che viviamo per evolverci e raggiungere un livello di evoluzione superiore...
La gente non è ancora pronta per "vedere".

Inoltre aggiungo che queste cose succedono solo a chi ha la mente aperta. Chi "chiude la porta" a priori è difficile che venga coinvolto...


"La musica e i gatti sono un ottimo rifugio dalle miserie della vita" - Albert Schweitzer
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Vecchio 06-12-2012, 12:44   #16
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Predefinito Re: Cosa vedevano?

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Probabilmente stava solo realizzando la mancanza dell'amato compagno. Per inciso noi umani facciamo la stessa identica cosa: rimaniamo assorti nei nostri pensieri senza reagire agli stimoli esterni, quando abbiamo un pensiero grave od importante.
Non erano assorti, stavano guardando un punto fisso, "quel punto", ed erano irrigiditi e impauriti, tant'è che hanno cercato rifugio dietro il carrello della tv.
Comportamento assolutamente anomalo. Quando sono curiosi oppure sentono qualcosa, non stanno con le pupille dilatate, incerti fra la curiosità che li fa restare e il terrore che li fa fuggire.
Non c'è stato modo di distrarli, prendendoli in braccio e spostandoli nella stanza. Sono tornati nello stesso identico punto e hanno avuto le stesse reazioni...per più di mezz'ora!
Abito in questo appartamento da quando sono nata, è in città. Con tanti gatti che ho, mai accaduto niente del genere.
Altri gatti nella stanza accanto, a tre metri, non hanno percepito niente


Caterina
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Vecchio 06-12-2012, 12:55   #17
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Predefinito Re: Cosa vedevano?

E' pacifico che i gatti sentono e/o percepiscono, con orecchie e/o naso e/o vibrisse, un'infinità di cose (materiali e spiegabilissime) che noi -con i nostri sensi - non possiamo sentire. Un'infinità.
Quando il nostro gatto sente e/o percepisce qualcosa (di materiale e spiegabilissimo) al di fuori della portata dei nostri sensi, per ovvi motivi noi non vediamo nè sentiamo alcunchè.
Nulla vieta di spiegare la cosa ricorrendo al paranormale.
Ciò che è certo è che del paranormale non ce n'è bisogno, per spiegare la cosa.
Poi ciascuno è libero di farvi o meno ricorso, ci mancherebbe.
Dico solo che non c'è bisogno del paranormale, per spiegare un gatto che ha comportamenti strani.

Concordo infine sul fatto che il nostro cervello percepisca solo parte di ciò che ci circonda. Una minima parte, invero. Ma non vi è nulla di "paranormale", in tutto questo.

Quanto a menti aperte e porte chiuse, ricordo che anche le menti più aperte non riescono più ad aprirsi se solo c'è qualcuno che chiude la porta nei paraggi.
In Italia esiste il Cicap (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale) che opera controlli rigorosi (scientifici e non: collaborano insieme scienziati di varie discipline e i migliori prestigiatori) sulle effettive capacità di sensitivi et similia. Ebbene: in oltre vent'anni di attività sono migliaia i sensitivi anche di provata fama che si sono volutamente sottoposti a controllo in cerca di fama imperitura e milionate di Euro, ma sino ad ora zero (zero) hanno superato il vaglio critico di scienziati e prestigiatori uniti (anche se molti ci sono andati vicinissimi, con trucchi spettacolari scoperti solo dopo mesi di indagini serrate).
Ciò ovviamente non esclude in radice che possano esservi fenomeni paranormali e contatti con l'aldilà, ma indica che se pure vi fossero sarebbero una minimissima frazione di quelli dichiarati.
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Vecchio 06-12-2012, 13:43   #18
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Predefinito Re: Cosa vedevano?

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E' pacifico che i gatti sentono e/o percepiscono, con orecchie e/o naso e/o vibrisse, un'infinità di cose (materiali e spiegabilissime) che noi -con i nostri sensi - non possiamo sentire. Un'infinità.
Quando il nostro gatto sente e/o percepisce qualcosa (di materiale e spiegabilissimo) al di fuori della portata dei nostri sensi, per ovvi motivi noi non vediamo nè sentiamo alcunchè.
Nulla vieta di spiegare la cosa ricorrendo al paranormale.
Ciò che è certo è che del paranormale non ce n'è bisogno, per spiegare la cosa.
Poi ciascuno è libero di farvi o meno ricorso, ci mancherebbe.
Dico solo che non c'è bisogno del paranormale, per spiegare un gatto che ha comportamenti strani.

Concordo infine sul fatto che il nostro cervello percepisca solo parte di ciò che ci circonda. Una minima parte, invero. Ma non vi è nulla di "paranormale", in tutto questo.

Quanto a menti aperte e porte chiuse, ricordo che anche le menti più aperte non riescono più ad aprirsi se solo c'è qualcuno che chiude la porta nei paraggi.
In Italia esiste il Cicap (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale) che opera controlli rigorosi (scientifici e non: collaborano insieme scienziati di varie discipline e i migliori prestigiatori) sulle effettive capacità di sensitivi et similia. Ebbene: in oltre vent'anni di attività sono migliaia i sensitivi anche di provata fama che si sono volutamente sottoposti a controllo in cerca di fama imperitura e milionate di Euro, ma sino ad ora zero (zero) hanno superato il vaglio critico di scienziati e prestigiatori uniti (anche se molti ci sono andati vicinissimi, con trucchi spettacolari scoperti solo dopo mesi di indagini serrate).
Ciò ovviamente non esclude in radice che possano esservi fenomeni paranormali e contatti con l'aldilà, ma indica che se pure vi fossero sarebbero una minimissima frazione di quelli dichiarati.
Io credo che uno che viva e senta queste cose davvero non abbia il minimo interesse di divulgare al mondo la sua condizione, anche perchè spesso sono episodi anche brutti da vivere o che comunque mettono paura.
Certamente in giro ci saranno molti cialtroni, nessuno lo mette in dubbio, ma io credo che se una persona ha delle capacità particolari, generalmente non le sfoggia in giro e non ci lucra sopra. Almeno questo è quello che in base alla mia esperienza posso dire.
Il discorso del paranormale è invece secondo me strettamente collegato al fatto che l'essere umano non sfrutta tutto il cervello che "qualcuno" (dio? o chi per esso) gli ha dato...
potremmo sviluppare sensi e conoscenze che potrebbero tranquillamente metterci in contatto con tante cose che al momento non vediamo.
E comunque sui gatti e su gli altri animali, vero che hanno dei sensi più sviluppati e che pertanto sentono cose in più rispetto a noi, concrete e reali, ma come facciamo ad essere certi che quello che vedono loro con i loro occhi sia lo stesso mondo che guardiamo noi?
Non credo si possa dire con certezza...


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Vecchio 06-12-2012, 15:48   #19
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Predefinito Re: Cosa vedevano?

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E comunque sui gatti e su gli altri animali, vero che hanno dei sensi più sviluppati e che pertanto sentono cose in più rispetto a noi, concrete e reali, ma come facciamo ad essere certi che quello che vedono loro con i loro occhi sia lo stesso mondo che guardiamo noi?
Non credo si possa dire con certezza...
No, infatti.
Percepiscono con l'insieme dei loro sensi un mondo diverso da quello che percepiamo noi.

Un noto etologo scrisse che se pure i pensieri di un leone potessero essere istanteamente tradotti nella nostra lingua, non ci capiremmo nulla lo stesso: sarebbero del tutto incomprensibili, per quanto perfetta ed accurata possa essere la traduzione. Probabilmente riguarderebbero astratte sfumature di questo o di quell'odore che il felino ha sentito, descritto in modi tali che nessuna lingua umana potrebbe anche solo vagamente rendere.

Peraltro la vista non è neppure il senso più importante, per loro. Neppure per riconoscere un amico. Quando un gatto di casa torna dall'ambulatorio con un odore diverso, l'altro gatto non lo riconosce più. Preferisce credere al suo naso che ai suoi occhi. Per lui il gatto che è tornato a casa è semplicemente un gatto diverso da quello che ne è uscito, avendo un odore diverso.

Il discorso dei comportamenti anomali indotti da sensi che funzionano in maniera diversa vale anche all'incontrario.
Se la zia viene in visita indossando un cappello color rosso fuoco a pallini arancioni, noi ci fermiamo a guardarla basiti. Magari pensando che la povera vecchia zia sta andando fuori di testa e che bisognerà farla vedere da qualcuno.
Un gatto quei colori non li vede. Per lui sarebbe la stessa cosa se la zia indossasse il banalissimo cappello grigio che aveva due settimane prima. Il gatto noterà il nostro sconcerto e noterà che fissiamo intensamente il cappello della zia (lo noterà, i gatti sono molto attenti). Forse penserà che abbiamo un comportamento anomalo ed inspiegabile, poichè sul cappello della zia non c'è nulla e non c'è quindi motivo di guardarlo così.
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Vecchio 06-12-2012, 17:49   #20
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Predefinito Re: Cosa vedevano?

Beh Ciuto, mi sa che in qualche modo stiamo dicendo la stessa cosa

Esempio banale. Nell'aria ci sono microbi, tantissimi microbi che svolazzano intorno a noi.
Ma noi non li vediamo, ma non per questo neghiamo che esistano. In questo caso lo sappiamo perchè scientificamente abbiamo avuto la prova che esistono e sono intorno a noi.
Per gli eventi paranormali purtroppo nessuno è ancora stato in grado di provare scientificamente che esistano (forse semplicemente perchè usiamo dei metodi scientifici che non sono adeguati per accorgercene), ma non è detto che non esistano e che magari altri animali possano vederli o percepirli in qualche modo attraverso i loro sensi così diversi dai nostri.
Quello che voglio dire infine è che la scienza l'abbiamo inventata noi ed anche ciò che oggi può sembrare "paranormale" magari in realtà tra un secolo sarà una banale conoscienza approvata dal mondo scientifico.
Mi vengono in mente per esempio le popolazioni antiche che credevano che i temporali ed i tuoni fossero le ire degli dei... si si certo...
Conclusione è che secondo me l'essere umano definisce paranormale ciò che semplicemente non conosce... o perlomeno non conosce ancora


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